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Giovedì, 17 Marzo 2022 14:02

MEDICI DI MEDICINA GENERALE CERCASI: LA REGIONE ASSUME. DA NOI 7 POSTI VACANTI

È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia l’elenco degli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria, di pediatria di libera scelta e incarichi vacanti di continuità assistenziale.

In totale sono disponibili 1.166 posti per medici di assistenza primaria (Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta). Nel 2021 ne mancavano 964.

“La carenza di medici di famiglia – ha commentato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti – è un problema nazionale che si trascina da anni. La questione si risolverà completamente solo quando il nostro sistema sarà capace di formare in numero sufficiente il personale necessario. Intanto lavoriamo su riorganizzazione dei tempi e dei modi di lavoro, maggiore capacità dei medici di lavorare insieme, rafforzamento della telemedicina e integrazione con la rete delle Case di Comunità che stanno sorgendo. Queste azioni possono offrire valide alternative”.

“Stiamo lavorando – ha concluso la vicepresidente – affinché il Ministero della Salute accolga le proposte avanzate dalle Regioni. L’obiettivo è arrivare a una soluzione e offrire le adeguate risposte alle attese dei cittadini”

Negli ultimi anni, le pubblicazioni hanno visto la partecipazione di un numero di candidati molto inferiore rispetto al numero di posti disponibili. La risposta della Regione è stata quella di riaprire i termini dei bandi nel dicembre 2021. Uno di questi è riservato a medici che frequentano il corso di formazione, come consentito dalle norme sull’emergenza pandemica. Tali corsisti hanno però un massimale limitato a 650 pazienti, fissato a livello nazionale. Malgrado ciò, è rimasto vacante oltre un terzo dei posti messi a bando.

Regione Lombardia è intervenuta anche per sostenere l’assunzione di personale amministrativo negli studi medici.
Al momento sono circa 1.800 i medici che non si avvalgono dell’aiuto di collaboratori che li assistano nelle incombenze che una società sempre più informatizzata impongono.

A questo proposito nei tavoli tecnici aperti con sindacati, associazioni di categoria e ordini professionali, la Regione sta studiando un pacchetto di incentivi per la digitalizzazione e la connessione della banda larga per gli studi che ancora non ne sono provvisti.

Per quanto riguarda l’assunzione di collaboratori, l’Accordo Integrativo Regionale per i Medici di Medicina Generale (AIR 2020) ha messo a disposizione risorse regionali pari a 1.500.000 euro. Somme da impegnare per il riconoscimento di personale infermieristico e personale di studio. A queste si aggiungono ulteriori risorse pari a complessivi 1.500.000 euro (oneri compresi), a seguito dell’emanazione del DL 34/2020, per il riconoscimento di personale infermieristico.
L”AIR 2021′  ha previsto un incremento di risorse per l’acquisizione del personale di studio, oltre alla possibilità di utilizzare le risorse già assegnate alle diverse ATS con l’accordo 2020 e non ancora completamente utilizzate.
Regione Lombardia, inoltre, si è anche attivata per favorire economicamente i medici che scelgono di lavorare in ambiti cosiddetti disagiati.

Già con l’AIR 2018 è data facoltà alla ATS di individuare la zona dell’ambito con vincolo di apertura come ‘zona disagiata’ e di riconoscere al medico che accetti l’incarico una remunerazione extra. Una previsione dovuta all’elevato numero di medici cessati nel 2017 e anticipando il trend progressivo di crescita delle cessazioni dovuto ai pensionamenti. L’Accordo aveva altresì previsto che tale situazione potesse diventare particolarmente critica soprattutto nei territori disagiati, nelle zone in cui è prevista (di norma superiore al 50%) la presenza stanziale di over 65. O ancora nelle aree particolarmente disagiate sotto il profilo oro-geografico o viabilistico. Infine, dove l’ambito carente sia stato pubblicato per tre volte consecutive con vincolo di apertura senza riscontro.

Nel territorio della nostra Comunità Montana, stando a quanto comunicato dalla regione, i posti vacanti sarebbero in totale sette, uno ciascuno per Pagnona/Premana, Casargo/Margno, Introbio/Pasturo, Bellano, Colico, Perledo/Varenna e Dervio/Dorio/Sueglio/Valvarrone.

 

 

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Giovedì, 17 Marzo 2022 10:51

VILLA MONASTERO: GRANDE PARTECIPAZIONE AL DEPOSITO DI UNO STRAORDINARIO DIPINTO

in Cultura

Grande partecipazione a Villa Monastero di Varenna all’evento organizzato dalla Provincia di Lecco e dalla Fondazione comunitaria del Lecchese per il deposito temporaneo di un’importante tavola dipinta, di proprietà della Chiesa di Nava della Parrocchia di Colle Brianza.

L’opera, un’inconsueta Allegoria eucaristica risalente circa alla metà degli anni Sessanta del Cinquecento e ascrivibile all’ambito cretese veneto, è stata restaurata grazie al sostegno della Fondazione, che ha deciso di depositarla temporaneamente per tre anni nel museo di Villa Monastero per metterla a disposizione della comunità e dei numerosi visitatori che la frequentano.

La mattinata è stata aperta dalla Presidente di Fondazione Comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi“Ci ritroviamo qui per scoprire insieme un dipinto, perché in un momento fragile e difficile il bisogno di bellezza è sicuramente primario. La nostra Fondazione, da sempre attenta alle opere da scoprire e salvare, ha preso a cuore la lunga e complessa storia della tavola di Nava e ha deciso di prendersene cura, perché ogni opera salvata diventa un bene per tutti. L’arte non dimostra ma mostra, l’arte evoca, apre squarci, rimanda e tiene insieme. L’arte e la cultura creano appartenenza, la alimentano; le fondazioni di comunità vivono di questa appartenenza attraverso un patrimonio, oltre che economico, anche relazionale che sviluppa alleanze preziose. Sono grata alla Parrocchia di Nava che ha deciso di mettere a disposizione della comunità questo straordinario dipinto; oggi la tavola è qui, una tappa di un viaggio che la riporterà nel tempo alla sua comunità, ci ritornerà ancora più bella perché ammirata da tanti visitatori”.

A fare gli onori di casa per la Provincia di Lecco la Consigliera delegata a Turismo, Cultura e Villa Monastero Fiorenza Albani“Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima iniziativa, che dà ancor più valore a Villa Monastero. Lo scorso anno la Villa ha ottenuto il riconoscimento di museo, passando da raccolta museale a museo vero e proprio, e pertanto inserita nel Sistema museale nazionale. Villa Monastero fa parte del Sistema museale della Provincia di Lecco rivolto alla valorizzazione dell’intero patrimonio culturale del territorio provinciale, di cui fanno parte 33 musei e raccolte museali, ai quali si stanno aggiungendo quest’anno ben altri 12 beni di interesse storico-artistico e culturale”.

A seguire ha preso la parola Ilaria Bruno della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, che ha diretto il restauro curato da Sonia Bozzini e ha seguito la collocazione del dipinto nella sala Fermi della Villa.

Il Conservatore del museo Anna Ranzi ha contestualizzato la collocazione dell’opera nella sala Fermi, che costituisce la ex chiesa del Monastero di Santa Maria dalla cui trasformazione deriva Villa Monastero, descrivendone brevemente l’aspetto.

Spazio poi all’intervento di Andrea Spiriti, professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi dell’Insubria e Direttore del Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea, che ha illustrato il tema rappresentato da un’iconografia rara e complessa, suscitando grande interesse da parte del pubblico. Gli atti di questa giornata di studi verranno presentati a settembre in occasione delle Giornate europee del patrimonio.

La chiusura è stata affidata alla Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann“Da pochi giorni è iniziata la nuova stagione in cui la Provincia di Lecco aprirà le porte di Villa Monastero offrendo molteplici occasioni per soddisfare gli svariati interessi dei visitatori. Dopo due anni di difficoltà dovute alla pandemia, che ha fortemente limitato il numero dei visitatori, stiamo lavorando intensamente con il preciso obiettivo di far conoscere ancora di più ai cittadini della nostra provincia e ai turisti provenienti dall’Italia e dal mondo le innumerevoli bellezze di questa storica dimora lariana e del suo rigoglioso giardino botanico. Abbiamo appena candidato un innovativo progetto sull’avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione dei parchi e giardini storici nell’ambito del Pnrr: il progetto prevede la riqualificazione delle aree verdi per elevare gli standard di gestione, manutenzione, sicurezza, accoglienza e per assicurare la migliore conservazione nel tempo per una nuova fruizione culturale e turistica”.

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Giovedì, 17 Marzo 2022 09:11

LE ORIGINI DELLA GUERRA

Putin fa finta di offendersi perchè il Presidente americano Biden, sia pure dopo un ripensamento, ha dichiarato di essere d'accordo con la definizione del Presidente russo come "Criminale di Guerra".
Ma finalmente le cose vengono chiamate col loro nome ! Come altrimenti può essere definito uno che ha ordinato il bombardamento e l'uccisione di civili, nelle loro case, o in fila per prendere i pane, o nascosti coi loro bambini in un teatro ?

Ma "criminali di guerra" sono sostanzialmente tutti coloro che ordinano una guerra, con conseguenti massacri, contro un popolo pacifico.

Andiamo indietro nella Storia: come nascono le guerre ? Una spiegazione ce la dà un bel libretto poco conosciuto di Frederich Engels, fondatore insieme a Karl Marx del "Socialismo scientifico": sto parlando non del "Manifesto", ben più noto, ma della "Origine della Famiglia", pubblicato nel 1884.

Engels immagina che nella Preistoria ci fosse una specie di "comunismo primordiale": gli uomini vivevano tutti insieme nelle grotte, e il poco che avevano da mangiare, frutto della caccia, fosse a disposizione di tutti.
Quando invece fu scoperta l'Agricoltura, cioè circa 10.000 anni prima di Cristo, gli uomini hanno cominciato a dividersi, a spartirsi il territorio da coltivare, a creare delle linee e delle recinzioni: "Questo è mio e questo è tuo", ed è nata anche la famiglia ("questa è la mia donna e la mia famiglia, quella è la tua").

Non sappiamo ora se fosse stata una spartizione pacifica o meno: sappiamo però che presto sono cominciati i problemi.

E cioè le Guerre: il tentativo in sostanza di appropriarsi con la violenza dei beni e dei territori altrui: Assiri contro Babilonesi, Egiziani contro Assiri, Persiani contro Greci, Romani contro tutti i popoli del Mediterraneo e oltre.
"Quello che è mio è mio, quello che è tuo deve diventare mio"! Giulio Cesare, per sollecitare i suoi soldati a combattere più strenuamente in Gallia, disse loro ("De Bello Gallico"): "Guardate questi campi, un giorno diventeranno vostri !".
E così fu: i campi vennero divisi tra i legionari romani, ma Giulio Cesare diventò ricchissimo, come dimostrava il famoso Testamento aperto da Marco Antonio. E pazienza se un milione di Galli circa vennero sterminati !

L'Imperatore Traiano iniziò la guerra in Dacia (l'attuale Romania) intorno al 101 d.C., perchè questa era ricca di miniere d'oro. Anche qui si concluse con il genocidio del popolo dacio, sostituito come già in Gallia con coloni provenienti dall'Italia.

La Guerra allora non è altro che un furto con scasso ed omicidio compreso: se io entrassi in una casa altrui e ne uccidessi i proprietari per impadronirmi di qualche collana, gioiello, soldi nel cassetto ed altro, per la legge italiana mi prenderei come minimo l'ergastolo o trent'anni di galera (e così è giusto), in altri paesi addirittura la pena di morte.

Ma se la stessa cosa la fanno in tanti, con una uniforme da soldato, allora ciò si chiama Guerra, e ciò è permesso !
Ecco, nell'evoluzione della civiltà umana noi dovremmo  arrivare alla situazione in cui questo non sia più lecito nè permesso: chi lo effettua è un criminale , un vero "criminale di guerra" , che a Putin piaccia o no !

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Giovedì, 17 Marzo 2022 09:04

Lecco Ama la Montagna, presentata l’edizione 2022

Da marzo a dicembre 80 proposte per promuovere i sentieri e incentivare l’economia di montagna. A maggio verrà inaugurata la mostra dedicata a Carlo Mauri, il 2 luglio concerto di Giovanni Allevi in Erna.

Il Comune di Lecco, in sinergia con l’impresa sociale Girasole e con la collaborazione della Fondazione comunitaria del Lecchese, della Camera di Commercio Como-Lecco e della Comunità Montana Val San Martino e Lario orientale, presenta la seconda edizione di Lecco Ama la Montagna.
Quali le novità? Nel 2022 Lecco Ama la Montagna accompagnerà i lecchesi e tutti gli appassionati di montagna e outdoor dal mese di marzo fino a dicembre. Gli eventi, rivolti a tutte le fasce d’età, sono stati ideati e costruiti con i protagonisti del territorio: oltre venti realtà tra associazioni sportive, ambientaliste, culturali e di volontariato, ma anche professionisti nell’accompagnamento in montagna, guide alpine e ambientali, istruttori di mountain-bike, titolari di aziende agricole locali, ristoratori e rifugi.
Lecco Ama la Montagna si propone come vettore promozionale per tutti gli appuntamenti che si svolgono sul territorio (manifestazioni sportive, fiere, festival culturali, esposizioni culturali ed eventi teatrali) offrendo alle strutture ricettive uno strumento agile di consultazione e prenotazione delle proposte che accadono mese dopo mese.

“Continuiamo – hanno sottolineato il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni e l’assessore all’Attrattività territoriale, Giovanni Cattaneo – a promuovere la media montagna lecchese come luogo accessibile e inclusivo, dove è possibile fare esperienze in diversi momenti della giornata, con proposte per chi vuole passeggiare nel bosco, scoprire tratti inediti con le ebike o semplicemente lasciarsi coccolare in uno dei punti di ristoro tra Erna e il sentiero Rotary”.
La spinta turistica passa dalla crescita dell’economia di montagna: per questo il progetto favorisce la costruzione di una rete tra operatori del settore outdoor andando a comporre un calendario di 80 proposte in grado di toccare gusti e disponibilità differenti.
Dal nordic walking al laboratorio sulle essenze edibili del bosco, dalla salita in ferrata al percorso lungo i fiumi della città, dalla mindfullness nel bosco al laboratorio creativo per i più piccoli, passando per degustazioni, arrampicata in falesia, salite in mountain bike e momenti più rilassanti ed orientati all’educazione dei più giovani grazie alla collaborazione con alcune scuole del territorio. Nel calendario 2022 sono previste attività inclusive per persone più fragili che potranno sperimentare l’accompagnamento con le joelette lungo i sentieri di Erna e dei Resinelli.

“L’impresa sociale Girasole – commenta il vicepresidente Lorenzo Guerra - rinnova per il secondo anno consecutivo, la collaborazione e la condivisione di strumenti e strategie volti ad aumentare e implementare la rete collegata al progetto Lecco Ama la Montagna. L’iniziativa, come lo scorso anno, vuole essere una vetrina per operatori turistici, ma anche per le realtà associative e di cooperazioni operanti nel territorio lecchese. A tal proposito verranno presentate nel corso dei mesi iniziative su base volontaria promosse dalle stesse, che abbiano come elemento centrale la sostenibilità e la salvaguardia ambientale, la promozione del territorio montano, l’inclusività sociale, facendo emergere un tessuto sociale e collaborativo capace di dialogare con realtà imprenditoriali turistiche nell’ottica di una promozione turistica sempre più partecipata e inclusiva”.

"Questo genere di iniziative – sottolinea il delegato al Turismo della Camera di Commercio di Como-Lecco, Giuseppe Rasella - consolidano anche le basi di un contesto che consente agli operatori del comparto turistico di fare impresa nel settore".
Infine, all’interno del ricco calendario eventi di Lecco Ama la Montagna trovano spazio anche due importanti proposte culturali: la mostra dedicata a Carlo Mauri in occasione dei 40° anni dalla sua scomparsa, con l’esposizione dedicata al grande alpinista lecchese che sarà allestita al Palazzo delle Paure dal 31 maggio e fino al 30 novembre.
Appuntamento invece con la musica in quota il 2 luglio con il concerto di Giovanni Allevi che consentirà di sperimentare la salita e discesa notturna con la funivia ai Piani d’Erna.

Tutte le iniziative e le modalità di prenotazione e pagamento verranno aggiornate, a partire dal mese di aprile, sul sito e i canali social della manifestazione, www.leccoamalamontagna.it. Sabato 19 marzo, in occasione dell’inaugurazione delle ferrate, sarà invece possibile vivere l’emozione della salita sulla Gamma 1 insieme alle Guide Alpine messe a disposizione dal gruppo alpinistico Gamma. La prenotazione, riservata a chi ha già esperienza di salita in ferrata, può essere fatta contattando l’Infopoint turistico di Lecco.

IN ALLEGATO L'INTERO PROGRAMMA 2022

 

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Giovedì, 17 Marzo 2022 08:57

AGRICOLTORI PREOCCUPATI PER I COSTI DEI FERTILIZZANTI

Agricoltura, l’inflazione alimentare globale evocata da Putin minaccia anche il Lario

Trezzi (Coldiretti Como Lecco): “Una situazione preoccupante. Abbiamo necessità di aumentare la produzione agricola in un momento di fortissima incertezza”

COMO-LECCO - La minaccia di Putin di un’inflazione alimentare globale per effetto dello stop al commercio di fertilizzanti necessari in agricoltura per garantire la crescita delle colture, come ritorsione alle sanzioni degli Usa e dei leader Ue, riguarda direttamente l’Italia che ne importa per quasi 140 milioni di euro da Ucraina, Russia e Bielorussia, con riflessi diretti anche sul territorio lariano.

E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al 2021 dalla quale si evidenzia che le importazioni dirette di fertilizzanti dalla Russia sono state pari a 65 milioni, mentre quelle dalla Bielorussia a 20 milioni e ben 55 milioni di euro dall’Ucraina.

La Bielorussia è il secondo produttore mondiale di potassio ingrediente base di molti fertilizzanti mentre la Russia produce più di 50 milioni di tonnellate all’anno di fertilizzanti, il 13% del totale mondiale, che vengono esportati in tutto il mondo, ma un grande produttore è anche l’Ucraina che ha dovuto fermare le spedizioni a causa della guerra.

Agli effetti negativi per lo stop delle consegne dai tre Paesi coinvolti direttamente si aggiungono le difficoltà dei grandi produttori come il colosso norvegese Yara che ha appena annunciato la temporanea riduzione della produzione in Europa.

L’Italia, infatti, importa complessivamente fertilizzanti chimici ed organici e chimici per un totale di 980 milioni di euro, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat nel 2021.

“Una situazione preoccupante per l’Italia che ha bisogno di aumentare la produzione agricola in un momento in cui si registrano i primi razionamenti sugli scaffali per olio di semi di girasole, farina e zucchero che rischiano di essere amplificati dalle difficoltà della logistica per il caro carburanti e gasolio” ha affermato il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi.

L’annuncio di Putin arriva, infatti, proprio alla vigilia delle semine primaverili necessarie all’Italia per garantire la produzione di mais, girasole e soia per l’alimentazione degli animali mentre in autunno le concimazioni serviranno per il grano duro per la pasta e quello tenero per la panificazione.

“Un appuntamento da affrontare con gli accordi di filiera proposti dalla Coldiretti all’industria mangimistica e alimentare per ridurre la dipendenza dall’estero da dove arriva circa la metà del mais necessario all’alimentazione del bestiame il 35% del grano duro per la produzione di pasta e il 60% del grano tenero per la panificazione, che rende l’intero sistema e gli stessi consumatori in balia degli eventi internazionali. Una risposta immediata può derivare dalla stessa capacità del settore agricolo di produrre energia con il biometano agricolo il cui processo di digestione anaerobica alimentato da scarti e rifiuti delle filiere agroalimentari che mette a disposizioni preziosi materiali fertilizzanti. Auspichiamo che il Ministero della Transizione Ecologica adegui al più presto la disciplina consentendo la equiparazione ai concimi di origine chimica nei piani di fertilizzazione per un libero utilizzo”.

 

La sostanza organica residua, il cosiddetto digestato, contiene elementi della fertilità, quali azoto, fosforo e potassio ideali per la fertilizzazione dei terreni grazie all’apporto di sostanza organica e di elementi nutritivi. Se gli obiettivi del Pnrr saranno rispettati si stima di produrre 130 milioni di tonnellate di fertilizzante organico in grado di ridurre del 30% le emissioni del settore.

Putin aveva già deciso di imporre il divieto all’esportazione fino ad aprile di nitrato di ammonio, prodotto fondamentale per la concimazione del grano, di cui insieme alla Russia ne produce circa il 20% del mondo e che rappresenta da solo circa un quarto dei costi complessivi di coltivazione dei cereali: la conseguenza è una riduzione generale della disponibilità sui mercati che, oltre a far schizzare in alto i prezzi con rincari di oltre il 170% (da 250 euro/tonnellata a 670 euro/tonnellate), mette di fatto a rischio la produzione europea di grano, a partire da quella italiana.

Lo stop alle esportazioni russe di concimi rischia di aggravare la situazione di difficoltà in cui si trovano le aziende agricole che già devono affrontare rincari di tutti i fertilizzanti legati all’impennata del costo del gas scatenata dal conflitto.

L’urea che è il fertilizzante più importante per l’agricoltura è balzata a quasi 1000 euro a tonnellata contro i 350 euro a tonnellata dello scorso anno, secondo il report di CAI, Consorzi Agrari d’Italia, mentre il perfosfato minerale è passato da 170 agli attuali 330 euro/tonnellata e i concimi a contenuto di potassio sono schizzati da 450 a 850 euro/tonnellata.

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Giovedì, 17 Marzo 2022 08:11

ANCHE DA LECCO AIUTI PER L'UCRAINA

Anche Lecco sta facendo la sua parte per la raccolta degli aiuti umanitari alle popolazioni ucraine martoriate dalla guerra. Infatti è nato spontaneamente un gruppo di liberi cittadini coordinati da Padre Vitaly Korsakov, ucraino, che si è adoperato per la raccolta di beni e la successiva spedizione in Ucraina.

Il centro raccolta è in località Sant’Egidio, nel rione di Bonacina a Lecco, dove la ditta Kapriol ha messo a disposizione un capannone per lo stoccaggio temporaneo del materiale raccolto.

L’iniziativa è cominciata lo scorso 3 marzo e da allora tantissimi lecchesi si sono recati spontaneamente a portare tutto quello che poteva servire, vestiario, beni alimentari, medicinali e molto altro.

La settimana scorso sono partiti due bilici pieni di questi aiuti e la prossima probabilmente ne partirà un altro. La prima destinazione è stata Soseaua in Romania, per poi attraversare il confine con l’Ucraina ed arrivare a Cernivci Per gestire questo flusso si sono alternati ben 60 volontari e la raccolta proseguirà finché ce ne sarà bisogno.

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Giovedì, 17 Marzo 2022 08:04

CADUTA AEREO SUL MONTE LEGNONE

PAGNONA (LC) - Il Cnsas lombardo - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, XIX Delegazione Lariana - Stazione di Valsassina e Valvarrone, ha partecipato da subito oggi alle operazioni dell’intervento che ha riguardato la caduta di un velivolo sul versante Nord del Monte Legnone, nella zona sopra Colico. I tecnici, oltre una decina quelli impegnati, hanno operato sul posto con l’elisoccorso del 118 di Areu - agenzia regionale emergenza urgenza e collaborato con il Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza, Carabinieri e Vigili del fuoco.

Come ricorda un comunicato dei Carabinieri di Lecco, a cui sono state affidate le indagini, l'aereo, modello M-346 da addestramento militare, era partito ieri mattina alle 11,14 dall'aereoporto di Venegono. A pilotarlo un pilota italiano e uno inglese.

Per cause imprecisate però l'aereo ha perso il contatto radio con la torre di controllo, precipitando sul versante Nord del Monte Legnone in località "Valorga".

Il pilota italiano, G.G. , è riuscito a lanciarsi col paracadute ed è stato recuperato in località impervia, pur ferito, e portato con l'elisoccorso all'Ospedale Niguarda di Milano.
Per il pilota inglese invece, A.D. non c'è stato purtroppo nulla da fare.

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Giovedì, 17 Marzo 2022 07:55

IL LECCO TORNA ALLA VITTORIA BATTENDO LA JUVE U23 PER 2 A 1

in Sport

Calcio Lecco : Juventus Under 23: 2 - 1

Lecco (4-4-2): Pissardo; Celjak, Marzorati, Battistini, Capoferri (dal 10′ s.t. Enrici); Giudici (dal 37′ s.t. Nesta), Kraja (dal 37′ s.t. Morosini), Masini, Buso (dal 23′ s.t. Vasic); Petrovic (dal 37′ s.t. Nepi), Ganz (Libertazzi, Lora, Lakti, Merli Sala, Sparandeo, Ciancio, Paltrinieri, Sberna). All. De Paola.

Juventus U23 (4-2-3-1): Israel; Barbieri (dal 33′ s.t. Cerri), Riccio, Poli, Verduci (dal 33′ s.t. De Winter); Palumbo, Leone (dal 42′ s.t. Omic); Aké (dal 28′ p.t. Sekulov), Iocolano, Cudrig (dal 42′ s.t. Lipari); Brighenti (Raina, Siano, Stramaccioni, Boloca, Maressa). All. Zauli.

Marcatori: Iocolano (J) al 31′; Ganz (L) al 43′ p.t. e al 28′ s.t.

Arbitro: Emmanuele di Pisa. Note: spettatori 790 paganti, 339 abbonati; ammoniti Leone, Barbieri, De Winter, Celjak. Angoli 3-3.

Lecco: il Lecco torna alla vittoria e lo fa contro una delle pretendenti al 5° posto in classifica e cioè la Juve U23. Non è un caso che i Blucelesti vincano in parallelo alle marcature di uno scatenato Ganz

Subito Lecco in apertura lancio lungo e un colpo di testa che mette in gioco Ganz che serve Buso che si perde in un inutile dribbling in mezzo a due e perde palla. Al 13° con un tiro Cudrig manta altissimo, mentre sul ribaltamento di fronte ci prova Giudici con il mancino, rasoterra debole parato da Israel. Al 24° contropiede di Masini che serve il libero Ganz a sinistra, cross in mezzo a cercare di sorprendere Israel, ma la conclusione col piatto destro è debole. Ancora Leccocon il cross di Petrovic smanacciato dal portiere juventino. Il Lecco cresce e sfodera un’azione insistente, prima ci prova Kraja da fuori, alto sopra la traversa e poi su mischia in area salva Israel. Nel momento migliore dei blucelesti ecco arrivare la doccia fredda della rete della Juve, rimessa laterale lunga, Celjak la sfiora di testa servendo direttamente Iocolano che gira di destro e batte Pissardo per il classico gol dell’ex.

Il Lecco cerca di risponde subito con un tiro forte e altissimo di Masini. I maggiori pericoli per la Juve arrivano da sinistra grazie all’ottimo Buso che prova più volte a sfondare, il cross ravvicinato viene bloccato da Israel. Al 42′ è Petrovic a sfoderare un potente tiro dai 25 metri, con Israel costretto al grande intervento con deviazione in angolo. Batte Giudici, mischia in area con Ganz che va a cercare il pallone con il solito grande senso della posizione e insacca di testa.

L’inizio ripresa è di marca bianconera. Al 50′ siluro di sinistro di Palumbo che Pissardo, quasi impossibilitato a vederla partire, respinge di petto accusando il colpo. Al 60° la Juve manovra sulla, il pallone deviato schizza e attraversa tutta l’area piccola, brividi per la difesa lecchese. I ritmi calano e le squadre sembrano accontentarsi del pari. Ma al 28° il Lecco ribalta la partita, cross magistrale di Battistini, la difesa della Juve si addormenta perdendosi, Ganz che insacca. E va a tuffarsi sotto la Sud piena di ragazzini delle scuole calcio e regala il 2-1 ai suoi. Il Lecco insiste, la Juve si è smarrita, calcio d’angolo ed azione tambureggiante del Lecco che prova a concludere più volte, l’ultimo tentativo con Battistini, murato.

Brividi nell’area del Lecco con Pissardo che perde il pallone, la difesa allontana prima che la Juve possa concludere a rete. Nel finale di gara è Morosini, subentrato ad uno spento Kraja, a provare un tiro forte e teso, alto non di molto. In pieno recupero grande chance per Nepi che calcia con il destro in diagonale, palla fuori di un niente. C’è tempo e spazio ancora per una bella azione a sinistra e un’occasione colossale con la doppia conclusione di Ganz dopo il tentativo di Masini, respinta la prima e “ciccata” la seconda.

Il Lecco batte così una diretta concorrente per il 5° posto e vede ridurre il distacco dal Renate quarto, uscito sconfitto dallo scontro casalingo contro il Piacenza. Quindi i Blucelesti, dopo il passo falso di Verona, tornano prepotentemente in lotta per le parti alte della classifica, grazie ad un sempre più strepitoso Ganz.

Prossimo incontro domenica prossima 19 marzo alle 17,30, in trasferta contro l’Albinoleffe

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Giovedì, 17 Marzo 2022 07:51

LE IMPRECISIONI DE "IL PROVINCIALE"

Nella puntata del "Il Provinciale" andata in onda il 5 marzo 2022, su Rai2, avente per oggetto i luoghi del romanzo di Alessandro Manzoni I Promessi Sposi. La trasmissione è stata molto interessante, con delle ottime riprese, un'eccellente conduzione. Tuttavia vi è stata una grossa imprecisione nella parte iniziale laddove la collocazione della casa di Lucia è stata indicata nel rione Acquate di Lecco, mentre detta "casa" trova collocazione in due presunti luoghi ovvero Olate ed appunto Acquate. Si aggiunga che ad Olate vi è indicata la Canonica di Don Abbondio. 
Non si capisce dove la Redazione del programma abbia reperito le informazioni o chi le abbia fornite, ma si tratta di un'imprecisione grave, tanto più che il proprietario della trattoria che ha vantato di avere il locale nella storica Casa di Lucia ha esagerato, in quanto tutti i lecchesi sanno che non vi è certezza dell'ubicazione del luogo. Si aggiunga che le scolaresche che vengono a visitare i luoghi manzoniani vengono sempre nel rione Olate, dove nel portone di entrata vi è anche uno storico affresco, pare eseguito da un allievo di Leonardo Da Vinci.  
"Seta a Lecco, impatto marginale"
Non da meno è stata raccontata una storia imprecisa riguardante lo sviluppo industriale della città di Lecco, da sempre basata sulla metallurgia (https://www.esl.lecco.it/duemila-anni-di-metallurgia-nel-nel-lecchese/) e non sulla seta. Infatti quest'ultima ha toccato la città di Lecco solo marginalmente, mentre i setifici importanti erano ubicati nei suoi dintroni, a Valmadrera , Setificio Gavazzi e la sua importantissima raccolta bibliografica detta Raccolta Gavazzi e il setificio Abegg a Garlate, dove è visitabile l'omonimo Museo.

Lo sviluppo della metallurgia era basato sulle ricche miniere di ferro presenti in Valsassina e Piani Resinelli. In quest'ultimo caso vi è visitabile il Museo delle Miniere dei Resinelli, a testimonianza infatti del prevalente sviluppo metallurgico di Lecco, detta anche "Città del ferro".
Si aggiunga che il presentatore ha indicato come luogo di nascita del Manzoni la città di Lecco, mentre egli è nato il 7 marzo 1785 a Milano, indicando il rione di Acquate quale sua residenza, mentre l’abitazione dei nobili Manzoni era presso l’attuale Museo Villa Manzoni in località Caleotto. Sempre lo stesso presentatore, ha percorso i sentieri di montagna, tra l'altro con la presenza di una discreta neve, con un abbigliamento non proprio consono ai luoghi percorsi.

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Mercoledì, 16 Marzo 2022 20:20

SAGRA 2022: APERTE LE ISCRIZIONI

Nei giorni scorsi la Ceresa srl (società organizzatrice dell'evento) ha diffuso i moduli di iscrizione alla 57^ edizione della Sagra delle Sagre, in programma dal 7 al 16 agosto prossimi con un'anteprima "serale" alla vigilia (sabato 6 agosto).

La  manifestazione valsassinese è una delle pochissime in Italia ad aver assicurato continuità anche nel periodo della pandemia, offrendo agli espositori una boccata d'ossigeno in momenti in cui non potevano lavorare altrove.

L'anteprima del sabato sera non è una novità, visto che anche in precedenti edizioni è stata sperimentata questa formula e per l'occasione è previsto un evento musicale speciale e di sicuro successo.

L'inaugurazione ufficiale avrà luogo comunque la domenica mattina, in linea con la lunga tradizione della kermesse ideata da Renato Corbetta a metà degli anni sessanta e giunta sino ai giorni nostri nel segno, come già rilevato, della assoluta continuità temporale.

Non mancherà la lotteria per la quale la Comunità Montana emetterà apposito bando nè gli spettacoli serali e nemmeno alcune iniziative che, come sempre accaduto, cattureranno l'interesse dei visitatori.

 

 

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