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NIENTE PLAYOFF PER IL CORTENOVA SCONFITTO IN CASA DAL MANDELLO
Niente playoff per il Cortenova che conclude al settimo posto il suo campionato di Seconda Categoria che poteva essere addirittura…
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SMOTTAMENTO TRA LIERNA E VARENNA: CHIUSA LA SP 72
Chiusa da stamattina la SP72 tra Lierna e Varenna a causa di uno smottamento verificatosi con ogni probabilità a causa…
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PAPA FRANCESCO AI GIOVANI:
Questa mattina il Santo Padre era a Venezia ed ha pronunciato un discorso diretto ai giovani ricco di riflessioni che…
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DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA QUINTA DOPO PASQUA
Gesù è nel cenacolo con i suoi discepoli. È l’ultima cena che vive con loro prima della sua passione e…
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CORTABBIO: FINITI I LAVORI PER IL PONTE SULLA VALLE DELLA FUS
Le operazioni di finitura al cantiere di Cortabbio a Primaluna hanno segnato la conclusione dei lavori di rifacimento del ponte che attraversa…
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TORNEO DOL CHILE: NUOVO FONDO PER IL CAMPO DI MARGNO
Nei giorni scorsi abbiamo annunciato l'edizione 2024 del "Torneo dol Chile", l'evento sportivo nato per ricordare Achille Gobbi, il Maradona…
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AMBROGIO ARTUSI DI INTROBBIO, LA PRIMA GUIDA DELLA VALSASSINA
Volevo segnalare questo misterioso Artusi Ambrogio, la prima guida alpina ufficiale per i monti della Valsassina (precedente al Folat) verso…
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RICCHI PREMI E COTILLONS PER I FANS DI GRATTAROLA
Mancano più o meno 45 giorni alla tappa del mondiale trial che si svolgerà in Valsassina ed il Matteo Grattarola…
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TANGENZIALE DI PRIMALUNA: CLAUDIO BARUFFALDI COMMENTA IL RECENTE INCONTRO CON I PROGETTISTI
Ho saputo degli esiti della riunione pubblica richiesta al sindaco di Primaluna anche durante i recenti incontri sulla fusione dei…
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UNITRE VALSASSINA: UNA RIFLESSIONE SULLA RESISTENZA CON PIERFRANCO MASTALLI
Una riflessione sugli avvenimenti più importanti della Resistenza nel territorio lecchese è quella che si è svolta mercoledi 24 aprile,…
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CSC CORTENOVA: LE RAGAZZE DELLA PALLAVOLO IN TRASFERTA A CESENATICO PER
Quattro squadre della sezione pallavolo del CSC Cortenova parteciperanno da oggi a domenica all'edizione 2024 di Sport in Festa, il…
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25 APRILE: IL TESTO DEL DISCORSO PRONUNCIATO OGGI A INTROBIO DALLA PROF. TERESA CASSANI
Porto alle Autorità civili, religiose e militari e a tutti gli uomini e le donne che ci onorano della loro…
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GRANDE PARTECIPAZIONE AL 25 APRILE DI INTROBIO
Grande partecipazione questa mattina alla commemorazione della Festa della Liberazione a Introbio, tra i luoghi simbolo della resistenza partigiana visti…
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ALTRO SUCCESSO PER L'INTROBIESE MARTINA FUMAGALLI NEL DOWNHILL
Le rive del Lago di Garda, nello specifico lo splendido paese di Toscolano Maderno (BS), sono state nuovamente teatro della…
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LA PRINCIPALE CARATTERISTICA DEL FASCISMO ? LA CIALTRONERIA !
Non sono molto d'accordo con le affermazioni di Antonio Scurati sul Fascismo, e sul conseguente accesissimo dibattito che, ormai ogni…
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PRESENTATA A BARZIO LA TAPPA VALSASSINESE DEL MONDIALE TRIAL
Presentato lunedì in Comunità Montana l'evento sportivo più importante dell'anno per quanto riguarda la Valsassina. La tappa italiana del Mondiale…
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CELEBRATO IN BIANDINO L'80° ANNIVERSARIO DELLA BRIGATA ROSSELLI
Nemmeno il tempo inclemente e la neve che ad un certo punto è scesa ad imbiancare la Val Biandino, ha…
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IL CORDOGLIO DELLA FAMIGLIA CAROZZI PER LA SCOMPARSA DI DONATA BARONE
Carozzi Formaggi è profondamente addolorata nel comunicare la scomparsa di Donata Barone in Carozzi, avvenuta ieri 21 Aprile 2024. Guidando…
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Pubblicato in Attualita`

CONFINDUSTRIA LECCO SONDRIO: LA CONGIUNTURA NEL SECONDO SEMESTRE 2020

Lunedì, 22 Febbraio 2021 17:43 Scritto da  Confindustria Lecco Sondrio

“Il quadro è molto variegato, con differenze non solo tra settori e classi dimensionali, ma anche all’interno degli stessi comparti merceologici” - evidenzia il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio Lorenzo Riva. “I dati di Lecco e Sondrio mostrano indicatori in miglioramento rispetto a quanto rilevato nel primo semestre, nonostante il differenziale tendenziale con il 2019 resti negativo. Le previsioni sono invece positive, anche se si attestano su valori molto modesti. Come tutti sappiamo il 2020 è stato penalizzato dagli effetti generati dalla pandemia che ha causato distorsioni a livello mondiale e ha limitato gli scambi e lo vediamo bene anche sui nostri territori, esaminando in particolare i giudizi espressi riguardo l’andamento del fatturato tra ottobre e dicembre dello scorso anno. E se il mercato interno ha registrato dinamiche meno sfavorevoli, l’export ha mancato di dinamicità, limitando le nostre possibilità di crescita. Una criticità, questa, che le aziende dei nostri territori hanno dovuto affrontare lo scorso anno ma che sta avendo effetti anche in questo periodo ed è probabilmente destinata a perdurare anche per i prossimi mesi. Fra l’altro una delle conseguenze maggiormente penalizzanti per il nostro sistema produttivo è il forte rincaro delle materie prime, con quotazioni fortemente al rialzo senza apparenti motivazioni di mercato”.

“Ora è necessario invertire la tendenza e per questo servono decisioni e misure efficaci - continua Lorenzo Riva - focalizzate sul sostenere la crescita e gli investimenti, il rilancio del manifatturiero e dell’industria. Ovviamente un ruolo chiave nei prossimi mesi lo avranno anche le misure di contrasto alla pandemia e, in particolare, la campagna vaccinale”.

“L’occupazione ha sostanzialmente tenuto durante il secondo semestre 2020, almeno per il settore manifatturiero - commenta il Direttore Generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori - mentre sappiamo che il settore del turismo ha purtroppo dovuto subire effetti molto pesanti”. “Le previsioni sull’andamento occupazionale per il nostro territorio sono abbastanza confortanti - continua Giulio Sirtori - con una prevalenza del giudizio di espansione dei livelli rispetto a quello di diminuzione. Tuttavia, a livello generale quello dell’occupazione resta senza dubbio un tema caldo e sappiamo che il nodo del blocco dei licenziamenti è fra quelli più importanti da sciogliere in questo periodo, anche perché non è pensabile rinviare ulteriormente riorganizzazioni, investimenti e assunzioni. Inoltre, sempre in materia di occupazione, restano da definire la riforma degli ammortizzatori sociali e quella delle politiche attive del lavoro”.

Sul fronte della domanda, il quadro per le aziende di Lecco e di Sondrio assume toni simili a quanto esaminato congiuntamente. Il raffronto con il corrispondente semestre del 2019 indica una diminuzione tendenziale del 3% (la variazione registrata nei primi sei mesi del 2020 rispetto ai dodici mesi precedenti era risultata pari al -14,2%).

La congiuntura con il semestre gennaio-giugno 2020 si attesta invece a +1,9%, dato che disattende le aspettative negative espresse in occasione della precedente edizione dell’Osservatorio (-3,2%).

Le realtà lecchesi e sondriesi indicano di attendersi, per la prima metà del nuovo anno, un incremento della domanda pari dell’1,6%.

Per quanto attiene l’attività produttiva, per le imprese di Lecco e di Sondrio si rilevano dinamiche in linea con lo scenario dei tre territori, nonostante le variazioni riscontrate su entrambi gli orizzonti temporali di analisi assumano entità più contenuta.

Il confronto con la seconda metà del 2019 evidenzia una diminuzione tendenziale del 2,2% (la variazione misurata tra gennaio e giugno 2020 rispetto al corrispondente semestre 2019 si era attestata invece a -13,7%).

Il raffronto con i precedenti sei mesi rivela invece un incremento congiunturale dell’1,8%, dato che disattende le previsioni negative formulate in occasione della precedente edizione dell’Osservatorio, indicanti invece -2,7%.

La fase di recupero che ha caratterizzato la seconda metà dello scorso anno è attesa proseguire anche per i primi sei mesi del 2021. Le aziende lecchesi e sondriesi prevedono un aumento dell’attività che in media si attesta al +3,1%.

La capacità produttiva mediamente utilizzata nel secondo semestre del 2020 rivela una contrazione di cinque punti percentuali rispetto ai livelli della prima metà dello stesso anno (66,4% tra gennaio e giugno) e si attesta a quota 61,4%.

Al pari di quanto esaminato a livello generale, il quadro delle aziende lecchesi e sondriesi si presenta alquanto variegato e mostra differenze sia esaminando la dimensione aziendale, sia i settori merceologici di appartenenza.

Nel dettaglio, le realtà di piccole dimensioni (63,3%) rivelano un maggior ricorso agli impianti rispetto alle imprese con oltre 50 occupati (58,3%).

A livello settoriale, il tasso di utilizzo cresce via via passando dall’ambito tessile (48,6%), a quello degli altri settori (56,8%) fino ai comparti metalmeccanici (68,3%).

Il contributo della produzione realizzata in outsourcing determina un’ulteriore quota del 7,1% che risulta legata, nella maggior parte dei casi, a collaborazioni con imprese italiane (6,1%).

L’indicatore associato al fatturato mostra, per le aziende lecchesi e sondriesi, evoluzioni sovrapponibili a quanto analizzato a livello generale per il campione dei tre territori e per gli indicatori di domanda e produzione.

Anche in questo caso, infatti, i dati rivelano un modesto miglioramento congiunturale ma, allo stesso tempo, una diminuzione tendenziale.

La variazione a dodici mesi, cioè rispetto ai livelli di fatturato del semestre luglio-dicembre 2019, si attesta al -4,7% (nel primo semestre 2020 il divario con la prima metà del 2019 era risultato pari al -12,5%).

Il dato congiunturale determinato attraverso il confronto con il periodo gennaio-giugno 2020, quando era stata rilevata una contrazione del 5,9% sui sei mesi precedenti, si attesta a +1,9%, al di sopra delle aspettative (-2,6%) raccolte in occasione della precedente edizione dell’Osservatorio.

Secondo le previsioni formulate dalle realtà del campione, i primi sei mesi del nuovo anno dovrebbero segnare incrementi, seppur limitati, del fatturato; la variazione media attesa risulta pari a +1,4%.

Nel secondo semestre 2020 circa un terzo (32,6%) delle vendite realizzate dalle imprese lecchesi e sondriesi ha riguardato l’export.

La struttura geografica del fatturato evidenzia la primaria importanza dei paesi dell’Europa Occidentale, area che assorbe una quota pari al 17,7% del fatturato totale.

Seguono per importanza l’Est Europa (3,6%), i BRICS (3,1%), gli Stati Uniti (1,8%), l’Asia Occidentale (1,7%) e l’America Centro-Meridionale (1%) mentre nei restanti paesi è generato complessivamente il rimanente 3,7%.

Secondo i pareri qualitativi formulati riguardo la dinamica delle vendite negli ultimi tre mesi del semestre, in particolare tra ottobre e dicembre 2020, si riscontrano dinamiche divergenti tra mercato interno ed export.

Nel primo caso le indicazioni risultano prevalentemente orientate alla crescita (48,1%) mentre la stabilità (26,7%) e la diminuzione (25,7%) incidono meno.

Con riferimento all’export, invece, le imprese segnalano una stabilità degli scambi nel 37,5% dei casi, una maggior intensità nel 30,1% e una riduzione nel restante 32,4%.

Per quanto attiene le materie prime, le aziende di Lecco e di Sondrio rivelano di aver dovuto far fronte ad aumenti nelle operazioni di approvvigionamento delle materie prime.

Lo scenario è stato caratterizzato da una generale stabilità sino alla prima metà del secondo semestre, mentre nel periodo ottobre-dicembre si sono verificate crescite nei listini di fornitori. Nel dettaglio, negli ultimi tre mesi dell’anno sono stati registrati aumenti fino al 5% per oltre una realtà su quattro (25,7%) e incrementi superiori (ovvero oltre il 5%) per circa una realtà su cinque (18,4%).

Nel 46,4% dei casi le quotazioni delle materie prime sono state ritenute stabili mentre nel restante 9,5% è stata comunicata una diminuzione dei listini (nel 2,9% una riduzione fino al 5% e nel 6,6% una variazione negativa più ampia).

Secondo i giudizi espressi dalle imprese lecchesi e sondriesi riguardo l’andamento occupazionale, nella seconda metà del 2020 è delineabile un quadro di diffusa stabilità.

A fianco del 71,3% di imprese che comunicano un mantenimento della propria forza lavoro, si registrano indicazioni di crescita (15,7%) e diminuzione (13%) che assumono entità simili e tendono a bilanciarsi tra loro.

Tra le realtà del campione la situazione rivela differenze che si colgono sia dal punto di vista della dimensione aziendale, sia per quanto riguarda la categoria merceologica di appartenenza.

Sebbene l’indicazione prevalente sia stata quella di conservazione dei livelli occupazionali (in media comunicata nei due terzi dei casi), le imprese di medie dimensioni hanno segnalato un maggior orientamento alla crescita occupazionale rispetto alla diminuzione, mentre per le realtà fino a 50 occupati il quadro delineato è stato l’opposto. A livello settoriale, le aziende metalmeccaniche hanno rivelato una diffusa stabilità confermata dal bilanciamento tra i giudizi di crescite e di riduzione, quelle tessili hanno indicato una diminuzione mentre quelle degli altri settori un’espansione dei livelli.

Le ipotesi formulate riguardo l’andamento dell’occupazione nella prima metà del 2021 si confermano orientate ad una diffusa conservazione dei livelli (68,3%), a fianco della quale è rilevabile una maggior incidenza di giudizi di crescita (21,3%) rispetto a quelli di diminuzione (10,3%).

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