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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Sabato, 19 Agosto 2023 07:01

UNA ESCURSIONE SUL PASUBIO

Strada delle 52 Gallerie
Cima Palon – Dente Italiano – Dente Austriaco

La scelta di questo trek molto interessante è già nei nostri pensieri ormai da 3 anni, così dopo aver prenotato un posto dove dormire partiamo alla volta del Passo Xomo. Sveglia presto e per le ore 8.00 siamo al Passo Xomo m.1058, dove dopo aver parcheggiato ci apprestiamo a iniziare la nostra giornata. In circa 15 minuti arriviamo alla Bocchetta Campiglia m.1216 da dove inizia la Strada delle 52 Gallerie. Il sole nascosto tra le nebbie fatica a farsi vedere e in un ambiente molto suggestivo percorriamo una ad una tutte le 52 gallerie in un susseguirsi di emozioni e passaggi spettacolari, un continuo restare senza parole dove le innumerevoli foto scattate nel nostro passarci attraverso, non rendono per nulla giustizia a questa strada, a ciò che hanno realizzato in così breve tempo con innumerevoli sacrifici… impossibile non immedesimarsi nei nostri soldati che hanno coraggiosamente costruito questa ardita via d’accesso, utilizzata per il passaggio di tutto ciò che serviva al fronte sul Pasubio, al riparo dal fuoco nemico e percorribile tutto l’anno.

Arriviamo alle Porte del Pasubio m.1928, in circa 3 ore, dove sorge il Rifugio Generale Achille Papa, un po’ spaesati e ancora colpiti dalla strada appena percorsa, ci guardiamo attorno e dopo aver trovato le indicazioni, seguiamo il Sentiero Tricolore che porta alla Cima Palon m.2232, la vetta più alta del massiccio del Pasubio, da dove una serie di gallerie collegava tutto il versante difensivo italiano. In questi metri che ci portano alla cima iniziamo a renderci conto del luogo, dichiarato Zona Sacra dal 1922, dove troviamo trincee, gallerie, resti di edifici e più saliamo più la vista spazia sull’altopiano del Pasubio, una volta in cima il vento freddo e abbastanza forte ci costringe al riparo, ci sediamo nei pressi dell’ingresso della galleria Generale Papa, mangiamo qualcosa, poi dopo le dovute foto riprendiamo il nostro cammino… Luci frontali accese, imbocchiamo la galleria in forte discesa seguiamo questo tunnel scavato nella roccia con alcune finestre lungo il percorso, dopo qualche minuto, finalmente vediamo l’uscita, siamo nei pressi della Selletta Damaggio m.2175, da quì, saliamo alcuni gradini di pietra e raggiungiamo la croce del Dente Italiano m.2200.  Sostiamo un attimo ammirando ciò che ci circonda e dalla croce realizzata con i resti dei reticolati… vediamo il Dente Austriaco lì a “pochi” passi, così decidiamo di proseguire per raggiungere anche quella cima alla vista molto suggestiva. Scendiamo per un sentiero attraverso sfasciumi e pietre al quanto strano, superiamo la selletta dei due denti, dove troviamo una croce e infine risaliamo al Dente Austriaco.

Qui troviamo la croce fatta dai resti di metallo provenienti da mine o altro, molto particolare… ci guardiamo intorno e nel percorrere il Dente troviamo una fitta rete di trincee semi sepolte e di gallerie, un promontorio che non lascia indifferenti, arriviamo ad una postazione dove troviamo una targa dedicata ai combattenti austro-ungarici che hanno resistito e combattuto per difendere questo baluardo per tutto il durare della guerra.  Torniamo verso la croce,  con amarezza pensiamo com’era questo luogo tra il 1915 e il 1918 seguendo altre trincee, alcune ben conservate con anche dei manufatti in cemento. Una volta tornati alla croce, fatichiamo a lasciare questo luogo che ci trattiene con questa carica di storia e sacrificio che a pensarci,  ci stringe un nodo alla gola. Però la strada di rientro è abbastanza lunga,  tornando alla selletta dei due denti per sentiero arriviamo alla Selletta Comando, attraversando una parte dell’altopiano dove i resti della guerra hanno lasciato profonde cicatrici.

Una volta alla Selletta Comando m.2081, dove sorge la chiesetta S. Maria del Pasubio.. scendiamo per la strada sterrata che ci porta alle porte del Pasubio, non prima di aver sostato qualche minuto nei pressi del cimitero dove oggi troviamo l’Arco Romano e un cartello in ferro con forgiate le parole “Di qui non si passa”… continuiamo seguendo la strada in discesa incontrando molte persone, una volta alle porte del Pasubio sostiamo un ultima volta prima di lasciare questo suggestivo luogo… scendiamo seguendo la Strada degli Scarubbi, poi sentiero poi ancora strada fino alla Bocchetta Campiglia dove a inizio la Strada delle 52 Gallerie, da quì, proseguiamo fino al Passo Xomo e dopo esserci cambiati, ci fermiamo per una birra al fresco delle nuvole che nel frattempo hanno coperto il cielo presso il Rifugio Passo Xomo.
Prima di andare verso Vicenza dove sosteremo per la notte, una visita al sacrario militare del Pasubio ci sembra doverosa dove questa imponente costruzione alta 35 metri lascia senza parole.

 

 

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Venerdì, 18 Agosto 2023 12:00

SULL'ONDA DELLA SAGRA LE INIZIATIVE DEL MUSEO LA FORNACE RAGGIUNGONO NUMERI ECCEZIONALI

L'eccezionale afflusso di pubblico alla 58^ edizione della Sagra delle Sagre ha contribuito ancora una volta al successo delle visite al Museo la Fornace, un effetto collaterale che si verifica ogni anno contribuendo alla promozione del territorio, della sua storia, delle sue tradizioni e delle sue specificità.

I numeri sono veramente ragguardevoli: quando mancano tre giorni alla chiusura sono state ben 801 le persone che, sapientemente guidate dal preparatissimo personale della Comunità Montana, hanno visitato la struttura uscendone arricchiti ed entusiasti di quanto loro proposto e spiegato. Il migliaio di unità sarà quindi ampiamente superato.

Lunghe file d'attesa per i visori in 3D indossati i quali si viene letteralmente trasportati nei magici panorami delle nostre Valli e del nostro lago, un'esperienza unica ed entusiasmante che merita di essere provata.

Molto bene anche altre iniziative come l'escursione astronomica che ha visto 15 persone partire dal Museo e un totale di ben 85 partecipanti. La visita alla casa di Antonia Pozzi è stata apprezzata da 29 persone (12 iscrittesi al Museo) mentre per i "Borghi affrescati" di domani si è già raggiunto il tutto esaurito.

Insomma, una collaborazione quella tra Sagra e Museo che continua da anni con reciproca soddisfazione nel segno della promozione della cultura del territorio.

 

 

 

 

 

 

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Venerdì, 18 Agosto 2023 10:19

CHI HA PAURA DELLA MONTAGNA? UN INCONTRO ALLA SAGRA DELLE SAGRE PER DISCUTERNE CON I RAPPRESENTANTI DEL TERRITORIO

Domenica 20 agosto alle ore 18.00 a Barzio si terrà un convegno intitolato “Chi ha paura della montagna?”. L’incontro avrà luogo presso la Sagra delle Sagre, nella giornata conclusiva prima del gran finale con i fuochi d'artificio. Vuole essere un'occasione per trattare l'argomento della valorizzazione dei territori montani e della cultura rurale attraverso i molteplici aspetti che caratterizzano queste aree. Dalla vita ed il lavoro in montagna per contrastarne lo spopolamento, alle tante occasioni di investimento non solo turistico, senza trascurare la conoscenza dei paesaggi e l'educazione alla loro godibilità in assoluta sicurezza. Un patto per le montagne che intende rilanciare il loro ruolo di protagoniste, una scommessa sul futuro.

«Le nostre montagne vanno rispettate, valorizzate e conosciute. – ha evidenziato il Presidente della Commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine, Giacomo Zamperini – È fondamentale promuovere un rapporto virtuoso e sano con loro, prendendocene cura, imparando a dare il buon esempio nel prestare attenzione alla sicurezza. Priorità va data all’ascolto di questi territori, promuovendo il benessere delle persone che li abitano, custodendo le loro tradizioni ed identità, così da tenere vivo l'inestimabile patrimonio materiale ed immateriale di storie, usi, costumi, arti e mestieri, che altrimenti rischierebbe di andare irrimediabilmente perduto. Le così dette "terre alte" debbono ritornare protagoniste nei piani di sviluppo.»

È proprio Zamperini che introdurrà l’incontro, mettendo in luce le opportunità e le risorse che la montagna può offrire in termini economici e turistici ed il lavoro che Regione Lombardia intende svolgere per valorizzarle e tutelarle. L'evento è aperto al pubblico e vedrà la partecipazione di amministratori locali, alpinisti, stakeholders che a vario titolo saranno interessati.

Il Presidente del CAI Lombardia, Emilio Aldeghi insieme ad Alessandro Spada, Capo della Stazione del Soccorso Alpino di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, tratteranno specificatamente il tema dell’educazione e della sicurezza in montagna e delle procedure di preparazione, equipaggiamento adeguato ed attenta pianificazione delle attività da adottare così da ridurre al minimo i rischi durante le escursioni. Interverrà anche il giovanissimo Michele Schiavi, noto amministratore locale della Val Seriana, che tratterà l’importante tematica dello spopolamento giovanile nei territori montani e delle sfide che i giovani debbono affrontare per trovare il coraggio di restare. Storie di ragazzi e ragazze che scelgono di investire il loro futuro nell'agricoltura così detta "eroica", nella pastorizia, nella gestione di alpeggi o rifugi, continuando a vivere e lavorare in queste zone, mantenendo così in vita la montagna che non spaventa, che non fa paura, ma che rappresenta una concreta e promettente scelta di vita ed un investimento sul proprio futuro.

(Nella foto di copertina: la Grigna dal Passo Agueglio. Foto Riccardo Benedetti)

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Venerdì, 18 Agosto 2023 07:37

LE PROSSIME INIZIATIVE CULTURALI A INTROBIO

in Cultura

Prosegue la "Settimana della Cultura", iniziata ieri con la conferenza del prof. Baroncelli sul Catasto Teresiano.
Sabato 19 , alle ore 20,30, Beppe Roncari presenterà il suo libro "Engaged", una revisione in chiave Fantasy dei personaggi dei Promessi Sposi, in particolare Renzo e Lucia, impegnati in una dura lotta contro le forze del Male.

Lunedi 21 Agosto Giuseppe Amanti parlerà del "sacrificio eroico" del tenente Todeschini di Premana, partigiano catturato dai Nazisti e morto nel campo di concentramento di Mauthausen nell'aprile del 1945.

Martedi 22 agosto un fuori-programma: il notissimo fotografo Jerry Calvanese, che da qualche anno ha lasciato Introbio per la Toscana, presenterà alcune delle sue foto sulla recente processione in Val Biandino ma anche su una Festa degli Anziani tenutasi a Introbio alla fine degli anni '90.

Infine Giovedi 24 il giornalista Angelo Faccinetto presenterà i suoi ultimi libri dedicati ai prigionieri e ai mutilati di guerra.

Ricordiamo che stasera , venerdi 18 Agosto, ci sarà una conferenza "Sui nostri amici animali" a cura della dott.sa Rosa Gorio.

Tutti gli incontri si terranno a Villa Migliavacca, sede comunale



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Giovedì, 17 Agosto 2023 13:08

RINNOVATA A CREMENO E CASSINA LA DEVOZIONE A SAN ROCCO

La comunità di Cremeno e Cassina ha rinnovato la propria devozione a San Rocco nella giornata di ieri.
Grande partecipazione alla Santa Messa del mattino che anticipava la processione del pomeriggio.
La cerimonia è stata presieduta da Monsignor Maurizio Rolla, dal parroco Don Lucio Galbiati, dal responsabile della Pastorale Giovanile Don Gianmaria Manzotti e dal diacono Fabrizio Valsecchi.
La Schola Cantorum della Parrocchia San Giorgio ha accompagnato sia la Santa Messa che la processione intonando l’Inno di San Rocco.
Il Corpo musicale Santa Cecilia di Barzio ha accompagnato il pellegrinare della Statua per le vie del paese.
La processione lungo le vie del paese si è conclusa in Chiesa Parrocchiale con le toccanti parole con cui Monsignor Rolla ha voluto soffermarsi sull’esempio di San Rocco il cui amore per il prossimo è stato più contagioso della stessa peste.
 
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Mercoledì, 16 Agosto 2023 20:18

CONTRO RISPOSTA A PUCCI !

Sinceramente non capisco perchè Pucci Ceresa per rispondere si rivolga all'editore di Valbiandino.net e non al sottoscritto, che di quel sito è il costruttore e manutentore tecnico (in gergo Pucci si dice "webmaster") nonchè fin dall'inizio Direttore responsabile, e in quanto tale ho la piena responsabilità sia di quello che scrivo io sia di quello che scrivono i collaboratori, editore compreso. Ma forse Pucci non conosce le regole del giornalismo, oppure sperava in un'azione censoria dell'editore, o ha semplicemente sbagliato il destinatario ? Mah, vai a sapere !

Comunque per rispondere a Pucci, che correttamente ricorda il suo passato di segretario leghista, proporrei dei miei ricordi che vanno ancora più nel passato.
Chi scrive ha partecipato a numerose Sagre degli anni '70 e '80, quando a occuparsene era un certo Giulio Selva ( e si, Pucci, "Non ci sono più le Sagre di una volta" , che peccato !) e io vi partecipavo sia con gli stands di Radio Valsassina (1978-80), e in anni successivi con quelli della mia Libreria, la "Libreria della Valsassina" (1987-1993).

A proposito, Pucci, Selva mi fece partecipare più volte gratis, senza chiedermi neanche una lira, perchè il mio stand librario portava un po' di cultura in mezzo alla vendita di salami e formaggi, che però almeno erano valsassinesi, non provenienti da ogni parte d'Italia.
Tu avresti mai fatto una cosa del genere ?

Era sicuramente una Sagra rustica, molto spartana e forse meno attrezzata: però Renato Corbetta (l'altro organizzatore a cui oggi dedicate il titolo di un premio) a quei tempi parlava sempre di "Sagra vetrina della Valsassina".

Oggi, con un numero di standisti valsassinesi che si contano sulle dita di una mano (esclusi forse i "soliti" di Premana) avresti mai il coraggio di ripetere quella frase ?

E, prova a rispondere a questa domanda: che senso ha una Sagra fatta in Valsassina, ma che invece di prodotti valsassinesi presenta tutto ciò che si trova in qualsiasi fierone di qualsiasi città italiana (compresi i prodotti "Made in Taiwan" o Cina ) ?

Ti do allora un'idea ( aggratis): per far tornare i produttori valsassinesi, perchè non proponi loro dei costi degli stands dimezzati rispetto a chi venga da altre province ?

Comunque non ti preoccupare, la polemica è vecchia, e ormai decisamente stucchevole, ci siamo ormai rassegnati a questa presenza che ci piace tanto quanto una zecca nei capelli.

Proprio perchè i miei ricordi sono antichi, vorrei rammentare un articolo a firma di Luisa Sozio sull'Unità (mi sembra del 1978) che diceva le stesse cose, e che ricordo colpì particolarmente Corbetta.
"Che senso ha una Sagra dove non ci sono prodotti e produttori valsassinesi, o sono in larga minoranza?"

A quei tempi però i produttori valsassinesi erano quasi la metà o al minimo al 30% . Oggi direi che siamo molto lontani da quella soglia: quali saranno le cause ?

Caro Pucci, come diceva Marzullo, "si faccia una domanda e si dia una risposta" !

In più, nella "Sagra di una volta", c'erano diversi spazi per i bambini, spesso con giochi, altalene e scivoli (gratuiti) in mezzo al prato (all'epoca verde, non sassoso), e in più non mancava mai uno stand di giocattoli (oltre che di libri).

p.s.: so già che risponderai "ci sono tanti visitatori", "porta sviluppo turistico" (oltre che congestione stradale) ecc. ecc.
Tutto già sentito migliaia di volte e che non risponde però alla domanda principale.
Si può pensare a una Sagra che sia qualcos'altro, oltre che a un banale mercatone di prodotti che con la Valsassina non c'entrano niente?
Io spero di si, ma a questo punto ci credo poco !

E allora ti do' anche un'ultima idea (sempre aggratis): se vuoi andare avanti su questa monotona strada del fierone anonimo, che si potrebbe tenere ugualmente a Voghera come a Canicattì,  perchè non fare come il "Nameless", e non trasferire la Sagra ad Annone, dove c'è più spazio ed è persino più vicino alla Brianza, nonchè alla tua Oggiono, pensa come saresti comodo ?
I valsassinesi, stai tranquillo, te ne sarebbero solo grati !

 

Enrico Baroncelli

 

 

 

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Mercoledì, 16 Agosto 2023 17:07

LETTERA AL GIORNALE: CERESA RISPONDE AL RESPONSABILE DEL PD VALSASSINA

Caro editore di Valbiandino.net, leggo con stupore l’articolo a firma del responsabile del PD della Valsassina che hai pubblicato sul tuo giornale.

Lascio tutte le considerazioni che ha scritto alla tua libertà di editore, ma tre passaggi non posso lasciare cadere nel vuoto.

Il primo è quello che mi cita: “Vero è che l'organizzatore Pucci Ceresa è stato per diversi anni segretario provinciale della Lega Nord, però consiglierei anche di invitare qualche esponente in più degli altri partiti, per non dare l'idea che la Sagra sia un po' troppo pendente da una parte politica sola !”

E’ assolutamente vero che ho svolto il ruolo di segretario della Lega Nord (Per l’Indipendenza della Padania), ma mai ho confuso il ruolo politico con quello professionale ed infatti ho sempre invitato tutte le autorità senza mai fermarmi a guardare l’appartenenza politica.

Se questo territorio (la Provincia di Lecco in generale) ha fino ad oggi espresso preferenze ai partiti del centrodestra non posso compensarla e tradirla.

Anche quest’anno come sempre ho invitato i sindaci della valle e del capoluogo (del PD), il Presidente della Provincia, i consiglieri regionali: Piazza (Lega) e Zamperini (Fratelli d’Italia) presenti, Fragomeli (PD), assente, mi ha mandato un cordiale messaggio scusandosi di non poter partecipare perché in ferie con la famiglia.

Forse prima di fare certe affermazioni bisognerebbe accertarsi di cosa si scrive per non fare brutte figure.

Mi lascia alquanto perplesso il passaggio dove avere stands (stile street food? Ma è mai stato ad uno street food?), con prodotti di eccellenza di altri territori dello stivale sia un problema per il rappresentante del PD, così come sono perplesso sul costo degli articoli artigiani di Premana, a dire di Baroncelli esosi rispetto agli articoli in vendita nei supermercati importati dalla Cina, Pakistan o altri paesi dove il costo della manodopera è di qualche decina di euro al mese… senza alcuna garanzia per i lavoratori (questo è il modello del maggior partito del centrosinistra italiano?)

Per le idee del PD sul salario minimo, da imprenditore i 9 euro ai miei collaboratori sono già un obbligo morale; non lordo, ma netto.

Un cordiale saluto.

Ferdinando Pucci Ceresa

 

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Mercoledì, 16 Agosto 2023 13:39

UN PO' TROPPO "GAGLIARDO" !

Io capisco che il giovane Roberto Gagliardi, neo coordinatore provinciale di Forza Italia, che nel suo curriculum ha un incontro ravvicinato di qualche anno fa con Silvio Berlusconi,  abbia voglia di farsi vedere e di darsi da fare, anche in Valsassina.

Però, come dicevano i Romani , "est modus in rebus", e non bisogna esagerare. Intanto è partito, a mio parere, con il piede sbagliato, volendo a tutti i costi mettere il cappello su una iniziativa "civica", in Comunità Montana Valsassina, a cui avevano partecipato esponenti di altri partiti (ad esempio il Sindaco di Primaluna che fa parte di "Azione" e il rappresentante di Introbio iscritto alla Lega) che non credo avessero il problema di far sentire di più la voce di Forza Italia, da ormai più di un anno abbandonata da Mauro Piazza e a catena da parecchi altri Sindaci, trasferitisi armi e bagagli alla Lega, ma, almeno credo, quello di far sentire una voce autonoma che protestasse contro spartizioni politiche "sopra le teste" e poco rispettose della pluralità di opinioni.

Agli amici della Sagra poi suggerirei di stare attenti a non fare dell'inaugurazione, tanto sbandierata da Claudio Baruffaldi, che per qualche mese è stato assessore a Morterone, una occasione di "convention" per i leaders locali del centrodestra. Vero è che l'organizzatore Pucci Ceresa è stato per diversi anni segretario provinciale della Lega Nord, però consiglierei anche di invitare qualche esponente in più degli altri partiti, per non dare l'idea che la Sagra sia un po' troppo pendente da una parte politica sola !

I visitatori avrebbero tutto il diritto di sapere se vanno a una Fiera dove ormai c'è di tutto, dagli stand culinari calabresi, siciliani, sardi e campani (neanche fosse una nuova edizione dello "Street Food") mentre quelli valsassinesi ormai sono proprio ridotti al lumicino (a parte qualche premanese testardo che si ostina a voler vendere forbici a dieci volte il prezzo a cui si trovano nei supermercati) oppure alla Festa di "Libero" piuttosto che del "Giornale" o de "La Verità".

Nè credo sia una grande idea da parte di Gagliardi quella di "ricicciare" amministratori di un ormai lontano passato.

Servono i giovani, con idee giovani !
A Gagliardi e a questi esponenti che da anni tramestano sulle teste dei poveri valsassinesi però ho il piacere di annunciare che c'è una alternativa: stiamo organizzando un nuovo circolo del PD (abbiamo una pagina internet che si chiama "PD Valsassina""") invitiamo gli amici e i simpatizzanti a farsi sentire e a intervenire con le loro idee e le loro opinioni.

Dobbiamo creare una alternativa a questa politica di basso livello, di nessuna idea se non quella dello sfruttamento sistematico delle risorse e dell'ambiente col solo fine di fare i soldi, oltre che della cementificazione a tutti i costi !

A Settembre faremo il Congresso, il Circolo PD Valsassina come tutti gli altri Circoli, e il 1 Ottobre ci saranno i congressi provinciali e nazionali. La nuova Segretaria Elly Schlein (e ricordo che alle Primarie svoltesi a Introbio il 26 febbraio ha partecipato molta gente, più di un centinaio di persone, a dimostrazione che c'è una volontà di alternativa anche in Valsassina) ha già indicato alcune direttive su cui lavorare.

Prima su tutti, e su questo argomento è unita tutta l'opposizione, la questione del "lavoro povero", cioè le paghe troppo basse a cui molti lavoratori, anche nel settore del Turismo e del Commercio purtroppo, devono sottostare.

Portare il salario minimo ad almeno 9 euro lordi all'ora (circa 7 netti) è una questione di civiltà e di decoro. Non si possono sopportare oltre situazioni di sfruttamento del lavoro subordinato.

Invitiamo allora i valsassinesi a farsi sentire, soprattutto tramite la nostra pagina Facebook citata sopra, per rilanciare finalmente anche in Valsassina una politica democratica e alternativa, che ponga i temi della difesa dell'Ambiente, della Salute pubblica, dei servizi agli Anziani e ai cittadini in generale, come fondamentali.

Enrico Baroncelli
Segretario Circolo PD Valsassina

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Mercoledì, 16 Agosto 2023 12:00

ANCHE FORZA ITALIA PRESENTE ALL'INAUGURAZIONE DELLA SAGRA

Il Coordinatore provinciale di Forza Italia, Roberto Gagliardi, non è mancato a Prato Buscante al taglio del nastro della 58ettesima edizione della collaudatissima "Kermesse ferragostana della Valsassina" che anche quest'anno ha saputo riunire, per il momento dell'apertura della Sagra delle Sagre, molti cittadini ma anche amministratori pubblici del territorio: in prima fila, infatti, i sindaci della Valle, affiancati dai rappresentanti di Comunità Montana, Provincia e Regione Lombardia.

E' stata questa l'occasione per il giovane ma già navigato politico lecchese per incontrare e conoscere meglio gli interlocutori locali con i quali dovrà presto interagire per impostare la campagna elettorale della primavera 2024, quando anche in Valsassina andrà al voto la quasi totalità delle amministrazioni per il rinnovo dei consigli comunali che resteranno in carica per i prossimi cinque anni. Gagliardi, infatti, è stato visto conversare con amministratori di oggi e di ieri della Valsassina e questo gli servirà certamente per gettare le basi di quelle intese politiche che vedranno nei vari paesi la presenza di rappresentanti Azzurri nelle liste che si andranno ad approntare per consentire a chi ha sempre votato per il partito di Silvio Berlusconi di poter scegliere ancora quei colori e valori politici che, invece, sono stati traditi da chi è stato votato anche alle ultime amministrative del 2019 ma poi non è stato fedele alla fiducia avuta dagli elettori, mutando più volte casacca.

Nella sua visita in Valsassina Roberto Gagliardi era accompagnato fra gli altri da Enzo Patuzzi e Gianfranco Magni, referenti locali e attivisti del partito e con loro si è intrattenuto dopo la cerimonia di apertura della Sagra 2023 per fare il punto sulle problematiche della Valle che ancora attendono soluzione, prestando particolare attenzione anche al problema dell'approvvigionamento energetico e dunque alle cosiddette "Comunità energetiche". Il prossimo futuro vedrà un approfondimento di questa tematica di stretta attualità anche nei paesi della montagna lecchese: è questa una novità che va condivisa e divulgata e chi lo farà, con la collaborazione di aziende e industrie interessate avrà certamente il merito di aver offerto, in tal senso, informazioni precise e un utile servizio alla cittadinanza.

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