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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Lunedì, 22 Marzo 2021 06:43

RICORDATE IERI LE VITTIME DELLA MAFIA. ANCHE L'I.C.S. CREMENO LO HA FATTO SABATO MATTINA

Ricorreva domenica 21 marzo la “XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Una data che unisce l’Italia tutta nel ricordo di quanti hanno sacrificato la loro vita per combattere e non piegarsi alla criminalità organizzata.

A ricordare e riveder le stelle” è lo slogan scelto per questa giornata seguita anche quest'anno da Rai per il sociale.

In tutte le iniziative che si sono svolte nel nostro Paese, dove i protagonisti sono specialmente i giovani che prendono coscienza dei valori della legalità, verranno letti e celebrati gli oltre mille nomi delle vittime della criminalità mafiosa.

La Giornata nel 2017 è entrata a far parte delle ricorrenze riconosciute dallo Stato grazie alla volontà di due madri, due donne eccezionali, che hanno dato vita al progetto, in collaborazione con “Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.

Le due donne sono Saveria, la mamma di Roberto Antiochia, un agente morto al fianco del commissario Antonino “Ninni” Cassarà nel 1985 e Carmela la mamma di Antonio Montinaro, assistente della Polizia di Stato, ucciso insieme al giudice Giovanni Falcone e alla moglie Francesca Morvillo nel 1991.

E poi la moglie di Antonio, Tina Montinaro, da sempre impegnata nel mantenere vivo il ricordo del marito e della strage di Capaci, con la sua associazione Quarto Savona 15, trasformando il dolore in azioni concrete, è più volte è intervenuta pubblicamente "Ancora oggi io dico sono la moglie di Antonio Montinaro, non la vedova, perché è riuscito a riempirmi la vita anche in questi 26 anni, anche se lui come presenza fisica non c'è".

È dal 1996 che le celebrazioni si susseguono e neanche la pandemia ne ferma la portata, perché la volontà, l’impegno e la forza di tante associazioni, di tanti giovani, continuano a portare avanti gli ideali di uomini e donne che non hanno esitato a dare la loro vita per una società migliore, per il bene comune.

Le tante iniziative seguiranno protocolli attuati per contenere il contagio da Covid-19; non mancheranno i momenti di riflessione, approfondimento e le testimonianze per fare in modo di tenere viva la memoria comune a partire dalle storie di quegli uomini, donne e bambini che non ci sono più.

Anche l'I.C.S. Cremeno ha voluto ricordare - come tutti gli anni - questa giornata. Sabato mattina gli studenti si sono collegati a distanza per leggere loro riflessioni sul tema e suonare brani di pace e fratellanza. Pur non in presenza, l'evento è stato molto emozionante e coinvolgente.

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Lunedì, 22 Marzo 2021 06:37

Un uomo scivola su un canale e perde la vita

VALSASSINA (LC) - Incidente mortale domenica 21/03 sul Grignone, nella zona della Bocchetta di Prada, tra i comuni di Mandello ed Esino Lario. Un uomo di 37 anni ha perso la vita dopo essere scivolato lungo un canale impervio. La persona che era con lui ha dato l’allarme. La richiesta d’intervento per il Cnsas (Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico) è arrivata poco dopo le 14:30.

Impegnati una quindicina di tecnici della Stazione di Valsassina Valvarrone, XIX Delegazione Lariana; attivati anche i tecnici di soccorso speleologico della IX Delegazione regionale, perché dalle prime informazioni c’era la possibilità che l’incidente fosse avvenuto in circostanze che richiedevano la loro presenza. Sul posto anche l’elisoccorso di Como di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza). L’uomo è stato individuato e recuperato dall’elicottero, dopo la constatazione del decesso. Illeso l’altro escursionista.

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Domenica, 21 Marzo 2021 14:04

Una petizione per salvare il Monte Magnodeno dalla escavazione

Oltre 31.100 firme in otto giorni, un numero che aumenta di ora in ora (ma bisogna arrivare a 35.000). E' la petizione lanciata dal comitato "Salviamo il Magnodeno" per fermare l'attività di escavazione che ha luogo sulla montagna lecchese.
" Ho firmato la petizione già una settimana fa - scrive Carlo Losa del PD lecchese-. Spiace vedere che a nessuno importa del Monte Magnodeno. Quando arriverà il momento del dibattito sarà un tema molto sentito e anche, ahimè, strumentalizzato per attaccare il governo della città"

IL testo della Petizione su Change.org

Molto probabilmente anche tu, cittadino lecchese o della provincia di Lecco, avrai avuto modo di percorrere i sentieri del monte Magnodeno godendo della bellezza delle nostre montagne.

Sapevi che nel cuore di questa montagna, situata accanto al più celebre monte Resegone di manzoniana e carducciana memoria, a completamento naturale di quella cornice montuosa in cui si situa la città di Lecco, viene portata avanti da ormai un secolo una delle più intense attività di escavazione, con ben tre cave attive nella produzione di calce?

Il materiale estratto, a seguito di un processo di combustione, è la materia prima per la produzione di calce ad uso principalmente siderurgico, venduta soprattutto al di fuori della provincia di Lecco con benefici economici localizzati non solo sul nostro territorio.

A brevissimo, il 31 marzo, si terrà la Conferenza dei Servizi in cui la Provincia di Lecco deciderà se autorizzare o meno la ditta Unicalce spa, società attiva nella cavazione del monte Magnodeno, ad allargare ulteriormente il fronte di cava di Vaiolo Alta (delle tre quella situata più in alto). L’allargamento previsto è di 2.791.000 metri cubi di materiale (equivalenti a un cubo con spigolo di 140 metri, per intenderci), in accordo con il piano cave già approvato nel 2015.

Come Comitato “Salviamo il Magnodeno”, impegnato nella salvaguardia di questa montagna già così compromessa, vogliamo porre all’attenzione della Provincia le problematicità che ci spingono con forza a voler evitare questa autorizzazione, cioè che l’escavazione proceda fino al 2034.

Chiediamo la tua firma perché quell’attività che ha luogo sul Magnodeno comporta gravi conseguenze su vari fronti:

per la salute pubblica e dell’ecosistema: la produzione della calce produce infatti l’emissione di circa 200 000 tonnellate di CO2 all’anno (a confronto, le 130 000 del forno inceneritore di Valmadrera paiono quasi uno scherzo), tra le maggiori fonti di inquinamento atmosferico, oltre che l’emissione di polveri e l’inquinamento acustico legato alla forte rumorosità del processo di estrazione, frantumazione e trasporto della calce.
Facciamo un esempio:
▪ un'auto utilitaria/citycar Euro 6, per il cui acquisto potremmo usufruire di un Ecobonus, emette mediamente 100gr/Km di CO2;
▪ mediamente un'auto italiana percorre circa 11.000Km/anno.
Ciò significa che avremmo bisogno di circa 180.000 automobili per emettere le medesime quantità di CO2.
E chiariamo che i residenti della città di Lecco al 31 dicembre 2019 erano 48.249;
per la tenuta idrogeologica e per la purezza delle acque dei fiumi Bione, Olasca e Tuf, potenziali canali di smaltimento delle acque reflue della cava che minacciano di inquinare anche il nostro lago;
per la natura e il paesaggio dell’area, tanto nella sua potenzialità turistica, quanto in relazione alla possibilità da parte dei cittadini lecchesi e dei territori limitrofi di fruire di un luogo importante sul piano naturalistico e ambientale. Per non parlare dell’impatto paesaggistico di un’area già così deturpata, visibile da quasi tutte le cime delle altre montagne lecchesi;
per la flora e la fauna: per cavare è infatti necessario il taglio della vegetazione e di tutti gli alberi presenti comprese le specie pregiate, oltre all’asportazione degli arbusti, del manto erboso e del suolo fertile. Fa sorridere che si punti a piantare alberi in città, mentre, laddove questi già esistono, vengono estirpati di continuo senza che si possa fare nulla per salvaguardare le specie animali autoctone, che hanno in quei boschi costantemente minacciati il loro habitat naturale, nonché un importante corridoio ecologico di collegamento del territorio;
per la sopravvivenza di frazioni bellissime e storicamente rilevanti per il territorio come Neguggio, Carbonera, Piazzo e Campo de Boi, fortemente minacciate nella loro incolumità dall’avanzamento dell’escavazione.

Per legittimare lo scempio ambientale che ha avuto luogo negli anni e che si continua a perpetrare a danno della montagna, Unicalce Spa ha sempre fatto ricorso al ricatto occupazionale: e i posti di lavoro (nell’ordine delle poche decine di unità), se si smette di cavare, che fine faranno?

Stante che l’escavazione è un’attività fisiologicamente a tempo determinato, destinata prima o poi all’estinzione, chiediamo che in relazione al tema del lavoro si inizi piuttosto a mettere all’opera una riconversione dell’attività in modo da non lasciare persone disoccupate: un ripristino ambientale reale ed autentico impiegherà il lavoro di diverse persone per molti anni e favorirebbe sin da oggi, per il futuro, la possibilità per cittadini, e non, di fruire nuovamente di un’area per lungo tempo sottratta alla collettività. Le aziende attive nell’escavazione, su richiesta della legge, hanno già parzialmente avviato questo recupero, che tuttavia, finché non si metterà fine definitivamente alla sottrazione di materiale, appare oggi più come un camuffamento: l’erba piantata sui gradoni di roccia è ben poca cosa a fronte dell’enorme voragine della cava, una vera e propria ferita che resta aperta e che rischia di espandersi, qualora Unicalce acquisisca l’autorizzazione a continuare le sue attività di escavazione.

Chiediamo che l’attenzione delle istituzioni e dei cittadini si concentri su una montagna spesso sacrificata che riteniamo debba poter costituire ancora, e di più, un luogo di cui tutti possano beneficiare. Il Magnodeno ha già dato troppo ai cavatori, ha donato le sue membra per arricchire pochissime persone. È giunta l’ora di difenderlo da un’ulteriore aggressione sconsiderata, è giunta l’ora di pensare ai nostri figli e nipoti, alla qualità della loro vita e al futuro di questo territorio.

In questa battaglia per la salute e il benessere della montagna e di tutti i cittadini dobbiamo essere in tanti e abbiamo bisogno anche della tua firma!

 

 

 

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Domenica, 21 Marzo 2021 09:12

TUTTI I COLORI DELLA VALLE DEI SASSI

In questo anno vissuto in semi libertà con la condizionale, c’è un gruppo social che non ha mai smesso di spargere ottimismo, serenità e positività.

Si chiama “Cuore Valsassinese” e, così come il muscolo che ci consente la vita, non ha mai smesso di battere, cercando sempre nuove strade e nuove proposte, coinvolgendo i suoi partecipanti e attirando l’interesse di tantissime persone.

Prendete l’ultima iniziativa, ad esempio. L’hanno intitolata ColoriAMO la ValSASSIna ed è a suo modo geniale.

“L'iniziativa è partita per caso – spiega la Dani Rubini che di Cuore Valsassinese è la fondatrice – dopo che  Cristina Espa, che abita a Introbio, mi ha iscritto ad un gruppo facebook”.

“Ho accettato distrattamente senza nemmeno guardare cosa fosse: di solito non accetto mai perché ho già troppe notifiche sulla home, ma poi continuavo a vedere questi sassi colorati passare e così ho curiosato dentro il gruppo e la cosa mi è piaciuta un sacco”.

“Così ho scritto a Cristina e insieme abbiamo deciso di provare a "lanciare" questa iniziativa supercolorata su Cuore Valsassinese. In realtà non pensavo ci avessero seguito molte persone: invece stanno aumentando e mi scrivono anche in privato”.

Ma in cosa consiste “ColoriAMO la ValSASSIna?

“Prima di tutto bisogna trovare un sasso, ovviamente, ma in questa valle è tutt’altro che difficile! Poi bisogna colorarlo, disegnarlo o scriverci una frase. Infine gli facciamo una foto, la pubblichiamo sul gruppo dando qualche indizio sul dove verrà lasciato.”

Già, perché lo scopo ultimo, è di “inondare” la valle dei sassi con questi sassi colorati: un messaggio di positività che vuole farci uscire dal grigiore di questo lungo periodo di tristezza che stiamo attraversando.

“Bisogna scegliere posti dove siano ben visibili – spiega la Dani – per esempio panchine, ai piedi di un albero, vicino a una casa, a una fontana”.

“I sassi in giro aumentano e credo che , come hanno già testimoniato in tanti su Cuore Valsassinese, a chi li raccoglie scappa un sorriso e soprattutto trovare un semplice sasso pieno di colori, faccia tornare un po' bambini”.

Ma il “gioco” non finisce lasciando il sasso. No, continua perché chi lo trova deve fotografarlo e postare la foto sul gruppo. Il sasso lo si può anche portare a casa, ma in cambio bisognerebbe farne almeno un paio da lasciare in altri posti.

Insomma, una catena che potrebbe propagarsi a lungo e con effetti arcobaleno davvero entusiasmanti.                                          

E’ proprio vero: la felicità sta sempre nelle piccole cose. Quelle che riescono ad aprirti il Cuore (che sia valsassinese oppure di altri mondi).

Un proverbio Sioux recita:  Lungo il cammino della vostra vita fate in modo di non privare gli altri della felicità. Evitate di dare dispiaceri ai vostri simili ma, al contrario, vedete di procurare loro gioia ogni volta che potete!”

E la gioia, la felicità, la sorpresa, può essere anche trovare e poi donare un semplice sasso colorato con un messaggio di speranza.

Riccardo Benedetti

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Domenica, 21 Marzo 2021 07:55

COMUNICAZIONE INGANNEVOLE

Purtroppo sta circolando in rete questa comunicazione ingannevole e che non corrisponde al vero.
Non appena sarà possibile prenotare la vaccinazione anche per tutte le categorie attualmente non comprese nella programmazione del ministero della Salute, lo comunicheremo su tutti i canali ufficiali della Regione Lombardia.
Inoltre, sta circolando un SMS con questo testo: “Per info e dettagli su come prenotare il Vaccino AntiCovid over 80 chiama subito il 1240, un assistente personale è a tua disposizione h24 7 gg su 7”.
Chiunque lo riceva è invitato a non darvi seguito. Si tratta infatti di una truffa, sulla quale stanno già indagando le autorità preposte.
Aiutateci a diffondere questi messaggi

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Domenica, 21 Marzo 2021 07:51

CONTROLLI INTERFORZE A LECCO E PROVINCIA

A partire dal 18 marzo, in Lecco città, a seguito delle determinazioni assunte in sede di apposito Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura – U.T.G. di Lecco e di relativo “Tavolo Tecnico” tenutosi presso la locale Questura, ha avuto luogo un nuovo servizio straordinario di controllo interforze finalizzato a garantire l’attuazione delle misure per contrastare la diffusione del virus Covid-19, nonché di prevenire e reprimere ogni forma di reato, in particolare i reati c.d. “predatori” e per contrastare situazioni di degrado e di pericolo per la sicurezza urbana in alcune zone della città.

Il servizio, coordinato dalla Polizia di Stato, ha avuto luogo con l’impiego di personale della Questura cittadina, coadiuvato da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Milano, da personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale.

Le pattuglie hanno effettuato controlli lungo le arterie di maggiore traffico ed in ambito cittadino, al fine di prevenire possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità, tramite la verifica delle relative autocertificazioni. E’ stato effettuato anche un controllo nel parco di Villa Gomez, con un puntuale pattugliamento di quell’area, ritenuta meritevole di attenzione, nonché presso la stazione ferroviaria di Lecco. Sono stati controllati anche due esercizi commerciali, rispettivamente in via Oslavia ed in viale Turati.

E’ stato effettuato, infine, un mirato controllo anche presso l’area mercato “La Piccola” di Lecco, al fine di monitorare e contrastare una situazione di degrado e di pericolo per la sicurezza urbana venutasi a creare all’interno di una recinzione di uno stabile di proprietà comunale ivi presente, dato dalla costante presenza di soggetti che lì bivaccano abitualmente. Nel corso dell’attività sono stati identificati tre soggetti, un italiano e due stranieri. Il ragazzo italiano, pregiudicato e tossicodipendente, una volta controllato, veniva fatto allontanare dall’area, mentre ad uno dei due stranieri, risultato in posizione irregolare sul territorio nazionale, veniva notificato il decreto di espulsione del Questore.

Tramite personale della Polizia Locale, veniva fatto intervenire sul posto personale della EcoNord per la raccolta dei rifiuti in modo da ripulire e bonificare l’area, piena di spazzatura e di bivacchi di fortuna.

Analoghi controlli verranno effettuati anche nelle prossime settimane.

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Domenica, 21 Marzo 2021 07:01

Didattica a distanza: cosa fanno i paesi europei

Il problema della Didattica a distanza è reale e rappresenta un onere significativo per gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado in particolare per i bambini della primaria e secondaria. Onere che si manifesta sul piano didattico, pedagogico, culturale e di complessiva crescita individuale e sociale dei nostri figli e nipoti.

Giusto, come scrive Enrico Baroncelli, accelerare il più possibile e “sbrigarsi, vaccinare immediatamente insegnanti e maestre (e questo si sta facendo con AstraZeneca in queste settimane e tornare a riaprire la scuola, almeno per i più piccoli, nel minor tempo possibile”. Con buona pace dei no vax. Certo le recentissime e ancora calde polemiche sui rischi vaccinali riferiti ( e poi smentiti dall’Ema) al vaccino anglo-svedese hanno ulteriormente dilatato i tempi di somministrazione. Ma è necessario e urgente recuperare il tempo perduto. Siamo costretti, absit iniuria verbis, ad affidare le nostre speranze a un generale!

Qualche perplessità suscita, a mio avviso, sostenere che con l’attuale lockdown scolastico si stia “allevando una generazione di «poltronari da televisione» ferma sul divano o peggio sulla sedia nell’armeggiare con tablet, telefonini, computer, e magari nel tempo libero Play Station…”. Tre settimane (vacanze pasquali comprese) di chiusura delle scuole non avranno certamente simili, tragici effetti sul piano generazionale. Se così non fosse faremmo bene ad abolire in modo permanente le vacanze natalizie e gli oltre due mesi della chiusura estiva. Ma questa è solo una provocazione.

Qualche dubbio, inoltre, suscita l’affermazione che “la scuola italiana è quella che ha chiuso di più in Europa”. Non dimentichiamo che la Germania sta riaprendo con prudenza, ma solo dopo due mesi di stop totale. In Gran Bretagna, da qualche mese non più Europa, le scuole ripartono dopo tre mesi di blocco totale ma in presenza di una campagna vaccinale fra le più cospicue. E in Francia, dove le scuole non hanno mai chiuso (ma insegnanti e sindacati scendono in piazza contro l’apertura ad oltranza), le vacanze invernali vengono distribuite in tre step nei mesi di gennaio e febbraio e scaglionate in tre aree regionali con periodi di chiusura che superano i dieci giorni consecutivi. In tal modo configurando un sostanziale anche se parziale lockdown.

In Germania le scuole sono state riaperte in 11 regioni federali su 16. Ciò significa che sono tuttora chiuse dalla seconda decade di marzo, 2300 istituti scolastici su 23mila, vale a dire il 10% del totale. Ma nella Repubblica federale tedesca ciascun länder gode di ampia autonomia. Se poi si considera la situazione complessiva europea si scopre che la durata media della chiusura totale delle scuole sfiora le 3 settimane consecutive mentre la media mondiale è di 22 con gli Usa attestati su 38 settimane complessive (dati Unesco).

In Spagna scuole aperte con alcune restrizioni sanitarie. In Svezia e Polonia aperte solo le primarie e gli asili mentre in Portogallo scolari e studenti sono tutti a casa dal 21 gennaio fino a Pasqua. Come si vede fare confronti fra sistemi scolastici e Paesi diversi è molto problematico. La speranza è che con l’accelerazione vaccinale “manu militari” organizzata dal generale Figliuolo, tutto possa tornare a una sia pur parziale normalità.

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Sabato, 20 Marzo 2021 08:24

Covid-19, congedi famigliari e bonus baby sitting

Sono state pubblicati i «Provvedimenti a favore delle famiglie nei periodi di sospensione dell’attività scolastica, quarantena per infezione da Covid-19, quarantena preventiva disposta dalla Asst territoriale». Al momento in cui pubblichiamo, le modalità di accesso alla prestazione e la modulistica non sono rese disponibili dall’Inps. Non appena lo saranno, sarà nostra cura informarvi tempestivamente.
Congedi per genitori lavoratori dipendenti

Lavoro agile

Il genitore lavoratore dipendente con figlio convivente minore di 16 anni, alternativamente all’altro genitore, può svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile.

Congedi parentali con indennità del 50% della retribuzione

Nelle sole ipotesi in non si possa svolgere lavoro agile, i genitori, alternativamente, possono usufruire dei congedi parentali con indennità del 50% se il figlio convivente è minore di 14 anni. Tale beneficio è riconosciuto anche ai genitori di figli disabili di gravità accertata (Legge 104 art. 4 comma 1) in caso di sospensione scolastica o chiusura dei centri diurni. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa. Eventuali periodi di congedo parentale fruiti dai genitori a decorrere dal 1° gennaio 2021 e fino alla data di entrata in vigore del presente decreto possono essere convertiti in congedi con indennità.

Figlio da 14 a 16 anni

In caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni, uno dei genitori, alternativamente all’altro, ha diritto ad astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro

Bonus baby sitting

Hanno diritto ad un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting, nel limite massimo complessivo di 100 euro settimanali, i lavoratori iscritti alla gestione separata Inps, i lavoratori autonomi, il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, i lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori socio-sanitari. Il bonus è incompatibile con la fruizione del bonus asilo nido o se l’altro genitore non svolge alcuna attività lavorativa o la svolge lavoro agile oppure usufruisce del congedo con indennità. Il bonus è erogato tramite Libretto Famiglia o, in alternativa, direttamente al richiedente per la comprovata iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia.

LA CISL SCUOLA approfondisce

È stato pubblicato sulla G.U.279 del 9/11 il D.L.149/2020 che, all'art.13, prevede il nuovo "congedo straordinario in caso di sospensione delle attività didattiche in presenza delle scuole secondarie di I grado". Il Decreto Legge prevede che, limitatamente alle cosiddette zone rosse (individuate con Ordinanza del Ministero della Salute), dove è operante la sospensione delle attività didattiche in presenza nelle classi II e III delle scuole secondarie di I grado, nel caso in cui i genitori non possano svolgere la loro prestazione lavorativa in modalità "agile" sia loro riconosciuta, alternativamente, la facoltà di astenersi dal lavoro per l'intera durata della sospensione stessa.

Il medesimo beneficio è riconosciuto ai genitori di figli disabili in situazione di gravità iscritti a scuole di ogni ordine e grado ovvero ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura dai DPCM 24 ottobre e 3 novembre.
Per i periodi di congedo viene riconosciuta una indennità pari al 50% della retribuzione e la copertura previdenziale con contribuzione figurativa. Occorre tuttavia tenere conto che i benefici in questione hanno copertura economica limitata a 52,1 milioni di euro per l'anno 2020. L'INPS, sulla base delle domande pervenute, provvederà al relativo monitoraggio con conseguente rigetto delle domande che eccedano il limite di spesa indicato dalla norma.

Un importo pari a 2,4 milioni di euro (sempre per il 2020) è destinato alla copertura del fabbisogno per eventuale sostituzione del personale docente, educativo ed ATA che utilizzi il congedo straordinario per assistenza ai figli.
Le nuove disposizioni integrano quanto già previsto, in materia di congedi per assistenza ai figli, dall'art. 21-bis del DL 104/2020, convertito dalla legge 126/2020 (Lavoro agile e congedo straordinario per i genitori durante il periodo di quarantena obbligatoria del figlio convivente per contatti scolastici)

 

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Sabato, 20 Marzo 2021 08:06

Pitture su San Giuseppe

in Video

19 marzo 2021

Questa mattina Mino mi ha inviato un breve filmato dedicato a san Giuseppe realizzato con le sue pitture. Giro a tutti questo omaggio bello e sereno. Rinnovo ancora gli auguri di paternità a tutte/i. Angelo

 

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Sabato, 20 Marzo 2021 07:19

Scuola, bisogna fare in fretta, le mamme non ne possono piu` !

Sabato scorso era stato un giorno di mobilitazione di genitori e studenti contro la didattica a distanza (DAD).
Meno di una decina di genitori si sono trovati a Cremeno, davanti alla Scuola Media, qualcuno di piu` a Lecco in Piazza Cermenati, dove e` sceso a salutarli il Prefetto Castrese de Rosa.
Eppure, nonostante la scarsa partecipazione in piazza, diversamente pero` che in altre citta` italiane, il problema e` molto sentito, le chat interne dei genitori ribollono di rabbia (ne avevamo parlato in un altro articolo).

Il discorso e` molto semplice: un ragazzo di 15-16 anni lo puoi anche lasciare a casa da solo a ingegnarsi col computer, lezioni e compiti online. Un bambino di 8 anni invece no: ha bisogno della presenza di un adulto che lo aiuti, lo segua, controlli che nel frattempo non si faccia male commettendo magari qualche azione pericolosa.

Chi e` allora che deve stare a casa con lui ? Quasi sempre le mamme, tornate molto controvoglia al loro ruolo di "angeli del focolare", e che per far questo spesso devono abbandonare il loro lavoro o, se sono fortunate, nel frattempo operare in "smart working" (lavoro online) anche loro.

Centomila posti di lavoro femminili sono stati persi in quest`anno a causa della situazione pandemica: molte erano operatrici in Bar, Ristoranti, Alberghi o Rifugi (non parliamone !) piuttosto che operaie di ditte andate in cassa integrazione.

Per questi motivi il Governo Conte aveva preferito mandare in DAD i ragazzi piu` grandi, dalla Prima Media in su, e tenere le scuole aperte per i bambini delle Elementari e della Prima Media.
In seguito pero` si e` aggiunta anche la "variante inglese" del Coronavirus: spesso attacca i bambini, generalmente portatori asintomatici, e tramite loro i parenti (i nonni) e le maestre. Il Governo Draghi ha preferito quindi operare piu` radicalmente, chiudendo le scuole con un unico e generalizzato "lockdown" come a Marzo dell`anno scorso.

Al netto pero` delle chiacchere ("i giovani sono il futuro" e via con questa trita retorica a cui sono buoni tutti) la scuola italiana e` quella che ha chiuso di piu` in Europa: ha assolutamente ragione il prof. di ginnastica Maurizio Mondoni, quando dice che stiamo allevando una generazione di "poltronari da televisione", ferma sul divano o peggio sulla sedia nell`armeggiare con tablet, telefonini computer, e magari nel tempo libero Play Station (anche perche` giardini e giochi pubblici sono chiusi !).

Una generazione lontanissima dallo sport, dal movimento, da qualsiasi pratica salutare (non si puo` neanche passeggiare in montagna) che i bambini pagheranno duramente in termini di mancato sviluppo fisico e muscolare.

Parole verissime (lo dice il nonno di due nipotini): allora bisogna sbrigarsi, vaccinare immediatamente insegnanti e maestre (e questo si sta facendo con AstraZeneca in queste settimane) e tornare a riaprire la scuola, almeno per i piu` piccoli, nel minor tempo possibile, si spera subito dopo le vacanze di Pasqua.

Non si puo` aspettare oltre: la situazione sta diventando sempre piu` drammatica !

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