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Pubblicato in Cultura

DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO DELLA 3ª DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI GIOVANNI BATTISTA

Domenica, 17 Settembre 2023 10:01 Scritto da  Don Gabriele Carena

E’ significativo che il Vangelo di oggi si apra con Gesù in preghiera, perché già questo ci dice come Gesù sia tutto nella comunione con il Padre. Nel Vangelo di due domeniche fa Erode si domandava chi fosse Gesù; oggi è Gesù stesso che chiede ai suoi discepoli: “Chi dice la folla che io sia”, per poi chiederlo a loro stessi: “Ma voi chi dite che io sia?”. Le opinione della folla (Giovanni Battista, o Elia, o qualche altro profeta risorto) già esprimono la particolare relazione di Gesù con Dio; anche Pietro risponde “Tu sei il Cristo di Dio”, cioè il Messia mandato da Dio.

Ma poi le parole finali di Gesù lo confermano in modo evidente con il primo annuncio della sua passione.

Contrariamente alle attese del popolo, il Messia non saliverà il suo popolo con una rivolta politica o popolare, ma con la propria morte e risurrezione.

Nella prima lettura Isaia accenna alla missione universale di salvezza di un discendente di Iesse, cioè Gesù, al quale “guarderanno con ansia le nazioni”; Paolo, invece, ricorda soprattutto la dimensione morale della salvezza in quanto rivolta ai peccatori, dei quali il primo è lui.

Siamo così posti ancora una volta davanti al fatto, non a parole, che, se è vero, è il centro di tutta la storia.

E’ ciò che è avvenuto storicamente 2000 anni fa; che celebriamo ogni anno nella Pasqua, ma che ci è consegnato in ogni Eucaristia, e addirittura in ogni momento della vita quando guardiamo a Lui.

E’ ciò che ci proposto nel momento della Messa quando siamo invitati a guardare a Lui, corpo spezzato e sangue versato, prima della comunione: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”.

Subito dopo il Vangelo di oggi Gesù dirà: “Chi vuol venire dietro a me prenda la sua croce e mi segua”.

Cerchiamo unità e amore nelle nostre famiglie, cerchiamo giustizia nel mondo, cerchiamo consolazione per chi soffre, cerchiamo pace dove c’è guerra, …. Gesù ci indica la strada che Lui continua a percorrere e sulla quale invita anche noi a seguirlo.

La sua passione e morte ci sia di sostegno nelle nostre fatiche.

La sua risurrezione ci dia la certezza dell’esito buono di questo cammino: come un seme che deponiamo con fiduccia nelle mani di Dio.

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