VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

DECANATO DELLA VALSASSINA: TUTTE LE FUNZIONI DELLA
Grazie alla collaborazione delle varie Comunità/Unità Pastorali della Valsassina, pubblichiamo gli orari delle funzioni religiose della Settimana Santa (o Settimana…
Leggi tutto...
CORTENOVA: LA
La "Madona di Crott", uno dei simboli di Cortenova e che nella foto vedete imballata in una grande cassa di…
Leggi tutto...
UNITRE VALSASSINA: LO SCRITTORE GOZZANO RICORDATO DALLA PROFESSORESSA CASSANI
Conclusosi anche questo ottimo ultimo incontro prima di Pasqua organizzato dall'Università della Terza Età Valsassina con la professoressa Teresa Cassani,…
Leggi tutto...
GIOVEDI' 4 E LUNEDI' 8 APRILE DUE RIUNIONI SULLA FUSIONE CORTENOVA-PRIMALUNA
Come anticipato dal nostro giornale, le amministrazioni di Cortenova e Primaluna hanno organizzato due ulteriori riunioni informative che si terranno:•…
Leggi tutto...
ANCHE LA SAGRA DELLE SAGRE TRA I BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI REGIONALI PER IL SISTEMA FIERISTICO LOMBARDO
Anche quest'anno la Sagra delle Sagre beneficerà del contributo che Regione Lombardia ha stanziato per il sostegno al sistema fieristico…
Leggi tutto...
GEMELLAGGIO VALSASSINA - LA ROCHE VINEUSE: ECCO IL PROGRAMMA
Dal 9 al 12 maggio prossimi saranno in Valle i "gemelli" francesi di La Roche Vineuse. L'Associazione di Promozione Sociale…
Leggi tutto...
LA PROTEZIONE CIVILE DI CORTENOVA HA FESTEGGIATO I SUOI PRIMI VENT'ANNI
Grande festa sabato scorso a Cortenova per il ventesimo compleanno del gruppo di Protezione Civile, costituitosi nel 2004 sull'abbrivio dell'esperienza…
Leggi tutto...
AZIONE LECCO PRESENTE ALL’ASSEMBLEA REGIONALE DI AZIONE UNDER30 A VOLTA MANTOVANA
Cosa spinge un centinaio di ragazzi da tutta la Lombardia a dirigersi verso Volta Mantovana per passare una giornata a…
Leggi tutto...
RIFUGIO BRIOSCHI: CHIUSO IL LOCALE INVERNALE A CAUSA DELL'INCURIA DI QUALCUNO
Si pensa che chi va in montagna, soprattutto su certe montagne, abbia il senso del rispetto. Purtroppo sono molti i…
Leggi tutto...
UNA BOCCATA D'ARIA PURISSIMA
Arriva da Introbio una bella testimonianza di solidarietà e amicizia: un bel gruppetto di Alpini e Amici (dove la "A"…
Leggi tutto...
MASSIMO CODOL, IL
In un bell'articolo di Giuseppe Figini pubblicato ieri su Tuttobiciweb abbiamo ritrovato la storia di Massimo Codol, ciclista professionista (ora…
Leggi tutto...
A CORTENOVA E PRIMALUNA DUE INCONTRI SULLA FUSIONE DEI COMUNI
"Sbrigate" le pratiche amministrative e dato il via ad un processo che vedrà coinvolta anche Regione Lombardia, è giunta l'ora…
Leggi tutto...
DA DUE NONNI UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALL'ASILO VENINI DI INTROBIO
Gentile Direttore di Valbiandino.net, Siamo i nonni di Elia e Raffaele, due bimbi residenti a Milano, ma che stanno trascorrendo…
Leggi tutto...
Pubblicato in Opinioni

DIFFICILE CONTROLLARE LA SARABANDA DI DOMENICA SCORSA

Martedì, 04 Maggio 2021 10:12 Scritto da  Elio Spada

Giusto. Più che giusto. Giustissimo. Spezzare una lancia in favore di un calcio che torni “a essere quello che era”, più “umano”, insomma, come ha fatto ieri Enrico Baroncelli nel suo intervento sul diciannovesimo scudetto nerazzurro, è cosa buona e giusta. Anche se ormai il mondo dello “sport più bello del mondo” è andato davvero nel pallone, valicando limiti che nessuno poteva prevedere. Con artisti della pelota che valgono più di un quadro di Picasso. Ricordo ancora i 90 miliardi di lire pagati da Moratti alla Lazio per Vieri nel 1999. Ecco com’era cominciato tutto. Nessuno però sollevò significative obiezioni. Al cuore non si comanda.

E al portafoglio? Stesso discorso per allenatori superpagati che, quando va bene, durano una o due stagioni. Con squadre d’élite immerse in una palude di debiti dalla quale non sanno come uscire. Per finire all’inconcepibile ingresso in Borsa. Eccola qui la punta dell’iceberg del problema chiamato calcio. Dice: ma la modernità e il progresso non possono non riguardare tutta la società e il mondo del pallone ne fa parte integrante. Vero. Ma allora non strappiamoci i capelli se qualche club miliardario (in euro) viene duramente punito dalla legge del capitale (finanziario). E non stupiamoci se un pugno di club di livello internazionale (se fossero telefonini [pardon: smartphone] si chiamerebbero flagships) tentino di strutturarsi in una sorta di super loggia massonica per costituirsi in centro di gestione di superpoteri sportivi e finanziari. Per fare “cartello” insomma e imporre la loro legge al mondo. E non solo a quello calcistico. Oggi, nell’era della globalizzazione e della “rete universale superveloce” anche il calcio 4.0 è diventato una merce come le altre.

E persino i debiti possono essere venduti e fruttare interessi non disprezzabili. Almeno in piazza Affari. Ciononostante, e proprio per questo, l’aspetto umano della questione rimane fondamentale e non può essere ignorato. Come dimostra l’epidemia di tifo che domenica si è sovrapposta per ore a Milano a quella del coronavirus, grazie alla sciagurata invasione barbarica del centro ambrosiano da parte di 30mila sciamannati tifosi quasi tutti privi di mascherina e, ça va sans dire, di buon senso. In barba a tutte le norme, restrizioni e disposizioni vigenti per la lotta contro la pandemia.

Aspetto umano, dicevamo. Ma in questo caso sfuggito all’attenzione dell’intervento di Baroncelli la cui pur non esplicitata fede nerazzurra (dal pezzo però si capisce benissimo) gli ha fatto, certo comprensibilmente, ignorare questo aspetto della vicenda. Non facciamo finta di non saperlo: il mondo del calcio vive, da sempre, anche di queste manifestazioni di demenza collettiva agita da dinamiche sociali difficilmente controllabili. A che serve, ora, additare responsabilità istituzionali per il rito tribale autocelebrato in piazza Duomo e dintorni? Davvero si pensa che qualche “celerino” in più avrebbe tenuto sotto controllo la sarabanda?

Che sarebbe bastato prendere accordi con le società per attenuare gli effetti indesiderati del tifo? A che serve, ancora, starnazzare come ha fatto il capotribù leghista, contro il sindaco Sala che non ha pensato di convogliare i protagonisti della serata milanese e i loro coloratissimi fumogeni nel catino del Meazza, trasferendo così il gigantesco assembramento da un posto all’altro? Gli effetti ecumenici della patologia sociale chiamata molto propriamente tifo, si manifesteranno probabilmente nelle prossime settimane in termini di aumento dei ricoveri ospedalieri, di risalita degli indici di contagio. E il video riportato in apertura di pagina su Valbiandino.net non ci rassicura ma conferma i timori. Ma andiamo sempre dove ci porta il cuore… indipendentemente dal colore delle maglie e della zona, ora gialla, nella quale viviamo.

Ultima modifica il Martedì, 04 Maggio 2021 15:33
Letto 736 volte
Vota questo articolo
(1 Vota)