Sessanta milioni di euro per sostenere l’agricoltura di montagna e la gestione forestale in Lombardia. È questa la dotazione complessiva dei bandi e delle misure che Regione Lombardia ha messo in campo per il biennio 2025-2026, illustrate dall’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.
«Desidero ringraziare l’assessore Beduschi per l’impegno e la sensibilità con cui continua a sostenere la montagna lombarda e chi ogni giorno lavora per mantenerla viva e produttiva – dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini –. Le misure presentate rappresentano un segnale concreto di attenzione verso l’agricoltura estensiva, la gestione sostenibile delle foreste e il presidio del territorio.»
Il piano prevede 17 milioni di euro per le imprese agricole delle zone svantaggiate, 2 milioni per il sostegno alle strutture di montagna come malghe e alpeggi, 7 milioni destinati alla salvaguardia ambientale, alla prevenzione degli incendi e alla manutenzione delle strade agro-silvo-pastorali, e 4 milioni per l’acquisto di nuovi macchinari. A queste risorse si aggiungono 28 milioni di euro per interventi di protezione delle foreste e di ripristino delle aree danneggiate da eventi meteorologici estremi.
«Sono entrato a far parte della VIII Commissione Agricoltura, Foreste e Montagna di Regione Lombardia – prosegue Zamperini – perché credo profondamente nella necessità di dare voce alle peculiarità e dell’agricoltura di montagna. È un settore che merita politiche mirate e strumenti adeguati, capaci di valorizzare il lavoro di chi, nonostante condizioni più complesse, continua a garantire qualità, tradizione e tutela ambientale. Siamo al lavoro per individuare le migliori soluzioni a sostegno di chi fa agricoltura estensiva ed eroica; agricoltori, allevatori e pastori delle nostre valli e della fascia pedemontana lombarda. Problemi specifici richiedono risposte specifiche.»
«L’agricoltura di montagna non è solo economia, ma anche cultura, paesaggio e identità – conclude il consigliere lecchese –. Regione Lombardia sta dimostrando di voler non solo difendere, ma rilanciare questo patrimonio, riconoscendo a chi vive e produce in queste aree, il ruolo fondamentale di custode del territorio e della nostra identità lombarda.»
