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Mercoledì, 16 Agosto 2023 08:20

UNA SERATA A INTROBIO SUL CATASTO TERESIANO

in Cultura

Prof. Baroncelli, perchè occuparsi ancora oggi del Catasto Teresiano in Lombardia, svoltosi a metà del Settecento ?

Per molti e vari motivi: quello è stato un momento di svolta nella storia economica lombarda, e a dirlo è stato uno dei più ferventi protagonisti anti-austriaci che hanno partecipato alle 5 Giornate di Milano del 1848, cioè un secolo dopo, Carlo Cattaneo, considerato anche il teorico della dottrina politica del Federalismo

Andiamo con ordine: quali erano gli obiettivi del Catasto teresiano ?

Si chiama teresiano ma in realtà era già cominciato con il padre di Maria Teresa, e cioè l'Imperatore Carlo VI di Asburgo, intorno al 1735-36. Il suo obiettivo era quello di riformare un sistema di tassazione molto ingiusto, ereditato dalla dominazione spagnola di Milano (1525-1713) finita con il Trattato di Utrecht appunto del 1713, un sistema che gravava sui contadini e sui poveri lasciando praticamente intatti i patrimoni dei ricchi nobili e del clero, esentati sostanzialmene dall'esazione fiscale.

Un sistema fiscale molto simile a quello della Francia alla vigilia della Rivoluzione, allora.

Certamente, e torneremo su questo argomento. Carlo VI, che come i suoi successori era un Imperatore Illuminista, voleva una redistribuzione delle "gravezze",cioè dei carichi fiscali, che coinvolgesse anche i più ricchi, e stabilire con certosina misurazione quali erano le loro proprietà e i loro terreni (all'epoca la ricchezza era al 90% originata dalla rendita fondiaria) doveva servire esattamente a questo. Naturalmente dovette superare moltissimi ostacoli: molte mappe furono bruciate nel corso delle invasioni durante la Guerra di Successione Austriaca, e nel 1748 la nuova Giunta del Censimento, guidata dal toscano Pompeo Neri, dovette ricominciare quasi tutto da capo.

Stabilire le proprietà misurandole con precisione dava però anche dei vantaggi

Sicuramente, ed è questo che sottolinea Carlo Cattaneo: la misurazione dava la sicurezza del possesso fondiario, e soprattutto il livello della tassazione, che allora era circa del 5% sulle rendite (un livello molto inferiore a quello di oggi !) garantiva che la cifra da pagare, nel 1750, sarebbe rimasta uguale anche se il terreno fosse diventato molto più produttivo, come regolarmente successe nei decenni successivi.

Riforme quindi a vantaggio del popolo.

Nella storia italiana a mio parere abbiamo avuto solo due periodi di grandi riforme: quelle appunto asburgiche-teresiane di metà del Settecento, e quelle di Giovanni Giolitti all'inizio del Novecento. Riforme che veramente cambiarono in meglio la vita della popolazione. Oggi invece viviamo in un periodo contro-riformistico, o meglio, contro-riforme che vengono spacciate per riforme (pensi ad esempio alla cosiddetta Riforma Fornero sulle Pensioni).

Il figlio di Maria Teresa, e cioè Giuseppe II (1780-1790) continuò l'opera riformatrice della madre.

E con estrema decisione. Io sono meravigliato che nessuno storico abbia mai fatto un paragone con Robespierre, che sostanzialmente ne fu un imitatore. L'Imperatore Giuseppe II fece le stesse cose che ha fatto in Francia Robespierre qualche anno dopo, soprattutto negli anni del Terrore (1793-94). A differenza del leader giacobino però, che sacrificò decine di migliaia di teste con la ghigliottina, Giuseppe II fece le stesse Riforme senza torcere un capello a nessuno, gli bastava un tratto di penna e la sua autorevolissima firma.

A quali "riforme radicali" si sta riferendo ?

Sono tante: dall'abolizione del valore legale dei "titoli feudali" (Baroni, Marchesi, Conti) e dei loro diritti ancestrali sui dazi - ce n'era uno ad esempio che riguardava il passaggio di merci e animali sul Ponte Azzone Visconti di Lecco, i cui proventi andavano da secoli ai Marchesi Stampa di Milano - dazi che colpivano inutilmente l'economia. Pensiamo alle tasse nobiliari sui mulini di grano e sul vino imbottigliato. Un'economia lombarda che doveva liberarsi da tanti inutili fardelli per cominciare a correre : ne scrisse ad esempio Pietro Verri, in un suo importante trattato sul commercio.

Anche il clero venne colpito.

E anche molto: oltre all'abolizione della Compagnia di Gesù, moltissime proprietà ecclesiastiche vennero nazionalizzate da un giorno all'altro, e i terreni venduti ad acquirenti della nascente borghesia, dando vita agli "assegnati" proprio come in Francia. Prendiamo ad esempio il Monastero di San Pietro di Civate, che aveva una importanza enorme e una tradizione secolare (era citato addirittura nel Trattato di Costanza del 1153, cioè il trattato di pace fatto dal Papa con l'Imperatore Federico Barbarossa). Anche questo venne abolito da un giorno all'altro, e i monaci vennero invitati a dedicarsi all'istruzione dei bambini. Lo stesso per il Monastero di Cantello in Valsassina, fondato dalla Santa Guarisca Arrigoni come Ospedale nel 1438.
Uguale preciso alla Rivoluzione Francese, che però dovette uccidere molti "preti refrattari", gettandoli dalle finestre (dichiarati poi Santi due secoli dopo da Papa Woitila) ma invece in Lombardia a nessuno venne torto un capello e nessuno finì in prigione.
Decisamente un grande Imperatore !

Di queste cose parlerà nel suo incontro a Introbio Giovedi 17 Agosto ?

Sicuramente: questi ed altri argomenti verranno affrontati in una serata che spero sia utile e interessante, a Villa Migliavacca di Introbio giovedi sera

 

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Martedì, 15 Agosto 2023 17:20

TRAGICO FERRAGOSTO SUL LEGNONE: PERDE LA VITA UN RAGAZZO DI 26 ANNI

Un ragazzo di 26 anni ha perso la vita all’alba di Ferragosto sul Monte Legnone.

Era con due compagni e stava percorrendo la Direttissima, quando un masso si è staccato dalla montagna e lo ha travolto, facendolo precipitare per oltre un centinaio di metri.

Immediato l’allarme, la centrale ha mandato sul posto l’elisoccorso di Como, in un volo successivo è stato imbarcato a Caiolo e portato in quota un altro tecnico del Soccorso alpino.

Le operazioni si sono svolte in un contesto molto complesso, con il medico, che ha potuto solo constatare la morte del ragazzo.

Gli altri due giovani sono stati accompagnati a valle dai tecnici della Stazione di Morbegno.

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Martedì, 15 Agosto 2023 11:21

GOOGLE MAPS SCANDAGLIA LA VALLE E COMPARE ANCHE ......................

Probabilmente non lo sapete (o magari sì perchè l'avete vista circolare), ma nel mese di luglio la specialissima auto di Google Maps - Street View (una via di mezzo tra una vettura e un sottomarino) ha percorso in lungo e in largo anche le strade della Valsassina ivi comprese quelle secondarie e, addirittura, private senza sbocco.

Se infatti andate sull'applicazione troverete su Street View un sacco di vie in più che ora sono sotto il radar mondiale della gigantesca macchina spionistica del grande fratello di Mountain View, quella che controlla ogni nostra mossa basta avere in tasca uno smartphone: insomma, se fino ad ora l'avevate scampata e pensavate di essere al sicuro, ora non potrete più nascondervi e anche se vivete in una viuzza che muore in un prato o in un bosco statene certi che chi vi cerca vi troverà.

Un bene? Un male? Un bel chissenefrega? O, come recitano i sondaggi che vanno di moda da queste parti, è sempre il solito magna magna?

Di certo c'è che l'infernale telecamera rotante riprende e digerisce tutto ciò che la circonda, ivi compresi personaggi più o meno illustri che popolano la nostra Valle come, ad esempio, il Walter Negri ripreso mentre è di ramazza a torso nudo in Galera (che poi, per chi non lo sa, sarebbe la Beverly Hills di Cortenova).

Walter

Ma nella rete è finito anche un notissimo Sindaco ritratto nella sua usuale tenuta estiva a bordo di un mezzo agricolo (a occhio e croce da classificare come d'epoca) mentre sistema i dintorni della sua proprietà in quel della Fregera.

Il notissimo Sindaco non se ne è accorto, ma da ora in poi agli 8 miliardi di anime che popolano il pianeta basterà cercare quella località e comparirà anche lui e il suo veicolo di una volta capace di resistere all'usura degli anni e, soprattutto, alle sollecitazioni del pilota (il Negri, invece, la vettura-sottomarino l'aveva vista ma non ha avuto il tempo materiale per mettersi in giacca e cravatta).

Strano che altri siti (sicuramente più professionali ed attenti alle sfumature del nostro soprattutto quando in ballo ci sono primi cittadini non di loro gradimento) non se ne siano accorti: avrebbero potuto cogliere una bella opportunità per continuare a fargli pubblicità (al Sindaco, non al Negri, ovviamente) gratuita.

A quelli di Mountain View, invece, vogliamo dire che difficilmente rintracceranno il Sindaco grazie al suo smartphone e il motivo è molto semplice.

Non ha uno smartphone.

adriano maps

 

 

 

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Lunedì, 14 Agosto 2023 10:55

DUE INTERVENTI TRA IERI SERA E STAMATTINA PER IL SOCCORSO ALPINO QUESTA MATTINA IN GRIGNA E A PIANCALADA

Due interventi tra ieri sera e stamattina, lunedì 14 agosto 2023, per la Stazione di Valsassina del Soccorso alpino, XIX Delegazione Lariana.

Il primo ieri sera, per il recupero di un precipitato alla Bocchetta di Calivazzo, in Grigna Settentrionale.

Le squadre territoriali sono intervenute in collaborazione con l’elisoccorso di Sondrio di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza.

Stamattina a Premana, all’Alpe Piancalada, i tecnici sono stati attivati dalla centrale per un intervento che riguardava un uomo di 31 anni, che aveva avuto un malore. Sul posto anche l’elisoccorso di Como di Areu.

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Lunedì, 14 Agosto 2023 06:33

COLLEGAMENTO CICLO-PEDONALE LECCO-MORTERONE

Previsto il finanziamento del tragitto all'interno della Val Boazzo

La Giunta del Comune di Lecco ha dato parere positivo al progetto definitivo elaborato dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera all'interno degli interventi finanziati da Regione Lombardia per incentivare i percorsi turistici-sportivi che colleghino Lecco con la dorsale orobica. Un progetto molto esteso, in grado di attraversare in quota molti rifugi e alpeggi, incentivando la scoperta della Valsassina e i collegamenti con la Valle Imagna e la Valle Brembana.

La Giunta comunale si è espressa in concomitanza con la conferenza di servizi indetta dalla stessa Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera: il progetto definitivo, del valore di 3 milioni e 300 mila euro, si sviluppa lungo quattro itinerari rivolti a collegare il versante lecchese e bergamasco delle Orobie ad un percorso di connessione comune lungo la dorsale. Ogni itinerario presenta, oltre all’asse principale, una serie di collegamenti e itinerari secondari che permettono di connettere tra loro i singoli percorsi e di raggiungere elementi tematici di pregio lungo il percorso, sovrapponendosi inoltre con sentieri e viabilità cicloturistica esistente.

Il territorio del Comune di Lecco è interessato dalla realizzazione di uno di questi itinerari di collegamento della Transorobica Occidentale, attraverso la storica viabilità pedonale che consentiva il collegamento di Lecco con Morterone.

"Grazie alla disponibilità dei tecnici della Comunità Montana e alle risorse di Regione Lombardia - commenta Giovanni Cattaneo, Assessore all’Attrattività territoriale del Comune di Lecco - abbiamo finalmente un progetto completo per identificare il tracciato che consentirà di risalire dalle pozze di Bonacina, attraverso il passo del Lupo, fino a Ballabio, per poi proseguire in direzione val Boazzo con la possibilità di percorrerla integralmente, sbucando nella zona della forcella di Olino, ormai in territorio del comune di Morterone. In questo modo prende forma il collegamento tra il capoluogo, e dunque con la stazione ferroviaria, verso la Valsassina per poi proseguire in direzione Culmine o Artavaggio, in una connessione strategica per far scoprire territori magnifici e dalle grandi potenzialità. Per Lecco si tratta di una novità importante anche in vista di un prossimo progetto di collegamento tra Erna e la val Boazzo".

Il progetto prevede già il finanziamento del tragitto all'interno della Val Boazzo e, dunque, il collegamento tra Morterone e Ballabio senza utilizzare la strada ma su un sentiero in cui verrà predisposta adeguata segnaletica per l'utilizzo ibrido tra chi cammina e chi si muove con la mountain bike.

"Ora abbiamo in mano un progetto molto dettagliato - conclude l’Assessore Giovanni Cattaneo - che speriamo possa essere completato e per il quale chiederemo grande attenzione nella programmazione degli investimenti regionali dei prossimi anni".

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Domenica, 13 Agosto 2023 13:02

LE COOPERATIVE SOCIALI DELLA VALLE IN BIANDINO CON IL SOCCORSO ALPINO. OSPITE D'ONORE MATTEO GRATTAROLA

Quarant’anni di fondazione sono un traguardo importante e la Stazione di Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino ha scelto di festeggiarlo con i ragazzi e le ragazze, una sessantina, delle cooperative sociali “Le Grigne Onlus” di Primaluna, “Betulle Onlus” di Cremeno e “La Cordata” di Premana.
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Nel fine settimana in Val Biandino, nel comune di Introbio, nei pressi del rifugio Tavecchia, i ragazzi delle cooperative sono stati accompagnati dai volontari del Soccorso alpino in elicottero, con i mezzi fuoristrada del Soccorso oppure a piedi, in una passeggiata che è stata anche una grande festa, per celebrare i quarant’anni della Stazione. Durante la mattinata, sempre in Val Biandino, c'è stato uno spettacolo organizzato dal plurititolato campione di trial Matteo Grattarola, pilota del gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato e socio del Motoclub Valsassina. Matteo Grattarola collabora con il Soccorso alpino grazie a un accordo che prevede il supporto dei trialisti nella logistica durante gli interventi. Il campione ha impressionato tutti i presenti con evoluzioni spettacolari. Alla fine, i partecipanti si sono radunati per il pranzo, offerto dalla famiglia Buzzoni, che gestisce il rifugio Tavecchia.
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Oltre a ringraziare le ragazze e i ragazzi delle cooperative sociali - veri protagonisti della festa - accompagnati dai loro assistenti, il Soccorso alpino ringrazia la Comunità Montana di Valsassina e Valvarrone, per avere messo a disposizione l'elisuperficie di Barzio; lo Studio Architetto Mario Uberti di Cortenova, l’Impresa edile Ezio Artusi di Primaluna e Costruzioni Bertoldini di Premana, per avere sostenuto tutte le spese per il trasporto dei ragazzi in elicottero; l’azienda VAM di Moggio, per aver fornito a tutti i partecipanti di una bandana personalizzata, e il pilota delle Fiamme Oro Polizia di Stato Matteo Grattarola per la sua disponibilità e simpatia. È doveroso un grande ringraziamento anche ai 72 tecnici che compongono la Stazione di soccorso di Valsassina - Valvarrone e ai loro famigliari.
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Domenica, 13 Agosto 2023 10:11

SOCCORSO ALPINO AL LAVORO IERI SUL DUE MANI, A VEZIO E A CASARSA

Intervento ieri pomeriggio sul Monte Due Mani, in prossimità del bivacco Manuela.
Un uomo di 61 anni stava scendendo lungo il sentiero 34b ma è scivolato per alcuni metri ed è finito sul greto di un corso d’acqua.
Ha chiamato il 112; la centrale ha attivato l’elisoccorso di Como di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza e la Stazione di Lecco, XIX Delegazione Lariana; pronti a partire per l’eventuale imbarco in elicottero anche i tecnici del centro del Bione. L’uomo è stato localizzato nei pressi di Baita Bongio. Aveva riportato diversi traumi. È stato valutato dall’équipe sanitaria, imbarellato e portato in ospedale. Le operazioni sono state complesse perché i tecnici delle squadre territoriali hanno dovuto sistemare e mettere in sicurezza l’area per consentire il recupero con l’utilizzo del verricello.
 
Due interventi ulteriori dal pomeriggio alla serata di ieri per la Stazione di Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino.
Il primo a Varenna, nei pressi del Castello di Vezio. Un ragazzo di 19 anni ha avuto un malore mentre si trovava lungo il Sentiero del viandante. Immediata la richiesta di aiuto: la centrale ha mandato sul posto l’elisoccorso di Como di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza e le squadre territoriali, intervenute per agevolare lo spostamento del ragazzo in un punto in cui poteva essere preso a bordo dell’elicottero. Il giovane è stato valutato dall’équipe sanitaria e portato d’urgenza in ospedale.
Ieri sera intorno alle 19:30 altro allertamento per un uomo di 72 anni che aveva avuto un malore mentre si trovava nei pressi delle baite di Casarsa, alpeggi di Premana. I tecnici della Stazione sono saliti con il mezzo fuoristrada, hanno effettuato la valutazione sanitaria e hanno trasportato l’uomo fino all’ambulanza. L’intervento è finito con il rientro delle squadre.
 
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Domenica, 13 Agosto 2023 08:58

DON GABRIELE COMMENTA LE LETTURE DELL’11ª DOMENICA DOPO PENTECOSTE

in Cultura

Il Vangelo di questa domenica contiene alcune raccomandazioni che Gesù diede ai suoi discepoli per prepararli ad essere missionari nel mondo. Si tratta di raccomandazioni non facoltative e che valgono anche per ciascuno di noi e per tutta la Chiesa. Dice Gesù: “Vi mando come pecore in mezzo ai lupi”: traspare da queste sue parole la radicale distanza fra Gesù e la mentalità del mondo.

È vero che Gesù è venuto per tutti e specialmente per chiamare i peccatori a salvezza; ma c’è una mentalità che è radicalmente contraria a Gesù, ed è questa che Gesù paragona a lupi e per la quale, nella preghiera dell’ultima cena per i suoi discepoli, disse: “Padre, ti prego per loro: sono nel mondo, ma non sono del mondo. Custodiscili dal maligno”.

Aveva anche detto: “Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”: il cristiano sa che prima o poi, in un modo o nell’altro, giungerà al punto in cui seguire Gesù o il mondo saranno due strade radicalmente diverse e dovrà scegliere. In questo brano di Vangelo Gesù invita i suoi discepoli ad avere prudenza e semplicità. Prudenza non è l’arte delle mezze misure, del non rischiare, del non esporsi, ma è la capacità di giudicare rettamente secondo il Vangelo.

E semplicità non è altro che avere un comportamento conseguente e coerente: “Il vostro parlare sia sì se è sì, no se è no. Il di più viene dal maligno”.

Come è bella la figura di un cristiano che si comporta così!  Così è stato Gesù: davanti al Padre e davanti agli uomini.

Chiamati a vivere nelle ambiguità del mondo, Gesù ci inviata ad armarci di prudenza e di semplicità e a cercare luce di giudizio e forza per un comportamento coerente nello Spirito Santo non aspettandoci manifestazioni clamorose; la sua ispirazione è più vera quando è accolta nel silenzio della nostra coscienza (come la brezza in cui Dio si manifestò ad Elia), e con la consapevolezza della nostra debolezza (per essere al riparo dalla superbia distruttrice, come dice Paolo).

Vorremmo così tutta la Chiesa: semplicemente fedele al Vangelo, non calcolatrice: la vorremmo vicina ai poveri, ad ogni uomo, anche ai potenti, ma non per la loro potenza.
Come fare?

Possiamo solo partire da noi stessi e accorgerci e testimoniare che vivere così è giusto e bello; anziché inaridirci seguendo la mentalità del mondo.

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