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Giovedì, 12 Gennaio 2023 15:01

FONDO DI GARANZIA CONFCOMMERCIO: GLI OBIETTIVI PER IL 2023

Dopo un anno complicato come il 2022, il Fondo di Garanzia di Confcommercio Lecco si prepara a un 2023 denso di sfide, ma con la determinazione di chi vuole stare a fianco dei propri soci consapevole di potere offrire loro una consulenza finanziaria professionale e altamente qualificata.

"Il 2023 sarà un anno durissimo e pieno di insidie, anche se i segnali oggi sembrano essere meno negativi di quanto fosse lecito attendersi - evidenzia il presidente del Fondo di Garanzia Angelo Belgeri - Da parte nostra saremo come sempre attenti alle dinamiche del mondo del credito e pronti ad essere a fianco dei nostri soci per aiutarli nel trovare i finanziamenti più adatti. Inoltre vogliamo accrescere ancora maggiormente il nostro legame con l'associazione: oggi chi entra in Confcommercio Lecco sa di potere essere seguito per tutta una serie di servizi fondamentali, compreso ovviamente quello relativo all'accesso al credito. Questa collaborazione va ancora più intensificata, proprio per dare un servizio completo e di qualità". E sul ruolo che il Confidi vuole ricoprire nei prossimi mesi aggiunge: "Vogliamo sempre più essere un consulente delle imprese per agevolare il loro accesso al credito bancario. Il nostro compito è quello di essere dei "facilitatori", relazionandoci da un lato con i soci e dall'altro con gli istituti. Ci occupiamo in prima persona della preparazione dei documenti necessari e instauriamo un dialogo proficuo teso a migliorare tutto quanto concerne i finanziamenti".

Queste strategie sono state messe in campo dopo un 2022 impegnativo, ma ricco di soddisfazioni per il Fondo di Garanzia: "E' stato indubbiamente un anno caratterizzato da tanto lavoro: abbiamo assistito a una ripresa del ricorso ai Confidi da parte delle imprese e nello stesso tempo abbiamo incrementato i rapporti con gli istituti di credito, che ringraziamo per l'attività svolta, trovando anche l'interesse e la collaborazione di nuove realtà bancarie. Abbiamo aumentato la frequenza delle riunioni per dare maggiore immediatezza alle risposte: le convocazioni del Comitato sono servite per analizzare in modo più celere le pratiche. Il 2022 ha visto il Fondo di Garanzia impegnato soprattutto sul fronte del Bando Confidiamo e del credito diretto alle imprese. Ringrazio la struttura, guidata dal direttore Maurizio Macaione, che ha gestito, per quanto concerne questo fronte, un centinaio di pratiche andando di fatto ad esaurire il plafond che avevamo. Un'azione, quella sul fronte del credito diretto a tasso zero, che contiamo di portare avanti anche nei prossimi mesi". E conclude: "Il nostro è un lavoro molto variegato e sono molteplici le realtà che incontriamo. Ma tra le varie situazioni ce ne sono due abbastanza ricorrenti. Da un lato la richiesta da parte di aziende che hanno problemi e un rapporto "deteriorato" con le banche e che quindi chiedono a noi un supporto e un raccordo con l'istituto per trovare una mediazione. Dall'altra ci sono invece le imprese che, pur avendo già degli affidamenti, vogliono migliorare la relazione e cercano nel Confidi un interlocutore che conosca il mondo delle banche e possa supportarle nella scelta del prodotto più idoneo da utilizzare. In entrambi i casi il Fondo di Garanzia è un attore in grado di fare la propria parte".

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Mercoledì, 11 Gennaio 2023 12:47

OGGI PREMANA RINGRAZIA. E' "IL DI 'LLA NEEF"

in Cultura
L’undici gennaio 1863, giorno di domenica, tutta la popolazione di Premana si trovava devotamente raccolta per le Funzioni Parrocchiali in Chiesa.
D’un tratto, come scosse da violento terremoto, traballarono le mura.
Sfondate le porte, infranti i vetri, parve in un momento che tutto l’edificio crollasse: una enorme valanga si era abbattuta contro la Chiesa.
Quasi sospinto da arcana irresistibile forza, il popolo in preda al terrore, si trovò stretto intorno all’Altare, dove il vecchio Parroco Don Pietro Acerboni finì a stento la Messa assistito dal Coadiutore Don Antonio Carissimo.
Parve a tutti miracolo che nessuno rimanesse vittima dell’immane valanga.
L’11 gennaio rimase, da quell’anno, sacro alla riconoscenza verso il Signore e festeggiato da tutti i Premanesi.
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Mercoledì, 11 Gennaio 2023 10:49

MONTAGNE LAGO DI COMO LANCIA LA CAMPAGNA "SCI E NEVE"

“Il nostro obiettivo è organizzare l’offerta turistica invernale della Valsassina per raggiungere i mercati turistici nazionali ed europei: la campagna promozionale “Sci e Neve” è il primo passo verso questo ambizioso obiettivo”.

Queste parole riassumono la strategia per l’inverno della Rete di Imprese Montagne del Lago di Como, l’organizzazione che raggruppa oltre 160 imprese fra Valsassina e Lago.

La campagna promozionale “Sci e Neve” vuole attivare un volano economico più efficace per la montagna invernale, superando la domanda escursionistica che proviene dal bacino dell’area metropolitana di Milano, per intercettare un pubblico che trascorra sul territorio più giorni.

L’impegno ad intercettare un pubblico nuovo si è concentrato inizialmente sulla “montagna verde” che ha beneficiato del collegamento con il Lago di Como.

La primavera e l’estate hanno quindi dimostrato la validità di questa strategia ed ora si vuole attuarla nelle altre stagioni, dove c’è un ampio spazio di miglioramento.

Nella stagione appena terminata è stata rafforzata l’iniziativa “I Weekend dei Sapori d’Autunno” per dare maggiore slancio alle proposte di soggiorno dei nostri operatori, abbinate ai menù degustazione, rivolgendosi per la prima volta, oltre al mercato di prossimità, al mercato nazionale.

Ora è arrivato il momento della “montagna bianca”.

Partendo dai tradizionali prodotti invernali di punta, ossia le ciaspolate e lo sci di giornata, è stata creata una nuova proposta che prevede il pernottamento.

La proposta si rivolge a coppie e famiglie e a chi cerca divertimento, quindi non necessariamente agli sportivi navigati, ma piuttosto a chi si avvicina agli sport invernali per le prime volte. Ci sono numerose proposte di soggiorno, in hotel, bed and breakfast, rifugi, baite e appartamenti, per incontrare le esigenze di varie tipologie di turisti.

Si è dedicata particolare attenzione ai servizi speciali dedicati alla neve: il deposito sci, la colazione rinforzata, la merenda, la sauna, lo skipass, la possibilità di late check out per evitare la coda e sconti speciali per il pernottamento della domenica sera o per soggiorni prolungati.

Molte proposte sono direttamente acquistabili online dal nostro e-commerce, altre sono soggette a preventivo.

La promozione inizia proprio al termine delle festività natalizie, durante le quali le piste da sci e le località montane hanno registrato ottimi numeri, e terminerà a fine marzo.

Con le offerte “Sci e Neve” siamo quindi pronti ad accogliere i turisti che vengono “da lontano” per weekend, vacanze e settimane bianche.

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Mercoledì, 11 Gennaio 2023 09:30

I NUMERI DEL SOCCORSO ALPINO. INTANTO LO "SFOGO" DI PLATI SUSCITA DIVERSE REAZIONI

Diffusi i dati relativi agli interventi di soccorso effettuati nel 2022 dalla XIXI Delegazione Lariana che raggruppa le Stazioni di Dongo, Lario Occidentale Ceresio, Lecco, Pavia-Oltrepò, Lecco, Triangolo Lariano, Valsassina Valvarrone e Varese.

Ed è stata la "nostra"  Stazione Valsassina-Valvarrone la più impegnata nel corso dell'anno, con 130 interventi eseguiti (24% in più rispetto al 2021) per ben 138 persone (+ 21% confronto il 2021). Le operazioni hanno visto l'impiego di 590 soccorritori per un totale di attività pari a 2.750.

Tra le cause di incidenti è tornata rilevante quella che riguarda i cercatori di funghi, con 5 vittime nel 2022.

Tra le cause principali di soccorso troviamo le cadute accidentali (33%) e i malori in genere (28%).

Ovviamente l'escursionismo è la pratica sportiva che più ha impegnato gli uomini del soccorso. Inoltre, il 20% del totale delle persone aiutate si concentrava sulla fascia di età 5' - 60.

Ma in quali comuni il Soccorso è dovuto intervenire con più frequenza?

Introbio ha fatto registrare 12 operazioni, dato purtroppo logico vista la frequentazione massiccia della Val Biandino e della zona del Pizzo Tre Signori; subito dietro Premana e Barzio con 11, per cui potremmo affermare che la zona tra il Legnone e i Campelli è la più "pericolosa".

Seguono Pasturo Pasturo (8), Valvarrone e Moggio (7 a testa), Esino Lario, Pagnona e Casargo (6 a testa).

Altro dato interessante è quello che riguarda l'elisoccorso, ormai divenuto una consuetudibe visto che il 60% degli interventi ha richiesto l'utilizzo dell'eliambulanza.

Nel frattempo lo "sfogo" di Graziano Plati sta raccogliendo un gran numero di reazioni tra le quali anche quella del presidente regionale del Soccorso Alpino, Luca Vitali, che ha circorscritto le dichiarazioni di Plati come "sollevate a titolo personale" e che le questioni da lui evidenziate sarebbero già oggetto della dovuta attenzione da parte degli organi competenti.

Ne prendiamo atto e sarà anche così, ma quando in gioco ci sono delle vite, forse sarebbe meglio darsi una mossa e bene ha fatto Graziano a gettare quella che a noi sembra una grossa pietra nello stagno.

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Martedì, 10 Gennaio 2023 16:04

RIAPERTA LA LECCO-BALLABIO

Questa mattina la strada statale 36 racc "Raccordo Lecco Ballabio" è stata riaperta al traffico in entrambi i sensi di marcia.

Presente anche il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini accompagnato dal Prefetto di Lecco, dalla Presidente della provincia e dal Sindaco di Lecco.

La SS36 racc era stata chiusa al traffico il 9 dicembre scorso a seguito di una frana di notevoli dimensioni che aveva interessato la carreggiata stradale nei pressi della galleria ‘Giulia’.

Nel rispetto del cronoprogramma, sono stati completati gli interventi avviati da Anas (Gruppo FS Italiane) al fine di ripristinare la circolazione sulla statale.

In particolare, sono state completate le attività di prima fase che hanno riguardato la messa in sicurezza e ripristino dei luoghi anche con l'ausilio di rocciatori specializzati e droni per le ispezioni e il disgaggio del materiale instabile della parete, oltre che la demolizione del materiale roccioso franato sulla carreggiata. E’ stata inoltre installata una barriera di protezione di piccole dimensioni sulla sommità del fronte di frana, realizzato un muro provvisorio in geoblocchi a protezione della sede stradale, installato un sistema radar di monitoraggio del fronte della frana (monitoraggio interferometrico) e infine ripristinata la pavimentazione stradale e la segnaletica orizzontale e verticale di cantiere.

Al fine di proseguire gli interventi previsti, la circolazione sulla statale avverrà con le seguenti modalità:

  • riapertura a doppio senso di circolazione, con restringimento simmetrico della carreggiata stradale in prossimità della frana, con le limitazioni previste per i cantieri stradali;
  • chiusura notturna dalle 22:00 alle 5:00 della strada statale per motivi di sicurezza e per garantire l’operatività del cantiere e la prosecuzione degli interventi durante le ore notturne senza il transito veicolare.

 I lavori infatti proseguiranno con l’installazione di una nuova barriera paramassi ad elevata capacità di assorbimento di energia; al termine di questo intervento, della durata di circa 15 giorni, potrà essere disposta la riapertura della statale anche in orario notturno.

Successivamente i lavori continueranno al fine di sistemare definitivamente il versante e realizzare un argine in “terra armata” a protezione della carreggiata stradale.

L’importo lordo dei lavori è pari a circa 2,9 milioni di euro.

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Martedì, 10 Gennaio 2023 06:26

IN LIBRERIA UNA NUOVA SAGA DA CHRISTIAN ANTONINI

in Cultura

Arriva martedì 10 Gennaio
ha avuto un lavoro pazzesco, la copertina di Paolo Barbieri e la mappa di Visual Art of Fabio Porfidia
il team di Giunti ha fatto un lavoro stupendo. E senza l'aiuto di Elena Carloni, Barbara Gozzi e Francesca Mazzurana non sarebbe venuto nel modo in cui è uscito. Nasce da un'idea che viene da lontano ed è cresciuto meravigliosamente.
Ci vediamo in volo.
E chi non solca con noi, la Coltre se lo prenda!
Giunti Ragazzi
Book on a Tree

È passato un anno dalla scomparsa di re Aurval, signore del Picco delle nubi, e la Lega dei regni intende assoggettare i Picchi dei draal.
Mentre i Signori dei draal si riuniscono per valutare il da farsi Arvis, figlia ribelle del re scomparso, decide di partire alla ricerca del padre, convinta che ci siano verità non dette.
Il suo cuore e il suo coraggio la porteranno lontano nei Cieli, e tra battaglie e scoperte, troverà finalmente la risposta a tutte le sue domande.
Un’ambientazione fantasy lontana dai moduli tradizionali vi aspetta tra le pagine di “Arvis delle nubi” 🏹 https://bit.ly/3UXr7v6
Christian Antonini #GiuntiEditore #leggoGiunti #Giuntiragazzi

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Lunedì, 09 Gennaio 2023 14:57

GRAZIANO PLATI: CI VUOLE ORDINE NEI SOCCORSI, ALTRIMENTI UNA SCIAGURA SARA' INEVITABILE

Graziano Plati, oltre ad essere titolare di una rinomata azienda florovivaistica, è stato anche assessore in Comunità Montana ed è membro da più di trent'anni del Soccorso Alpino. Dopo l'intervento di salvataggio di escursionisti a Bobbio ha ritenuto opportuno divulgare una serie di riflessioni che riportiamo di seguito.

Se si continua così è inevitabile che presto tardi capiterà una sciagura e non me la sento di aspettare, senza fare nulla, che ci sia il morto per mettere un po' di ordine a delle procedure e a degli atteggiamenti che portano ad aumentare il rischio delle persone che chiedono soccorso e di chi le va a salvare. Mi chiamo Graziano Plati e da più di trent'anni faccio parte del Soccorso Alpino.

L'intervento di sabato per recuperare tre persone bloccate sui Campelli può sembrare un successo per il soccorso in montagna, ma per chi conosce le dinamiche e i fatti è l'esatto contrario: è uno dei tanti che sono capitati ultimamente, frutto di una cattiva collaborazione e di decisione sbagliate a diversi livelli. Nel dettaglio, la chiamata di aiuto fatta dai tre, arrivata alla centrale è stata smistata ai vigili del fuoco.

Non so per quale motivo un intervento con delle persone bloccate a 2.000 metri di quota, in inverno, nel tardo pomeriggio, in cima a una montagna sopra a degli sbalzi non indifferenti - tant'è che ci sono volute più di dieci calate per portarle in un terreno relativamente sicuro - venga dato in carico ai vigili del fuoco. Gli stessi dopo un po' (senza partire) hanno chiesto l'aiuto del Soccorso alpino per risolvere l'intervento: attivati i tecnici, si veniva nuovamente bloccati perché - di nuovo - i vigili del fuoco dichiaravano che avrebbero recuperato i malcapitati a carico loro con l'uso dell'elicottero.

Successivamente comunicavano nuovamente che abortivano la missione perché l'elicottero non partiva e, non so per quale motivo, le squadre terrestri dei vigili del fuoco non erano già partite. Nel frattempo, le condizioni meteo sono peggiorate e la presenza di nebbia non ha permesso il decollo dell'elicottero della centrale: tutto ciò ha comportato un grave ritardo nella partenza delle squadre territoriali che hanno dovuto operare da subito al buio in terreno impervio e senza conoscere l'esatta posizione degli infortunati, cosa che non sarebbe successa se si fosse stati attivati con la prima chiamata attorno alle 16 del pomeriggio. Il tempo perso nel rimbalzare le chiamate e nell'attivare un Corpo che è preparato per tante emergenze, ma non certo per lavorare in queste condizioni e in questi ambienti, poteva trasformare il recupero di tre escursionisti infreddoliti nel recupero di tre salme, e come ho già detto, non è la prima volta che questo succede. 

La colpa di questi fatti è da dividere fra diversi soggetti: di certo di colpa ne abbiamo anche noi come soccorso alpino, perché non siamo capaci di farci valere presso gli enti preposti alla gestione delle emergenze. Alla nascita del 118, la collaborazione fra la centrale e il Soccorso alpino era proficua, in quanto vi era un dialogo costruttivo fra l'operatore e i referenti del Cnsas tra i quali si svolgeva una valutazione per individuare la migliore strategia per raggiungere le persone bisognose di aiuto. Il Soccorso alpino da parte sua metteva la competenza territoriale, la conoscenza dei luoghi, la preparazione tecnico-alpinistica e la conoscenza della situazione di quella specifica zona, in quello specifico periodo, data dalla continua frequentazione. Questi patrimoni non possono averli altri enti che non frequentano giornalmente e capillarmente le nostre montagne, non è una colpa ma è un'ovvietà. 

Altra nostra colpa è quella dell'aver fermato praticamente da un anno la scuola tecnica, non permettendo così la formazione dei nuovi entrati, le selezioni e i vari corsi per chi volesse entrare a farne parte. Di questo passo anche i volontari di lungo corso vedranno scadere le qualifiche ottenute e, non avendole rinnovate, si troveranno a non essere più operativi dal punto di vista normativo. Naturalmente noi continueremo lo stesso a fare interventi come prima della nascita la scuola e della codificazione in modo così rigoroso e rigido relativamente alla formazione e al mantenimento dei tecnici, ma di certo la qualità del servizio non potrà migliorare.

Le persone ai vertici dei vari enti coinvolti nella gestione dell'emergenza mi dicono siano persone preparate e professionali: per quello che ho potuto constatare personalmente, mi sembrano tutte persone valide e di buon senso, pertanto non capisco perché non si riesca a trovare la soluzione per ottimizzare al meglio la gestione delle emergenze, ognuno con le sue competenze e nel suo ambito.

Spero che questo grido di allarme scuota i soggetti interessati e li sproni a trovare al più presto la soluzione, prima che ci scappi il morto. Non so di chi sia la competenza - se del prefetto, del responsabile della centrale operativa o del soccorso alpino -, ma di certo se dovesse succedere qualcosa di grave, non si potrà dire che non lo sapevamo, che non ne eravamo a conoscenza e che è una casualità, perché i segnali sono chiari ed è solo per fortuna che non è ancora capitato qualcosa di irreparabile.

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Lunedì, 09 Gennaio 2023 14:54

CORSO DI ARRAMPICATA SPORTIVA PER RAGAZZI A PREMANA

Il Settore Arrampicata dell'A.S.Premana organizza CORSO DI ARRAMPICATA SPORTIVA per scuole elementari e medie. Il corso sarà presso la palestra comunale tutti i mercoledì sera dal 18-01 fino al 08-03 dalle 18.30 alle 20. Dalle 20 alle 22 potranno poi scalare i più grandi, scuole superiori e adulti.

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Lunedì, 09 Gennaio 2023 11:11

DOMANI RIAPRE LA "NUOVA" LECCO-BALLABIO. IL DOPPIO SENSO RICHIEDERA' MOLTA PRUDENZA

La data fatidica è quella di domani, martedì 10 gennaio. L'ora è il mezzogiorno e non si può non fare un collegamento con il "fuoco" che ha alimentato la nostra strada principale in quest'ultimo mese.

Un'ora simbolica, insomma, mentre "simbolica" non sarà la riapertura visto che verrà messo a disposizione un doppio senso di circolazione (sia pure in ambito di cantiere) e permetterà alla circolazione di tornare in qualche modo nella normalità.

Stando alle cronache, stamattina i disagi sono stati contenuti, poi ne resta una, di mattina, quella di domani, prima del via libera sulla SS36 dir. che resterà chiusa (tenetelo presente) dalle 22 alle 5 del mattino almeno per due settimane.

Il doppio senso comporterà un restringimento di carreggiata ben prima dell'area di cantiere, ragion per cui qualche rallentamento sarà inevitabile e servirà un po' di pazienza e soprattutto molta prudenza.

 PPO

 

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