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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Lunedì, 18 Aprile 2022 08:26

8-9 ottobre 2022. Ritorna Premana rivive l’Antico.

C’è voglia di normalità e di tornare alle consuetudini del pre-pandemia. La manifestazione Premana rivive l’antico è una di queste.

Da una parte è una manifestazione nuova e quindi recente perché la prima edizione risale al 2002 e non si è ancora sedimentata negli strati della tradizione. Però è sicuramente anche un evento antico, perché parla di storia di una comunità, di consuetudini, di modi di pensare e di agire che fanno parte del nostro modo di essere.

Vi aspettiamo quindi – perché tutto è deciso – l’8 e il 9 ottobre 2022 per la nuova edizione di Premana rivive l’antico, dove gli antichi mestieri riemergono dalla memoria viva di persone che di questi mestieri hanno vissuto, con la naturale sapienza dei loro gesti e la maestria ereditata dai padri.

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Lunedì, 18 Aprile 2022 08:22

LE COMPETENZE DEL BRAVO RIFUGISTA

Vi siete mai chiesti cosa si celi alle spalle del lavoro del RIFUGISTA ⛺️ e ad una semplice tazza ☕️ di caffè in cima ad una montagna?!?

Il rifugista o CAPANAT non deve essere solo un bravo CUOCO 👨‍🍳, ma allo stesso tempo deve essere un bravo ALPINISTA 🧗‍♀️ e conoscitore della sua montagna 🏔, così come all’occorrenza anche un SOCCORRITORE 🚁 pronto ad aiutare chi è in difficoltà…

Un MESTIERE più che un lavoro, che così come quello della GUIDA ALPINA, comporta molti sacrifici e spirito d’adattamento, dover saper offrire la massima ospitalità con mezzi a volte limitati… poca o a volte nulla acqua🚰 e corrente elettrica 🕯…

Grandi SACRIFICI che regalano però enormi soddisfazioni e la possibilità di vivere 365 giorni all’anno in 🏔 montagna grazie alla passione ❤️‍🔥 che gli accomuna…

Non è facile però trovare persone con tutte queste competenze… chi è bravo a scalare 🧗‍♀️ a volte non è bravo a cucinare 🍳 e così il contrario…

Per questo motivo siamo fieri di aver fatto parte del progetto CAPANAT ACADEMY ideato dagli amici del @rifugiobrioschi formando dal punto di vista alpinistico e di autosoccorso in valanga, i super motivati futuri capanatti !!!

Davvero bello 🤩 aver potuto assaporare la passione ❤️‍🔥 che era racchiusa in ognuno di loro…

 

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Lunedì, 18 Aprile 2022 08:07

Torna la Gara Gastronomica Internazionale“Fine dining & Sustainability” dal 19 al 21 aprile

Dopo due anni di stop imposti dalla pandemia, torna a Casargo la gara gastronomica internazionale che giunge alla sua 7°edizione. “Fine Dining & Sustainability“, in scena dal 19 al 21 aprile al CFPA di Casargo, è il nome scelto per questa edizione che segna il punto di ripartenza delle competizioni internazionali.

Sono 14 le scuole partecipanti provenienti da tutta Europa: Eger (Ungheria), Kaunas (Lituania), Riga e Jelgava (Lettonia), Alba Iulia (Romania), Bled (Slovenia), Coimbra (Portogallo), Berat (Albania), Istanbul (Turchia), Le Touquet-Paris-Plage (Francia) e Casargo, Villorba, Torre Boldone e Varese per l’Italia.

Il contest prevede la partecipazione in team composti da 2 componenti di cucina/pasticceria, 1 componente di sala che si occupa della miste en place e del vino in abbinamento, da 1 componente che si occupa della realizzazione del cocktail e da un docente responsabile.

 Ai team si richiede di elaborare una ricetta di cucina calda che consiste nel realizzare un piatto unico a base di Faraona per 8 persone con un vino in abbinamento e un dessert per 8 persone, oltre che alla preparazione di un cocktail after dinner per 8 persone in abbinamento al dessert e la valutazione della mise en place.

Le prove saranno giudicate dalla giura composta dal Presidente Chef Luigi Gandola, dallo Chef Vitiello Ciro, dal Maitre Paolo Ceccato e da Mauro Bolis.

La manifestazione inizierà martedì 19 aprile con l’accoglienza dei partecipanti alla quale seguirà la Cena di Benvenuto. Mercoledì e giovedì si sfideranno i 14 team per realizzare le prove di gara per cucina e sala bar. Ogni giorno saranno impegnate nella gara 7 squadre, che prepareranno i menù e i cocktail e li serviranno alla giuria e agli opinion leader individuati a pranzo e a cena. Giovedì sera alle 19.45 avrà luogo la Cena di Gala e la premiazione finale.

“Siamo particolarmente emozionati per questa edizione del contest: la pandemia e il conseguente stop di tante attività a livello internazionale ha segnato tutti noi. Voglio fare un ringraziamento particolare a ciascuno dei più di 60 sponsor privati e partner istituzionali che ci sostengono per realizzare questa iniziativa. L'obiettivo è mettere al centro i nostri studenti, suscitando in loro tanto entusiasmo e tanta voglia di mettersi in gioco" dichiara Marco Cimino, Direttore del CFPA Casargo.

 

“Permettere ai ragazzi di tornare a confrontarsi a livello internazionale è davvero una grande opportunità. Il confronto è un elemento di crescita imprescindibile, siamo davvero soddisfatti di aver organizzato questa manifestazione coinvolgendo 14 scuole in un momento storico non semplice” dichiara Marco Galbiati, Presidente del CFPA Casargo.

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Domenica, 17 Aprile 2022 08:03

TUTTO ESAURITO NEGLI AGRITURISMI LARIANI

La Pasqua dei lariani: 69,2 euro a famiglia (+25%) e ricette della tradizione in tavola

L’indagine Coldiretti: vince la voglia di stare insieme dopo due anni di limitazioni e lockdown.

In arrivo sul lago di Como turisti da tutta Italia, molti agriturismi segnalano il tutto esaurito

COMO-LECCO – Con la fine dell’emergenza i consumatori lariani tornano a spendere per la Pasqua con una media di 69,2 euro a famiglia, il 25% in più rispetto allo scorso anno, attestandosi sui livelli pre-pandemia del 2019, nonostante le preoccupazioni per il conflitto in Ucraina. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani secondo la quale il 59% dei cittadini trascorrerà il pranzo pasquale tra le mura domestiche, mentre un 32% si recherà a casa di parenti e amici con un recupero della convivialità e della voglia di stare assieme dopo due anni di limitazioni e lockdown. Tra chi sceglie di pranzare fuori, fioccano anche le prenotazioni in agriturismo che, nelle nostre province, registrano di fatto il tutto esaurito per il pranzo di domani: il lago di Como – come, più in generale le due province di Como e Lecco – è in vetta tra le mete scelte a livello nazionale per trascorrere il periodo pasquale.

Si allungano le tavolate ma salgono in media di quasi il 6% anche i costi per la preparazione dei menu di Pasqua per i rincari dei prezzi che interessano tutti i principali prodotti simbolo della festa, afferma la Coldiretti interprovinciale. Aumenta il tempo dedicato in cucina nella preparazione dei pasti che sale a 2 ore di media, ma fra quelli che hanno scelto di dedicarsi ai fornelli c’è un 29% di appassionati che ha deciso di spendere fino a tre ore di tempo ai fornelli e una quota dell’8% di maratoneti della cucina che si spingerà sulle 5 ore per portare in tavola piatti di ogni tipo. Non manca però un 6% di cittadini che ricorrerà al cibo da asporto o direttamente alla consegna a domicilio.

Tra i prodotti immancabili sulle tavole pasquali, quasi quattro italiani su 10 (39%) mangeranno carne di agnello per rispettare le tradizioni ma anche per sostenere la sopravvivenza dei 60mila pastori duramente colpiti dai rincari dei costi di produzione legati alla guerra in Ucraina, secondo una indagine Coldiretti/Ixe’. Tra coloro che non rinunciano all’agnello, il 24% acquisterà quello Made in Italy e un altro 9% lo andrà addirittura a comperare direttamente dal produttore per avere la garanzia dell’origine, mentre solo un 7% non si curerà della provenienza di quel che metterà nel piatto, secondo Coldiretti/Ixe’.

Tra i dolci, nelle province di Como e Lcco la colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come il preferito delle feste anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ la colomba è presente nel 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case. Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, una novità è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione.

Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici. Nelle famiglie – conclude Coldiretti Como Lecco - si è così tornati ai fornelli recuperando antiche ricette, a partire da quelle della tradizione contadina delle terre lariane.

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Domenica, 17 Aprile 2022 07:41

SPQR: SONO PAZZI QUESTI RUSSI

Certo che questi Russi sono a dir poco strani (così  come nel titolo li definirebbe il grande Goscinny, l'autore di Asterix).

Prima si lamentano che sono costretti a bombardare case e luoghi civili perchè i soldati Ucraini non si piazzano in mezzo alla strada o davanti agli incroci per farsi gentilmente ammazzare dai loro proiettili e dalle ogive (per questo hanno bombardato e distrutto intere città !).

Adesso che due missili Ucraini hanno distrutto la nave ammiraglia dell'ex flotta sovietica, mandando a fondo purtoppo anche il Comandante e 200 membri dell'equipaggio, stanno pensando di redigere una vera "Dichiarazione di Guerra" all'Ucraina. Quasi due mesi di bombardamenti, di massacri di gente inerme, di lanci di missili indiscriminati, cosa sono stati, una esercitazione ?

Ah no, una "Operazione Speciale" (e a chi ne dubitava 15 anni di galera !).

La verità è che a me questa campagna militare, per disorganizzazione, approssimazione, calcoli errati e via dicendo, ricorda sempre di più l'invasione della Grecia voluta da Mussolini il 28 Ottobre 1940.

Certo, l'armamento dei due eserciti, quello Italiano di 80 anni fa, e quello Russo di oggi, non sono confrontabili, soprattutto per lo sviluppo tecnologico avvenuto, ma molti elementi sono incredibilmente uguali.

Innanzitutto la scelta sbagliata della data di inizio: per Mussolini il 28 Ottobre era l'anniversario della Marcia su Roma avvenuta 20 anni prima, e l'Esercito Italiano secondo lui sarebbe passato tra le montagne del Montenegro come in una passeggiata sulla Via dei Fori Imperiali (che il Duce stesso aveva voluto, sventrando il più antico quartiere di Roma).

Peccato però che subito dopo Ottobre arrivano Novembre e Dicembre: moltissimi Alpini, come due anni dopo in Russia assolutamente non attrezzati per l'Inverno, si congelarono tra le montagne greche, o ci lasciarono arti, braccia e piedi, per il freddo. Bastò una settimana per capire che era stato un tragico errore.

Così la data del 24 Febbraio decisa da Putin è stata un errore: troppo vicina al disgelo che rende fanghiglia i campi e le strade, facendo dei carri armati russi impantanati nel fango dei facili obiettivi per i "Javelin" degli Ucraini.

Poi così come l'attacco Italiano del 1940 risvegliò il nazionalismo e l'orgoglio patriottico dei Greci, che risposero agli Italiani ricacciandoli in fretta in Albania,  allo stesso modo l'attacco Russo ha risvegliato quello degli Ucraini, che non hanno certo accolto i carri armati russi come il popolo italiano accolse quelli degli Americani nel 1944-45, tra applausi e fiori (come si aspettava Putin).

Insomma cialtronismo, incompetenza, disorganizzazione, informazioni sbagliate, uniti a inutili massacri, sempre di più emergono come caratteristiche della "Operazione Speciale".

La verità è che i Dittatori, quello Italiano di 80 anni fa e quello Russo attuale, vivono in un mondo del tutto slegato dalla realtà, in cui i subordinati, scelti per incompetenza perchè non devono oscurare la luce del "leader", dicono loro esattamente ciò che vogliono sentirsi dire.

Cioè qualcosa di sempre più incredibilmente lontano dalla realtà.

"La Democrazia - diceva Churchill - è un sistema sicuramente imperfetto, ma per adesso è ancora il migliore".

Ecco, la nostra speranza è che anche i Russi lo capiscano, e che mandino a casa il più presto possibile il principale autore dei disastri che osserviamo oggi !

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Sabato, 16 Aprile 2022 17:37

Mélga e lisca. L’artigianato povero ai margini dell’agricoltura

in Cultura

Il documentario presenta la costruzione delle scope e l’impagliatura delle sedie, testimoniando il fatto che nelle famiglie contadine della Brianza si tramandavano conoscenze e tecniche  apprese da specialisti spesso girovaghi. La loro diffusione attesta l’importanza di attività complementari all’agricoltura che, preparate nel corso dell’anno, culminavano durante i mesi invernali. Le immagini di questi lavori permettono al visitatore del museo etnografico di integrare la conoscenza degli oggetti e degli strumenti di uso quotidiano in ambiente rurale con le loro pratiche costruttive.

La realizzazione del documentario è stata sostenuta dalla Provincia di Lecco.

Le riprese sono state effettuate a Annone di Brianza, Civate, Sueglio nel 1998 e nel 1999.

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Sabato, 16 Aprile 2022 17:28

COME FERMARE LA GUERRA ?

Non è possibile che tutti i rappresentanti del mondo non riescano a fermare un uomo?” Questo interrogativo posto con grammatica claudicante, è comparso in questi giorni, in un social molto frequentato, sulla cresta delle onde tumultuose massmediatiche che da quasi due mesi fanno il giro del mondo. Gli eventi bellici in Ucraina rischiano ormai (e in effetti lo hanno già fatto in qualche misura almeno per quanto riguarda i rapporti fra Oriente e Occidente) di trasformarsi da “operazione militare speciale”, secondo l’eufemistica espressione putiniana, in guerra globale.

Anche se la risposta alla domanda riportata all’inizio è semplice: sì, è possibile che nessuno riesca a fermare lo sviluppo e l’allargamento della guerra ormai già non più locale, almeno per quanto riguarda alcuni dei suoi effetti. La causa profonda di questa incapacità si chiama, ancora una volta, globalizzazione. È un fenomeno forse irreversibile che sta da molti decenni manifestandosi su scala planetaria. Irreversibile perché, temo, impossibile da governare dal momento che all’origine di questo processo non c’è un disegno comprensibile o un progetto opera dell’uomo, bensì una sorta di principio naturale che agisce a nostra quasi totale insaputa e che sta con sempre maggiore evidenza marginalizzando il ruolo attivo della specie homo sapiens sapiens in favore di una tecnicizzazione, in costante espansione e accelerazione, del mondo.

Ascoltate l’inascoltata voce del filosofo e scrittore G
ünter Anders, allievo di Heidegger e Husserl, marito di quella Annah Arendt che denunciò “la banalità del male” emersa al processo di Norimberga dopo la tragedia epocale dell’Olocausto. Scrive Anders che l’uomo ormai intriso soltanto di “illuministica” razionalità, è sottoposto a una “…legge senza legislatore, ossia una legge non sanzionata, che esisteva semplicemente, che, per quanto «ferrea», era senza ragione né sostegno, cioè la legge della natura” (G. Anders: “L’uomo è antiquato”; Universale Bollati Boringhieri. Vol. 1, pgg. 3320). Soffriamo, forse, in quanto esseri umani, di una specie di obsolescenza programmata dalla tecnica, ormai pervasiva su scala planetaria. Ricordate? L’ebreo barbuto di Treviri la chiamava “legge del capitale”; Emanuele Severino la definiva semplicemente “tecnica”. In entrambi i casi si assiste ad un fenomeno sempre più veloce di autopotenziamento il cui obiettivo coincide con il puro e semplice incremento autoreferenziale dell’efficacia strumentale, in un ciclo continuo compulsivamente ottuso e privo di orizzonti umani. L’escalation della contesa bellica in Ucraina è ormai diventato un dialogo tra sordi che solo le armi sembrano in grado di condurre. Stiamo diventando puri strumenti di un sistema tecnico globale che non siamo già più in grado di gestire in termini progettuali politicamente efficaci. Ricordate la favola dell’apprendista stregone? Ecco, sta succedendo qualche cosa del genere.

La tecnica, con la sua ancella, la tecnologia, sta per prendere possesso del mondo che inutilmente (per gli “scopi” della tecnica) abitiamo. La potenza di questo sistema distopico è in continuo incremento. Abbiamo decapitato le ideologie sotto gli sguardi opachi di stupide tricoteuses della politica non solo internazionale. Ora non abbiamo più strumenti che ci consentano di progettare nuove strutture sociali, politiche, culturali. Questa è la globalizzazione: un fatto, non un atto prodotto dalla razionalità umana per edificare le nostre “magnifiche sorti e progressive”. Un fatto che ci sta già seppellendo perché abbiamo perso ogni possibile bussola morale ma soprattutto etica. Non ci stupiscono ormai i più clamorosi paradossi. Come l’ineffabile denuncia dell’egocrate del Cremlino che stigmatizza alcune “aggressioni militari” ucraine che avrebbero violato i sacri confini della grande madre Russia. Tecnicamente, cioè decontestualizzando proprio come fa la tecnica nei confronti dell’umanità che l’ha prodotta, Il bullo di Mosca ha perfettamente ragione. Tecnicamente, appunto.

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Sabato, 16 Aprile 2022 17:13

CORDOGLIO DELL'ANPI PER LA SCOMPARSA DI "CAIO"

Oggetto: La Sezione ANPI “Pino Galbani” si unisce al cordoglio dell’ANPI Provinciale per la scomparsa del partigiano “Caio”.

La Sezione ANPI “Pino Galbani”, da poco costituitasi all’interno della Camera del Lavoro di Lecco, apprende con tristezza la notizia della scomparsa di Giancarlo Salvi, partigiano con il nome di battaglia di “Caio” e presidente onorario della Sezione ANPI Valsassina. Ultimo partigiano della Valle, nonostante l’età avrebbe preso parte, come tutti gli anni, alle celebrazioni per la Festa della Liberazione. Lo ricorderemo fortemente in questa giornata, insieme a tutte le altre persone che hanno combattuto e vinto per la nostra libertà e la democrazia.

Ci uniamo al cordoglio dell’ANPI Provinciale per la scomparsa di una memoria storica della Resistenza nei nostri territori.

(immagine d'archivio)

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Sabato, 16 Aprile 2022 07:41

PREMANA: LIMITAZIONI ALL'USO DELL'ACQUA

Vista la situazione dei livelli di acqua delle vasche degli acquedotti a causa delle bassissime precipitazioni in questo inverno, si raccomanda un utilizzo oculato della risorsa idrica.
Questa l'ordinanza emanata dal Comune di Premana: limitare i consumi idrici ai soli fini alimentari, non innaffiare orti e giardini

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