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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Giovedì, 23 Marzo 2023 08:08

DUE MEDICI VALSASSINESI IN CAMEROUN

Torneranno a casa domenica prossima 26 Marzo i due medici valsassinesi andati in Cameroun per due settimane ad aiutare un ospedale per bambini. Si tratta di Giampiero Bellini, medico di Introbio andato in pensione un annno fa, e di Giorgio Pigazzi di Pasturo, ancora operante presso la Clinica Talamoni di Lecco, per il quale è usuale utilizzare le sue ferie annuali in queste opere di assistenza in Africa (è anche sposato con una donna proveniente appunto dal Cameroun).
I due medici si sono recati prima al Sanctuaire Marial Notre Dame de la Paix, mentre nei giorni successivi hanno prestato soccorso a Mbalmayo, regione Centrale del Camerun.
Un'opera e un aiuto veramente meritori, contraddistinti dallo spirito di solidarietà e di umanità che di questi tempi scarseggiano.

 

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Mercoledì, 22 Marzo 2023 18:11

GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA: L'INTERVENTO DEL SINDACO DI PRIMALUNA, MAURO ARTUSI

Oggi 22 marzo è la giornata mondiale dell’acqua. Fino ad ora alle nostre latitudini abbiamo sempre dato scarsa importanza a questo bene così prezioso e fondamentale per la nostra vita. Ne abbiamo sempre avuto in abbondanza, a volte anche di troppo...
Senza entrare nel merito delle cause purtroppo però la situazione negli ultimi anni è mutata drasticamente. Lo scorso anno le precipitazioni sono state scarse, quest’anno praticamente nulle. Se continuerà in questa maniera non oso pensare quali e quanti danni subiremo ma una cosa è certa: dovremo affrontare una crisi idrica senza precedenti.
Il Comune di Primaluna è purtroppo uno dei Comuni già in sofferenza dallo scorso anno. L’evento alluvionale del 2019 ha fortemente compromesso le preesistenti captazioni idriche.
È quindi fondamentale impegnarsi per ridurre al minimo le perdite e gli sprechi.
Sul fronte delle perdite il gestore della rete Lario Reti Holding sta effettuando importanti opere di sostituzione delle reti comunali più ammalorate. Sono tuttavia interventi costosi e che richiederanno anni per essere completati.
Sul fronte degli sprechi dobbiamo quindi essere noi ad impegnarci per limitarli al minimo con piccoli gesti quotidiani che nel complesso possono fare la differenza. Vi invito caldamente a visionare i suggerimenti del gestore Lario Reti riportati al link https://nonsprecare.larioreti.it e a non sottovalutare il problema che potrebbe avere risvolti veramente pesanti.
Nei prossimi giorni è previsto un incontro di aggiornamento con LRH. Non vogliamo fare inutili allarmismi ma certamente se la situazione non dovesse cambiare saremo costretti ad emettere apposite ordinanze per vietare l’utilizzo di acqua per fini non strettamente indispensabili.
Facciamo tutti la nostra parte in maniera responsabile e forse riusciremo a limitare i disagi.
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Mercoledì, 22 Marzo 2023 18:09

PER BELLANO LA CONFERMA A "COMUNE FIORITO"

in Cultura
Bellano ha visto confermato il marchio di qualità "Comune Fiorito" per il prossimo triennio!!!
Questa la motivazione giunta da ASPROFLOR:
"Comune che è molto attento all'accoglienza del turista ed ha indentificato nel verde e nelle fioriture uno strumento adatto a questo scopo. Questo obbiettivo è raggiunto con la collaborazione molto attiva dei volontari , importanti per la gestione di quanto organizzato. Si conferma la certificazione di qualità".
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Mercoledì, 22 Marzo 2023 17:47

L'ASTRONAUTA PAOLO NESPOLI OSPITE A PASTURO AI "LUNEDI' DEL GRINZONE"

in Cultura

Che dire? Appuntamento eccezionale quello di martedì prossimo a Pasturo nell'ambito delle iniziative del periodico locale Il Grinzone che da sempre propone iniziative culturali di altissimo spessore raccogliendo il consenso del pubblico via via sempre più folto che le segue.

Stavolta, però, dobbiamo dire che gli amici di Pasturo si sono superati perchè far salire su quel palco l'ex astronauta Paolo Nespoli rappresenta qualcosa di più di una "semplice" serata divulgativa ma, a nostro modestissimo parere, l'evento entra a buon diritto in quelli da consegnare alla storia della nostra Valle.

Nespoli, che il 6 aprile compirà 66 anni, è cresciuto a Verano Brianza, quindi dietro l'angolo di casa nostra.

Il 23 ottobre 2007 parte con lo Space Shuttle DiscoverySTS-120, in qualità di specialista di missione (missione Esperia per l'ESA). Durante la missione si occupa del coordinamento delle attività extraveicolari (cosiddette «passeggiate nello spazio») relative all'assemblaggio del Node 2, o Harmony, nuovo componente multi-funzionale della Stazione Spaziale Internazionale prodotto da industrie italiane. Durante la missione, svolta con successo nonostante le complessità e i numerosi imprevisti, l'astronauta ha avuto modo di parlare, oltre che con alcune scuole italiane, anche con il Presidente della Repubblica Italiana Napolitano.

Il 15 dicembre 2010 torna sulla Stazione Spaziale Internazionale con la Sojuz TMA-20 per la missione MagISStra dell'ASE, l'ente spaziale europeo, come ingegnere di volo. Dopo 157 giorni trascorsi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, il 23 maggio 2011 alle 4:27 ora italiana rientra sulla Terra a bordo della Sojuz, insieme al russo Dmitri Kondratyev e alla statunitense Catherine Coleman, atterrando nelle steppe del Kazakistan e concludendo con successo l'Expedition 27.[4]

Il 28 luglio 2017 Paolo Nespoli torna nello spazio per la terza volta, partendo da Bajkonur alle 17.41, ora italiana, a bordo della Sojuz MS-05 alla volta della Stazione Spaziale Internazionale. Alle 23.54, ora italiana, la capsula Sojuz attracca e infine all'1.57, ora italiana, Nespoli fa il suo ingresso nella stazione. Il 14 dicembre 2017 alle 9.27, ora italiana, dopo 139 giorni sulla ISS Nespoli atterra a bordo della Sojuz MS-05 nella steppa del Kazakistan, la città più vicina al sito d'atterraggio è Dzhezkazgan.

In totale, nelle tre missioni del 2007, del 2010-2011 e del 2017 Paolo Nespoli è rimasto nello spazio per 313 giorni, 2 ore e 36 minuti.

Come potete leggere sulla locandina che pubblichiamo qui sotto, vista la portata dell'evento e dell'interesse che sta suscitando, è necessaria la prenotazione.

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Mercoledì, 22 Marzo 2023 09:02

MENTRE CONTINUA LA SICCITA', OGGI E' LA GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA

Oggi, 22 marzo, è la Giornata Mondiale dell'Acqua, bene preziosissimo che sembrava dalle nostre parti essere infinito e che invece, complice un disegno meteorologico difficile da comprendere e da spiegare, abbiamo capito che così non è. 

La Pioverna è lì a ricordarcelo tutte le sante volte che le passiamo vicino e poco conta quello scrosciare leggero e silenzioso che rinasce a Prato San Pietro: il nostro torrente è una pietraia che anche il lavoro dell'uomo ha contribuito a creare allargandola in certi tratti a dismisura.

Manca l'acqua? Ancora no, ma presto, anzi prestissimo, se non pioverà saranno guai grossi e già alcuni comuni stanno pensando a come organizzarsi. Già, perchè adesso le seconde case sono vuote, ma a Pasqua quando si riempiranno gli acquedotti saranno in grado di soddisfare i bisogni di tutti?

La risposta sembra essere un "sì" convinto, vuoi per la poca neve che in alto si sta sciogliendo vuoi perchè l'acqua da qualche parte continua a sgorgare. Ma poi? Quest'estate?

Cerchiamo quindi di risparmiare questo preziosissimo bene e rendiamoci conto che non è infinito, anche in questo modo si salvaguarda l'ambiente, non solo con i proclami o leggi che puzzano di ideologia sin dalla prima parola.

Sono i comportamenti che fanno la differenza, tutto il resto è contorno.

Di seguito il decalogo da seguire, dieci regole facili facili da ricordarsi anche in casa.

  • mantenere sempre efficiente l’impianto idrico, verificando l’eventuale presenza di perdite occulte. Infatti un rubinetto che gocciola può far sprecare fino a 5 litri di acqua al giorno;
  • chiudere il rubinetto quando l’acqua non viene usata, ad esempio per lavarsi i denti;
  • riutilizzare l’acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per annaffiare (se non è salata);
  • utilizzare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico, preferendo temperature non elevate. Installando pannelli solari si potrebbe scaldare l’acqua necessaria all’utilizzo degli elettrodomestici;
  • prediligere rubinetti con sensori o con rompigetto areato che bloccano il flusso dell’acqua, mantenendoli sempre efficienti;
  • installare sciacquoni a doppio tasto: consentono di ‘salvare’ anche 100 litri d’acqua al giorno;
  • scegliere la doccia anziché la vasca da bagno: un gesto semplice che può far risparmiare fino a 1.200 litri all’anno;
  • chiudere l’impianto centrale in caso di lunghi periodi di inutilizzo, ad esempio se si parte per le vacanze;
  • utilizzare sistemi temporizzati per l’irrigazione;
  • usare pavimentazioni drenanti nelle superfici esterne, per molteplici ragioni: ad esempio favorire la ricarica delle falde.
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Martedì, 21 Marzo 2023 17:12

A PROPOSITO DEL TETTO DEL MUSEO LA FORNACE

Alla fornace dei Mantovani non é ancora scongiurato il rischio di avere un tetto metà coppi-metà lamiere, paragonabile a ”na scarpa e na zocola”: una pessima accoppiata fra antico e moderno.
Una mezza dozzina di anni fa, occupandomi dell'argomento avevo scritto della preoccupazione estetica e culturale che in Valle riguardava la querelle nata in merito alla copertura dell'edificio della ex fornace e anche del suo ampliamento. Essendoci passato davanti in quei giorni avevo detto subito che quelle lugubri e nere lamiere non mi piacevano affatto: erano proprio brutte da vedere perché dequalificavano e, a mio parere, ancora oggi offendono lo storico edificio di archeologia industriale. Il senso estetico e la cosiddetta “ tipologia locale” sono infatti un’altra roba: le lamiere vanno bene per la copertura dei pollai, non certo per il tetto di quel pregevole fabbricato. “Checiazzecca!!” avrebbe detto con voce tonante un segretario comunale che ha frequentato anche la Valsassina prima di diventare un famoso magistrato milanese e poi ministro della Repubblica. Più di qualcuno, ancora oggi dice con ironia tutta montanara, che mantenere la doppia soluzione coppi-lamiere, è infatti paragonabile a ”na scarpa e na zocola” e per apprezzare l'assunto non serve certamente la traduzione dall'idioma natio.
Durante i miei anni in Comunità Montana, ricordo di essermi occupato del futuro di questo edificio nel contesto del Piano di recupero dell’area ex Fornace e della nuova sede dell’Ente comunitario ma non ricordo affatto si prospettasse una soluzione così invasiva e non condivisibile. Il recupero dell’area pubblica prevedeva una serie di interventi di nuova edificazione destinati alla gestione e alla promozione del territorio ma nel rispetto del buonsenso oltre che della storia di un immobile simbolo sul territorio della Valle che, dunque, dovrà essere salvaguardato. La trasformazione avvenuta ritengo, invece, vada in tutt’altra direzione.
Evidentemente non sono stato l'unico a pensarla così se proprio in questi giorni si sta dando attuazione a una direttiva giunta dalla Soprintendenza per i beni archeologici, Belle arti e paesaggio che ha imposto alla Comunità montana della Valsassina di riposizionare i coppi in cotto in sostituzione delle inadatte "tegole portoghesi", provvisoriamente messe a dimora nel 2011 ma che se non fosse intervenuta l'Autorità costituita, come é costume e anche mal-costume in Italia, molto probabilmente sarebbero rimaste lì per l'eternità ma fortunatamente si sta finalmente ponendo un definitivo rimedio alla ultradecennale mancanza. Una domanda a questo punto sorge spontanea: ma bisognava per davvero scomodare la Soprintendenza? Non si poteva tutelare, spontaneamente, questo edificio di pregio così importante per la Valsassina e in bella vista proprio di fianco alla frequentatissima strada provinciale e a due passi della sede della nostra CM?
Da ultimo ma non per ultimo. Credo che la soluzione ideale anche per quanto riguarda il tetto della nuova costruzione che ospita quel museo sempre chiuso sia l’utilizzo dei coppi in cotto: uniformandosi alla originaria copertura dello storico fabbricato principale, la cosa, verrà apprezzata da tutti coloro che hanno mantenuto il buongusto e un senso estetico degno di questo nome. Continuare a far coesistere quelle tristi e "traslucide" lamiere con i tradizionali coppi alla fornace dei Mantovani consentirà di gustarsi ancora e del tutto gratuitamente le facili ironie di chi proprio non apprezza l'innaturale accostamento di "na scarpa e na zocola".
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Martedì, 21 Marzo 2023 14:16

LE PICCOLE MELE DEL GIAPPONE

Alcuni lo chiamano “Fior di pesco”. Altri, più frequentemente, “Cotogno del Giappone”. Nei Paesi scandinavi il frutto è conosciuto come “Limone nordico” a causa del sapore asprigno e allappante della polpa cruda. Il nome scientifico è "Chaenomeles japonica” e, come si intuisce, la specie è originaria del Giappone. L’appellativo generico è un nome composto di provenienza greca: “kainein” (χαίνειν) significa “spaccare” o anche “spezzare” poiché si credeva che il frutto, giunto a maturazione, potesse in qualche modo esplodere frammentandosi in più parti; il termine desinenziale “meles” proviene da “melea” (μηλέα), melo in greco antico. Il termine comune “Cotogno” proviene dal latino cotoneus in riferimento alla città cretese di Cydonia (Oidone) dalla quale anticamente provenivano le coltivazioni del melo cotogno vero e proprio (Cydonia oblonga) che produce frutti più grossi ma dalle caratteristiche simili.

I frutti del “Chaenomeles” sono simili a piccole mele giallastre molto profumate. Al punto che vengono a volte utilizzati negli armadi come odorizzanti per biancheria e vestiti. In questo periodo però, il Cotogno giapponese, irto di spine acuminate, si segnala soprattutto per la fitta fioritura di un rosso rubino molto intenso e fa bella mostra di sé in molti parchi e giardini. I frutti contengono numerosi principi attivi fra i quali un’elevata presenza di vitamina C, potassio, ferro, magnesio e sostanze antiossidanti. La polpa del “Limone nordico” può essere impiegata nella produzione di una confettura proprio come accade per il “fratello maggiore” prodotto dal melo cotogno vero e proprio. L’alto contenuto di pectina consente l’utilizzo del “fior di pesco” in pasticceria come addensante per gelatine. Ma fate attenzione, i semi sono tossici: e volete cimentarvi nella produzione di confetture a base di Cotogno giapponese, eliminateli con grande cura.

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Martedì, 21 Marzo 2023 09:32

IL 31 MARZO SCADE IL BANDO PER L'ASSEGNAZIONE DELLA LOTTERIA DELLA SAGRA

In previsione della Sagra delle Sagre edizione 2023, si avvisa che sarà possibile presentare le candidature per gestire la lotteria della Sagra delle Sagre, trasmettendo la relativa richiesta – da parte di Enti ed Associazioni in possesso dei requisiti – all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Scadenza: Venerdì 31 marzo 2023.

Si informa inoltre che i richiedenti, contestualmente alla domanda, dovranno allegare una breve presentazione dell’Ente/Associazione/Società ed indicare la finalità della raccolta.

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