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Mercoledì, 26 Maggio 2021 08:38

UN VOLUMETTO SU BARZIO

in Cultura

E` in vendita questo interessante volumetto che parla di Barzio con tante curiosità.
Chi fosse interessato può inviarmi un messaggio

Edito da MP Editoriali

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Mercoledì, 26 Maggio 2021 07:13

INCENTIVI PER AZIENDE CHE ASSUMANO DISOCCUPATI

Sei disoccupato e in cerca di reimpiego?
Se utilizzi le politiche attive regionali per il lavoro, hai una possibilità di ricollocamento ulteriore. Regione Lombardia infatti ha destinato specifici finanziamenti per le imprese che assumono.
Per maggiori informazioni vai qui: http://reglomb.it/oseG50EUQiD

Beneficiano del contributo a fondo perduto le imprese, di tutti i settori e tipologie, che assumono lavoratori disoccupati o lavoratori sospesi, che hanno avviato la politica attiva regionale e che conseguono nella stessa il risultato di reimpiego.

Sono finanziati i contratti di lavoro sottoscritti a partire dal 29 marzo 2021, presso unità produttive/sedi operative ubicate sul territorio di Regione Lombardia:

• a tempo indeterminato, a tempo determinato di almeno 12 mesi, in apprendistato;

• a tempo pieno, a tempo parziale (di almeno 20 ore settimanali medie).

La misura è estesa, con particolari condizioni di accesso, ai soci lavoratori che provengono da imprese in crisi e che, anche al di fuori dai percorsi di politica attiva regionali, costituiscono o acquisiscono un’impresa (“workers buyout”).

CARATTERISTICHE DELL'AGEVOLAZIONE:

Il contributo massimo è differenziato in funzione della difficoltà di accesso nel mercato del lavoro, come segue:

• lavoratori fino a 54 anni: 5.000 €

• lavoratrici fino a 54 anni: 7.000 €

• lavoratori a partire dai 55 anni: 7.000 €

• lavoratrici over 55: 9.000 €

A tali importi si aggiunge un ulteriore valore di 1.000 € se l’assunzione viene effettuata da un datore di lavoro con meno di 50 dipendenti o da un’impresa costituita o acquisita da lavoratori, anche in forma cooperativa, che provengono da imprese in crisi (“workers buyout”).

COME PARTECIPARE:

I datori di lavoro potranno presentare domanda di contributo dalle ore 12.00 del 15 aprile 2021 e fino al 30 giugno 2022 con le modalità indicate nell’avviso approvato, attraverso il sistema informativo Bandi Online raggiungibile all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.

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Mercoledì, 26 Maggio 2021 06:57

SOCCORSO ALPINO A PREMANA

PREMANA (LC) - Due interventi quasi in contemporanea, martedì 25 maggio 2021 in pomeriggio, per la Stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana Cnsas. Il primo allertamento è arrivato poco dopo le 16:00, per un escursionista che aveva avuto un malore lungo la strada che porta all’alpeggio di Premaniga. La centrale ha inviato sul posto le squadre del Soccorso alpino, l’ambulanza e l’elisoccorso di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) decollato da Caiolo (SO).

L’uomo è stato valutato, recuperato con il verricello e trasportato in ospedale. Mentre era in corso il primo intervento, altra chiamata per un incidente avvenuto a poca distanza dalla località del primo allertamento: si trattava dell’infortunio di un uomo che aveva riportato un trauma a una gamba mentre sistemava della legna. Una squadra è partita subito a piedi. L’uomo è stato raggiunto e nel frattempo è arrivato anche l’elisoccorso di Areu di Como. Dopo la valutazione sanitaria, è avvenuto il recupero; infine l’uomo è stato portato in ospedale. L’intervento si è concluso in serata.

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Martedì, 25 Maggio 2021 18:00

LOTTERIA SAGRA: LA COMUNITA' MONTANA APRE LA "FINESTRA" PER LE CANDIDATURE. SCADENZA IL 7 GIUGNO

In previsione della Sagra delle Sagre edizione 2021, considerata l’incertezza determinata dal rapido evolversi della situazione pandemica, si avvisa che sarà possibile presentare le candidature per gestire la lotteria della Sagra delle Sagre trasmettendo la relativa richiesta – da parte di Enti e Associazioni in possesso dei requisiti – all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Scadenza lunedì 7 giugno 2021.

Si informa inoltre che i richiedenti, contestualmente alla domanda, dovranno allegare una breve presentazione dell’Ente/Associazione/Società ed indicare le finalità della raccolta.

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Martedì, 25 Maggio 2021 16:33

PRIMO TRIMESTRE 2021: TORNANO POSITIVI I FLUSSI DEL LAVORO NEL LECCHESE

I dati contenuti nel Report 30 dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro mostrano segnali positivi rispetto ai flussi del mercato del lavoro lecchese nel primo trimestre dell’anno, generando un’atmosfera di cauto ottimismo.

Infatti, nonostante la pandemia in atto, il saldo tra gli avviamenti e le cessazioni dei rapporti di lavoro ha fatto segnare un ragguardevole dato positivo (+1.898 unità), pur facendo registrare un’evidente frenata a marzo.

Questo valore positivo evidenzia una netta inversione di tendenza in termini congiunturali rispetto al saldo registrato nell’ultimo trimestre 2020 (-265 unità) e attestandosi quasi ai livelli pre-Covid del primo trimestre 2018 (+2.187 unità) e 2019 (+1.976). Anche il raffronto rispetto ai dati del primo trimestre 2020 è decisamente positivo, ma il saldo positivo segnato in quel periodo (+864 unità) è stato influenzato dalle restrizioni iniziate con il primo lockdown del marzo dell’anno scorso.

Al saldo positivo di 1.898 unità hanno contribuito le dinamiche occupazionali maschili (+1.113) e femminili (+785), mentre sul fronte degli avviamenti per classi d’età, va rilevata la buona performance dei giovani tra 15 e 29 anni (+1.065).

A livello settoriale sono i comparti dell’industria (+866) e del terziario (+705) a incidere sull’avanzo positivo.

Tuttavia, sul fronte dell’attivazione dei contratti, solo un quarto di essi è a tempo indeterminato e poco più della metà degli avviamenti (51%) ha riguardato persone in possesso di un livello di istruzione piuttosto basso, pari alla scuola dell’obbligo, mentre solo l’11,5% ha interessato persone in possesso di laurea e formazione post laurea.

Quasi il 25% degli avviamenti per livello di skills riguarda persone in possesso di competenze generiche, anche se il dato è compensato da un considerevole 55,4% di avviamenti di persone con un buon livello di competenze manuali o intellettuali e un 20,3% di lavoratori altamente qualificati.

La tenuta del quadro occupazionale lecchese continua certamente a essere favorita dai provvedimenti governativi sulla concessione degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro con causale “Covid-19” e dal blocco del licenziamenti per motivi economici.

Nel 1° trimestre 2021 il ricorso alla cassa integrazione guadagni autorizzato dall’Inps ha superato i 4,5 milioni di ore, cioè un valore complessivo di quasi 6 volte superiore a quello rilevato nello stesso periodo 2020, che tuttavia fu caratterizzato dai primi due mesi non ancora influenzati dagli effetti negativi della pandemia.

Con riferimento alle tipologie di cassa integrazione, spicca l’elevato ricorso a quella ordinaria, che rappresenta circa i tre quarti delle ore autorizzate, e l’elevata richiesta di quella in deroga, a cui hanno attinto soprattutto le imprese del commercio e del terziario. Al contempo, l’attivazione tutto sommato contenuta della cassa integrazione straordinaria, pari a poco meno di 100.000 ore autorizzate dall’Inp (2% del totale), fa ritenere che le pesanti ripercussioni occupazionali determinate dalla pandemia non abbiano inciso più di tanto sul sistema industriale e manifatturiero lecchese, che resta solido.

Ciò è testimoniato anche dai dati congiunturali decisamente positivi relativi all’andamento delle imprese industriali lecchesi nel primo trimestre del 2021, con balzi significativi della produzione (+7,2%) e degli ordini (+8%) rispetto all’ultimo trimestre del 2020, anche se accompagnati da un leggero calo del fatturato (-0,8%).

Buone anche le performance nel settore dell’artigianato, con produzione, ordini e fatturato in crescita (rispettivamente del 6,1%, 3,2% e 6,6%), mentre il terziario continua a soffrire con forti cali del valore aggiunto sia nel commercio (-11,1%) che nei servizi (-18%).

Le difficoltà di questo settore sono testimoniate dalle previsioni di assunzione da parte degli imprenditori lecchesi per il 2° trimestre del 2021, con un numero di ingressi previsti pari a poco più di 2.300 unità (ossia il 44% del totale, anche se in aumento rispetto al 40% rilevato nel 1° trimestre dell’anno), mentre il 56% degli inserimenti previsti nelle aziende riguarda il settore industriale (anche se in calo rispetto al 60% previsto nel 1° trimestre dell’anno).

 

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Martedì, 25 Maggio 2021 16:31

PROVINCIA: ECCO IL BANDO PER LA GESTIONE DELLE ROTATORIE

La Provincia di Lecco ha pubblicato il bando per l’affidamento in gestione degli spazi presenti all’interno e degli spazi limitrofi alle rotonde poste lungo le strade provinciali  per l’anno 2021.

La scadenza del bando è fissata al 5 luglio 2021.

Finalità di questo bando è di assicurare agli interessati, enti di diritto pubblico e soggetti privati, la possibilità di collaborare direttamente con la Provincia nella cura degli spazi all’interno e di quelli limitrofi alle rotatorie ubicate lungo le strade di competenza provinciale, riconoscendo al gestore un ritorno d’immagine grazie all’esposizione di cartelli pubblicitari.

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Martedì, 25 Maggio 2021 14:34

MOTTARONE, NON SIA UN DEJA VU DEL CERMIS

Le prime pagine dei quotidiani, lcd, oled o cartacei che siano, parlano da due giorni della tragedia del Mottarone. E da due giorni titoli e immagini suscitano ricordi carichi di tristezza. Immagini di altri tempi, altri giornali, altri schermi sui quali scorrevano figure quasi annebbiate, dai profili imprecisi, dai contorni vaghi e tremuli. L’alta definizione doveva attendere decenni prima di poterci imporre l’algida nettezza del 4k. Ma il déjà vu non concede scampo e supera in nitidezza ogni tecnologia possibile, rivelando con spietata coazione come tutto passi senza che nulla cambi davvero. Sì, il Mottarone come il Cermis. Chi ha i capelli bianchi ricorderà certamente la più grave sciagura funiviaria della storia italiana. Anche allora, il 9 marzo 1976, a Cavalese, in Trentino Alto Adige, un cavo si spezzò facendo precipitare nel vuoto una cabina con 43 persone a bordo. Anche quel giorno, crudele coincidenza, un solo superstite. Anche quel giorno un cavo si spezzò insieme a 42 vite. Anche quel giorno, come ieri, partì immediatamente la caccia alle responsabilità. Anche quel giorno nessuno nutriva troppe illusioni: alla fine avrebbe pagato solo Pantalone. E così fu.

Anche se cause e colpe della tragedia furono ben individuabili fin dai primi giorni dell’inchiesta e indicavano la società che gestiva l’impianto e stabiliva le modalità operative. Un avvocato di parte civile, al processo svoltosi a Trento, denunciò senza mezzi termini un “uso selvaggio degli impianti e del personale.” Per accelerare il trasporto a valle degli sciatori dalle piste del Pian dei lares, infatti, il manovratore disinserì tutti i dispositivi automatici di sicurezza e aumentò la velocità dell’impianto. Erano le 17.45. Nei pressi di un pilone l’operatore, un dipendente delle Poste in secondo lavoro e dunque sprovvisto del necessario patentino di abilitazione, agì bruscamente sul freno. La cabina oscillò con forza più volte, avanti e indietro. La fune traente allentata si sovrappose alla portante e si incastrò nelle pulegge del pilone.

La cabina proseguì la sua corsa accelerata nel buio verso le luci del fondo valle. E la tragedia fu inevitabile. La fune portante si spezzò a causa della temperatura altissima prodotta dal cavo trainante che scorreva veloce. Le perizie rileveranno in seguito una precisa zona di fusione nel punto di attrito. Un taglio netto. Dopo un salto di 200 metri le tre tonnellate del carrello che sosteneva la cabina produssero l’effetto di un gigantesco maglio. Fra le lamiere 42 morti. Tre anni dopo una sentenza della Cassazione addossò la colpa dell’accaduto al manovratore ignorando qualsiasi altra responsabilità. La madre di una delle vittime mandò ai giornali una lettera aperta nella quale denunciava come siano “…anche sentenze come questa ad erodere quella fiducia nelle istituzioni di cui si lamenta oggi il declino e a dare l’immagine di una giustizia, come diceva il presidente Pertini, troppo spesso «forte con i deboli e debole con i forti».” Anche i 14 morti del Mottarone attendono giustizia. Vedremo.

Elio Spada

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Martedì, 25 Maggio 2021 08:57

Biblioestate 2021: proposte di lettura per bambini e ragazzi

in Cultura

Una serie di titoli consigliati per le fasce di età 6-10 anni e 11-14 anni

Anche quest’anno le biblioteche associate al Sistema Bibliotecario del Territorio Lecchese propongono Biblioestate 2021, progetto di promozione della lettura rivolto alla fascia d’età 6-14 anni.

"Il Sistema Bibliotecario rilancia un'apprezzata proposta dedicata ai bambini e ai ragazzi del nostro territorio - spiega Simona Piazza, presidente del Sistema Bibliotecario del Territorio Lecchese - con due ricchi cataloghi che offrono alle famiglie consigli di lettura per il periodo estivo, affinché i giovani possano continuare nel loro percorso di crescita anche in questo modo. Particolarmente significativa la selezione dedicata alla fascia 11-14 anni, perché mira a stimolare i ragazzi tramite i grapich novel con un linguaggio loro più vicino".

I libri proposti dai cataloghi preparati per la fascia 6-10 anni "L’annaffiatoio. Germogli di lettura" e per la fascia 11-14 anni BEH – All you can read" potranno essere presi in prestito secondo le modalità consultabili sul sito online della biblioteca (lecco.biblioteche.it) che, nelle pagine dedicate al progetto, offre ulteriori suggerimenti di letture di qualità.

I titoli sono stati accuratamente selezionati dai gruppi di lavoro dei bibliotecari, tenendo conto del livello qualitativo del mercato editoriale specifico, con particolare attenzione per la fascia 6-10 anni ai libri di divulgazione e a quelli ad "alta leggibilità" che consentono una lettura più agevole per tutti.

Per la fascia 11-14 anni la proposta valorizza i graphic novel, forma narrativa in cui le storie a fumetti hanno la struttura del romanzo, genere particolarmente apprezzato dagli adolescenti e le "storie di formazione" nelle quali le ragazze e i ragazzi si identificano nel loro vissuto.

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Martedì, 25 Maggio 2021 08:45

Materie prime alle stelle, ma stalle rischiano il collasso

“L’emergenza Covid ha innescato un cortocircuito sul fronte delle materie prime con rincari insostenibili per l’alimentazione degli animali nelle stalle dove vengono riconosciuti compensi per il latte più bassi degli scorsi anni. E anche nelle due province lariane, dove il comparto lattiero caseario è un elemento di traino per l’economia rurale, siamo preoccupati”. E’ l’allarme lanciato dal presidente dei Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi: “Si tratta di un problema ben più articolato che interessa l’intera penisola e per il quale Coldiretti, attraverso il nostro presidente nazionale Ettore Prandini, giustamente ha chiesto una immediata convocazione al Ministero delle Politiche Agricole del tavolo sul latte. Va affrontata un’emergenza diventata insostenibile”.

 

Le quotazioni dei principali elementi della dieta degli animali hanno infatti raggiunto i massimi storici con il mais che registra il maggior incremento del decennio mentre la soia ha raggiunto il picco da quasi sette anni secondo l’analisi della Coldiretti per i contratti future nei listini del Chicago Bord of Trade (CBOT), il punto di riferimento internazionale per il mercato future i delle materie prime agricole. Una situazione insostenibile con il rischio di non riuscire a garantire razioni adeguate agli animali soprattutto di fronte ad alcune proposte di riduzione dei prezzi riconosciuti alla stalla per il latte che mettono in pericolo la sopravvivenza della cosiddetta Fattoria Italia.

 

“In gioco c’è il futuro dell’allevamento italiano in una situazione in cui con la pandemia da Covid – continua Trezzi – si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per conquistare l’autosufficienza produttiva nei settori strategici per garantire l’alimentazione delle popolazione. Nell’immediato bisogna garantire la sostenibilità finanziaria delle stalle con la responsabilità dell’intera filiera per non perdere capacità produttiva in un Paese come l’Italia che è fortemente deficitaria per i prodotti zootecnici ma c’è anche bisogno di un piano di potenziamento o e di stoccaggio per le principali commodities, dalla soia al mais fino all’atteso piano proteine nazionale per l’alimentazione degli animali in allevamento per recuperare competitività al Paese rispetto ai concorrenti stranieri”.

 

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Martedì, 25 Maggio 2021 08:41

PATRIMONIO MINERARIO DISMESSO: DALLA REGIONE QUASI 2 MILIONI PER VALORIZZARLO

in Cultura

Patrimonio minerario dismesso, ma visitabile, in Regione Lombardia. La Giunta su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha approvato una delibera sul tema. Di concerto con l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni. L’obiettivo è aggiornare il piano attività di Explora spa e il relativo raccordo 2021-2023 per la promozione e valorizzazione.

Explora affiancherà la Dg Ambiente e Clima, in collaborazione con Fondazione Lombardia per l’ambiente (Fla), facendo da supporto operativo creativo e promozionale.

La dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria messa a disposizione è di 1.860.000 euro, di cui 149.640 euro a valere sull’esercizio 2021. La quota rimanente sarà suddivisa tra il 2022 e il 2023. L’incarico avrà una durata sino al 31 dicembre 2021.

Riutilizzare i siti minerari, conservandoli e tutelandoli

Il ‘Programma di Regione Lombardia per il recupero e la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso’ – spiega Raffaele Cattaneo – è stato approvato di recente. Si propone di riutilizzare i siti minerari dismessi, nel rispetto della necessità di conservarli e tutelarli. L’obiettivo finale infatti è poter valorizzare e sviluppare pienamente i comprensori minerari più significativi. Con lo scopo di ricerca scientifica, turismo, cultura e sociale”.

Interventi strategici, ‘musei a cielo aperto’

“Il turismo – dice Lara Magoni – è fondamentale per valorizzare luoghi che hanno le potenzialità di diventare centri di attrazione primaria. Regione Lombardia da tempo è impegnata su questo fronte con interventi strategici. Il nostro obiettivo inoltre è arginare i problemi che ormai accomunano l’ambiente montano. Come lo spopolamento e l’abbandono di questa particolare parte del territorio. Il sostegno delle istituzioni su questo fronte è totale. Perché mira a valorizzare le peculiarità virtuose di realtà che possono diventare dei veri e propri ‘Musei a cielo aperto'”.

Unire stimolo e sensibilizzazione ambientale

“Explora – aggiunge l’assessore all’Ambiente – metterà a disposizione expertise, strumenti e canali per dare supporto alla dg Ambiente e Clima nella promozione turistica e alla sensibilizzazione dei visitatori sui temi dell’ambiente. Ma anche per la promozione di attività culturali, scolastiche, di svago e scientifiche”.

Aspetto della promozione turistica lombarda

La valorizzazione del nostro patrimonio minerario – precisa l’assessore al Turismo – giunge al termine di un percorso legislativo importante. Sin dai primi anni 2000 vede coinvolti infatti diversi siti minerari dismessi. Per esempio in Val di Scalve nella Bergamasca, Val Trompia nella Bresciano, Valmalenco nel Sondriese e Piani dei Resinelli nel Lecchese”.

“Si tratta – conclude Lara Magoni – di una misura importante che salvaguarda le memorie di un’antica tradizione della nostra regione. Un turismo culturale che si coniuga con l’armonia naturalistica delle vallate. Affinché i nostri concittadini riscoprano la dimensione attiva e all’aria aperta. E vivere così esperienze uniche, in libertà e totale sicurezza”.

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