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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Venerdì, 02 Aprile 2021 09:12

OGGI E' LA GIORNATA MONDIALE DELLA CONSAPEVOLEZZA SULL'AUTISMO. STASERA STAFFETTA IN ALTA VALLE A CURA DI ILLUMINA DI BLU VALSASSINA

Oggi 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU: la ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico.

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, in Italia 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
L'Osservatorio Nazionale è un progetto finanziato nel 2016 dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e il ministero della Salute.

Questi dati sottolineano la necessità di adottare politiche sanitarie, educative e sociali atte a incrementare i servizi e migliorare l’organizzazione delle risorse a supporto delle famiglie.

Dopo la legge sull’autismo (L. 18 agosto 2015 n. 134), nel 2018 sono state aggiornate le Linee di indirizzo per l’autismo nella Conferenza Unificata Stato Regioni, ispirandosi alla Convenzione delle Persone con Disabilità dell’ONU e sono stati avviati progetti tra Regioni e Istituto Superiore di Sanità su inclusione lavorativa, transizione dall’età evolutiva all’età adulta, strutture residenziali e semiresidenziali.

L'Istituto sta dando attuazione, su mandato e in collaborazione con il ministero della Salute, al decreto ministeriale del 30 dicembre 2016 che disciplina le modalità di utilizzo del Fondo autismo. Sono state recentemente avviate le attività regionali per l'istituzione di una rete di coordinamento tra pediatri di base, personale che lavora negli asili nido e unità di neuropsichiatria infantile finalizzata ad anticipare la diagnosi e l'intervento, le iniziative di formazione della rete educativa e sanitaria e la messa a punto di un protocollo di riconoscimento/valutazione di atipie comportamentali precoci nella popolazione generale e ad alto rischio.

Da noi opera da anni, svolgendo un'intensa attività di sensibilizzazione e con grande entusiasmo, l'associazione Illumina di Blu - Valsassina che nonostante le restrizioni dovute alla pandemia mantiene la tradizione e, simbolicamente, sarà vicina a tutti con una fiaccolata a staffetta che partirà stasera alle 20 da Vegno e passerà per Crandola e Margno lungo la provinciale per poi arrivare a Casargo presso la Parrocchiale di San Bernardino alle ore 21.00 circa. Chi vuole può seguirla sulla loro pagina Facebook.

Nel frattempo per ricordare questa giornata alcuni comuni hano deciso di illuminare di blu i loro palazzi. Vi proponiamo le foto (da FB Illumina di Blu Valsassina) che si riferiscono a Crandola, Casargo, Colico e Introbio.

crandola blucasargo blucolico bluintrobio blu

 

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Venerdì, 02 Aprile 2021 09:10

UN INCONTRO ONLINE DEL CIRCOLO PD VALSASSINA

Anche in Valsassina, come in tutti i Circoli del PD della provincia lecchese, si e` svolto un incontro online sulle tematiche indicate dal neo segretario Enrico Letta per rinnovare il partito.
I 20 punti indicati da Letta, su cui ha invitato a riflettere tutti gli aderenti nelle "Agora` Democratiche", spaziano sulle problematiche piu` varie: il problema dei Giovani, la parita` di genere uomo-donna, il Governo Draghi, lo Jus Soli e il voto ai sedicenni tra le altre.

Nell`incontro del Circolo, coordinato dal segretario Enrico Baroncelli, con la presenza del consigliere provinciale Elio Spotti, si e` parlato molto di problemi valsassinesi, a partire dalla tematica della difesa dell`Ambiente.
Approfittando della presenza di Nicola Fazzini, ex Sindaco di Premana, la discussione non poteva che cadere sulla tematica delle Centrali idroelettriche, che tanti grattacapi stanno dando anche all`attuale amministrazione premanese per una richiesta di risarcimento milionaria che ha avanzato la societa` che voleva costruire la centrale sul fiume Varrone, bloccata dai ricorsi di Legambiente e dai cittadini, ma anche una discussione su un`analoga richiesta a Introbio, bocciata nel 2013.

Secondo l`ex Sindaco a presentare progetti intorno agli anni 2007-2008, nella speranza di sostanziosi contributi da parte del Fondo Sociale Europeo, erano piu` o meno le stesse persone, a Introbio Premana e altri Comuni, che pero` poi si videro negare le autorizzazioni.

Altri aderenti di Casargo hanno espresso perplessita` sullo Jus Soli (il diritto di dare la cittadinanza anche agli stranieri nati in Italia) a meno che non ci sia una reale integrazione con la cultura e con la societa` italiana, a partire dalla lingua, come dei dubbi anche sulla proposta di Letta di dare il voto ai sedicenni: "troppe fake news circolano soprattutto tra i giovani che si informano ormai quasi esclusivamente su internet" e` stato detto. "Il voto puo` essere utile, ma prima occorrerebbe garantire una informazione obiettiva e ragionata, non solo per i sedicenni".

Altri aderenti hanno espresso la loro assoluta contrarieta` a ogni tipo di condono, una delusione ricevuta dal nuovo Governo Draghi: " il condono e` una presa in giro per chi ha sempre pagato regolarmente le tasse".
Per quanto poi riguarda i Ristori, "a essere insoddisfatti non sono quelli che hanno lavorato onestamente dichiarando i redditi realmente percepiti, ma soprattutto gli evasori fiscali che hanno dichiarato sempre una piccola parte degli incassi ricevuti, e che adesso ottengono una percentuale minima proprio perche` hanno dichiarato poco".

Infine alcune note sul Turismo: " il Turismo in Valsassina e` della serie "mordi e fuggi", soprattutto adeso che i Lombardi in zona rossa o arancione non possono andare nelle regioni vicine, un turismo povero che lascia pochi redditi agli operatori locali ma molto traffico sulle strade. Un turismo che sarebbe da ripensare: una riflessione anche sul mancato decollo dei B&B, su cui c`erano diverse speranze alcuni anni fa.

Insomma, riflessioni ad ampio raggio per un circolo ancora modesto nei numeri, ma che spera, soprattutto quando finira` la pandemia e si potra` organizzare qualche iniziativa in presenza, di avere ampi margini di crescita (gli elettori del PD in Valsassina non sono mai stati pochi).

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Venerdì, 02 Aprile 2021 07:57

LA PESTE IN VALSASSINA (parte II)

in Cultura

Avevamo concluso la nostra cronaca delle pestilenze in Valsassina, riportando le notizie sul morbo che seminò terrore e morte a cavallo fra XV e XVI secolo. Lontano prodromo, ancorché molto più ferale, del presente dilagare epidemico dovuto all’ormai ecumenicamente diffusa infezione da coronavirus che qualche grattacapo di non irrilevante entità sta distribuendo qua e là anche fra le Prealpi orobiche. Certo, rispetto al Covid, la peste bubbonica fu più letale in proporzione al numero degli abitanti di allora colpiti dal contagio. A Milano, a titolo di esempio, pare che il morbo abbia ucciso 30mila persone Anche se, nel corso dei secoli, la scarsità di documenti non consente di riportare dati precisi in merito all’incidenza della mortalità sulla popolazione valsassinese.

Ci sembra comunque sufficiente riferire a titolo di esempio le cifre dei decessi nel capoluogo lombardo dove, secondo lo storico Giovanni Simonetta, nel 1451, primo anno dell’epidemia, si contarono 30 mila morti. Erano gli effetti di quell’ epidemia magna, ancora attiva più di 30 anni dopo, le cui devastanti ondate indussero i milanesi, nel 1489, a costruire il Lazzaretto ancora attivo, per gli stessi scopi, all’epoca della “peste di San Carlo” del 1576 e di quella descritta dal Manzoni che colpì duramente anche la Valsassina e l’intero comprensorio lecchese. Proprio dalla peste del 1630 riprendiamo la seconda parte della nostra storia.

L’epidemia si diffuse al seguito delle truppe, soprattutto mercenari, di Ferdinando II entrate in Italia per fermare i francesi di Carlo Gonzaga duca di Nevers le cui legioni avevano occupato Mantova e il Monferrato, ritenendo il Gonzaga di tenere diritti di possesso su quei territori. Ma, come spiega lo storico Andrea Orlandi, in una serie di articoli per la “commemorazione tricentenaria della peste manzoniana” apparsi sul periodico lecchese “All’ombra del Resegone” (gennaio - febbraio 1930), “Fra le soldatesche alemanne che si misero in cammino verso l’Italia serpeggiava la peste, alla quale dava incentivo un’estrema sudicieria: il morbo anzi erasi già propagato alla Svizzera e alla stessa Valtellina.

” Le legioni asburgiche, composte in gran parte da mercenari muniti di picche e spade, varcano dunque il lago di Costanza a Lindau, dove erano acquartierate, e il 29 maggio del 1629 arrivano a Coira, in Svizzera. Qui sostano per oltre tre mesi. Il 20 settembre le soldatesche imperiali invadono la Valtellina e raggiungono Colico mettendone a ferro e fuoco il territorio. Poco dopo i mercenari, meglio noti come lanzichenecchi (il termine tedesco è “landsknecht”, vale a dire “servi della terra”), dilagano in Valsassina occupando paesi, villaggi e pievi tranne, ricorda l’Orlandi, “Premana, Pagnona, Indòvero, Narro e Moggio”.

L’invasione è fulminea ma non altrettanto rapido il transito della “soldatesca alemanna” poiché “Durò il passaggio fino al 3 ottobre di quell’anno1629: il Tadino precisa in 28800 gli uomini di fanteria, 7456 i cavalli: totale 36256”. La peste non tardò a presentarsi.
Uno dei documenti più importanti per quanto riguarda la presenza dei “lanzi” in valle è una relazione prodotta da due missi dominici inviati dal Tribunale della sanità di Milano presieduto da Ludovico Settala, per condurre alcuni sopralluoghi anche lungo il Lario, la Valsassina e le zone limitrofe con l’obiettivo di valutare la situazione sanitaria e predisporre adeguate misure contro la pestilenza che stava già dilagando. Il capo spedizione era il protofisico Alessandro Tadino, citato dall’Orlandi; lo accompagnava il giureconsulto Giovanni Visconti.

In pratica si trattava dei commissari straordinari dell’epoca per l’emergenza sanitaria del Ducato di Milano, allora soggetto alla dominazione spagnola. Va comunque sottolineato che la relazione conclusiva del lavoro svolto dai due inviati sanitari, “Il raguaglio dell’origine et giornali successi della gran peste Contagiosa, venefica, & malefica…” stilato dal Tadino, costituisce la fonte principale dalla quale Manzoni ricavò dati, fatti ed eventi inseriti poi nei “Promessi sposi” per descrivere il morbo e i suoi effetti nel Ducato di Milano di cui la Valsassina faceva parte. Il manoscritto sarebbe poi stato presentato “All’illust.mo sig.r Francesco Orrigone, vicario di provisione Della Città, & Ducato di Milano”.

I due inviati si assumono il compito di “mandare in luce la vera Origine e successi della crudel peste seguita in questa città di Milano, e suo Ducato…”. L’intento del Tadino è chiarissimo: produrre una completa e particolareggiata relazione tecnica sugli avvenimenti, vale a dire “un racconto minuto, e distinto, dell’origine, e de tutti li casi di tempo in tempo, e luogo seguiti in generale, e in particolare…”. Sorvoliamo sull’interminabile introduzione dal taglio storico, vergata in italiano baroccamente pomposo, come era costume dell’epoca, contenuta nel “Libro primo” che copre un lasso di tempo di 25 anni, dal 1603 al 1627, in cui si descrivono anche le conseguenze della carestia che colpì il Ducato e l’intera Italia settentrionale in quegli anni. Segnlala Tadino, soprattutto, l’ammassamento delle “soldatesche alemanne” mercenarie nei Grigioni, cioè in Svizzera, dove “alcune terre si trovavano infette di peste…”.

Il contagio si diffuse Oltralpe in poche settimane anche perché, spiega il protofisico milanese “…questa soldatesca non stimando la morte, meno la peste, haveva svaligiato alcune di queste terre infette…” mentre era in attesa di discendere in Valtellina. L’Italia aveva già conosciuto la furia dei mercenari tedeschi nel maggio del 1527 quando, insieme alle truppe spagnole di Carlo V, gli alemanni si resero responsabili del sacco di Roma.
L’invasione del 1629 è improvvisa e inarrestabile. I lanzi, valicato lo Spluga percorrono la Val Chiavenna, arrivano a Colico e “l’abbrugiarono in un solo giorno”. Il 21 settembre la soldataglia asburgica devasta Bellano, poi risale il corso del Pioverna e irrompe in Valsassina, risparmiando l’Alta valle ma propagandosi con la rapidità di un incendio nel resto del territorio nel quale, spiega Tadino, “…si veggono vestigie delle antichità delli Toriani indi originar, li quali un tempo predominorno Milano…”. Del passaggio dei mercenari a Bellano abbiamo la testimonianza di Sigismondo Boldoni, letterato dell’epoca, il quale in una missiva al cardinale veronese Ubaldini spiega che “gli abitanti del paese e del Lario, costernati, fuggono lasciando le case spoglie di ogni cosa”. Boldoni, per evitare guai peggiori, è costretto ad ospitare “per interi sei giorni” una compagnia di soldati ma morirà di peste qualche tempo dopo.

Le orde mercenarie nelle cui file allignava da mesi la peste, devastando e distruggendo ogni cosa percorrono un territorio dove, spiega il protofisico milanese, “scorre in una parte il fiume Pioverna , dall’altra il fiume Troggia…” le cui acque “non meno delicate, che delitiose” scaturiscono da “…scoscesi monti, frà quali il Monte Albano e il Monte Grigna…”. Tadino descrive “la strage che fu fatta in questa valle” e le devastazioni che i landsknecht si lasciano alle spalle dopo più di dieci giorni di violenze e saccheggi mentre i valsassinesi si rifugiano in massa sui monti e negli alpeggi più alti: “così apponto restò infelicemente trattata la Valsassina”. Alla fine, viene scritto nel “Ragguaglio”, ai primi di ottobre, “Quando piacque al Cielo hebbe pur fine il passaggio & il transito di questa soldatesca alemanna.”

Le schiere mercenarie si dirigono a Lecco, si spandono in tutta la Brianza puntando verso il Mantovano e lasciandosi alle spalle un pericolo ancor più grave delle stragi e devastazioni: il contagio. Trascorso il devastante tornado delle milizie alemanne, non c’è più tempo da perdere: è necessario portarsi il più rapidamente possibile sul posto per accertare i danni provocati dall’invasione e, soprattutto, appurare se nei territori del Lario si stia davvero diffondendo la peste. Tadino e Visconti partono da Milano “Alli 26 del sudetto mese di ottobre” alcuni giorni dopo la denuncia di numerosi decessi sospetti nei pressi di Lecco. La missione affidatagli consiste nel “visitare tutte le terre, ville, Castelli, & porti di tutto il Lago di Como, di tutta la Valsassina…”.

(Segue)

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Giovedì, 01 Aprile 2021 18:21

Vaccinazione massiva. Al via sistema di prenotazione con Poste Italiane

Parte venerdì 2 aprile il nuovo sistema di prenotazione di Regione Lombardia, in collaborazione con Poste Italiane, per la vaccinazione massiva dei cittadini lombardi. Si comincia, esclusivamente, con i lombardi tra i 75 e i 79 anni. Successivamente si sbloccheranno gli appuntamenti per le altre fasce d’età.

L’iniziativa è stata presentata dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dalla vicepresidente Letizia Moratti, insieme al responsabile Technology and Operation di Poste Italiane Mirko Mischiatti. Con loro anche il responsabile della campagna vaccinale Guido Bertolaso.

Vaccinazione massiva, il piano

“Abbiamo presentato il piano vaccinale massivo e il programma posto in essere da Poste Italiane con la nuova piattaforma che sarà operativa dal 2 aprile. È una notizia che reputo molto positiva.

Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in occasione della presentazione del piano della vaccinazione massiva.

“Abbiamo appreso dalle parole del generale Figliuolo e del capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio – ha aggiunto – che c’è coerenza tra il nostro programma e quello del Governo. Anche questa è una buona notizia”.

“Si tratta di un programma – ha precisato – che era stato preparato da parecchio tempo e coinvolgeva in maniera diretta la Protezione Civile. Guido Bertolaso lo ha recepito e ampliato ulteriormente”.
I numeri

“Ad oggi – ha ricordato Fontana – sono stati erogati 1.629.000 dosi di vaccino e il 63% degli over 80 ha ricevuto almeno una dose e il 28% anche una seconda dose. Stiamo dunque procedendo in maniera positiva e siamo confidenti che presto arriveranno maggiori quantità di vaccino necessarie ad affrontare la fase della vaccinazione massiva, cruciale per il futuro prossimo della nostra Regione”.
Un portale ad hoc per gli utenti lombardi vaccinazione massiva

Quello messo in campo Poste Italiane su indicazione del governo lombardo, sarà un portale creato specificamente per Regione Lombardia e dedicato agli utenti lombardi che si sottoporranno alla vaccinazione massiva.

Vaccinazione massiva, prenotazione su 4 canali differenti

La prenotazione è strutturata su quattro canali differenti. Il primo è il canale digitale che spiega la modalità di prenotazione (www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it) online dal 2 aprile. Il secondo prevede la prenotazione tramite call center (800 894 545). Il terzo riguarda la rete capillare dei 1.083 Postamat (presenti sul territorio regionale lombardo), da fruire con la tessera sanitaria. Il quarto, infine, si riferisce alla rete degli oltre 4.000 portalettere presenti in Lombardia. I postini rilasceranno quindi la ricevuta necessaria all’utente per presentarsi al centro di erogazione dei vaccini. La prenotazione è diretta e non necessita di una pre-adesione.

IN ALLEGATO IL TUTORIAL PER PRENOTARE LA VACCINAZIONE

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Giovedì, 01 Aprile 2021 18:10

Polizia di Stato: anniversario e Concorso per 130 nuovi Commissari

Oggi ricorre una data storica. Esattamente 40 anni fa veniva approvata la legge 121 che rifondava il sistema della sicurezza del nostro Paese dando vita alla #PoliziadiStato, prima Forza di polizia ad ordinamento civile. Furono introdotti i ruoli dei tecnici, dei sanitari e degli ispettori. Alle donne venne riconosciuta la parità di trattamento economico, di carriera e di funzioni e fu introdotta la figura dei sindacati di polizia. Un percorso iniziato il #1aprile 1981, e rinnovato ogni giorno attraverso l’#essercisempre al vostro servizio, raccontato nel libro “La riforma dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza- Esserci sempre al servizio del bene comune” https://www.poliziadistato.it/.../386061f7ee3fb48135122102

Il 1° aprile del 1981 fu emanata la legge n.121. Il quarantennale della riforma è narrato nelle foto del #calendariopolizia 2021. Ad Aprile, il tratto distintivo raccontato è quello dell'#identità. La riforma cambiò la nostra uniforme, i colori di riconoscimento e ci rese forza di polizia civile. Le nostre radici però rimasero forti, segnando la nostra identità. Fu quindi rinnovata la tradizione per costruire un futuro sempre al servizio del cittadino.

Diventare #Commissario della #PoliziadiStato è una scelta di vita importante. Vi porterà a diventare parte di una grande comunità che opera, ogni giorno, al servizio dei cittadini e a tutela della loro sicurezza.
Avete tempo sino al 29 aprile per iscrivervi al concorso per 130 Commissari.
Tutti i dettagli sono disponibili al link https://www.poliziadistato.it/.../1416062071dcb74f130205478

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Giovedì, 01 Aprile 2021 17:31

VACCINO: DA DOMANI POSSONO PRENOTARE I CITTADINI TRA I 75 E I 79 ANNI. ECCO IL PIANO DELLA REGIONE PER FASCE DI ETA'

Da domani, venerdì 2 aprile 2021, sarà possibile prenotare sul nuovo portale il vaccino anti-Covid. Si comincia con i cittadini tra i 75 e i 79 anni.
Le prenotazioni possono essere effettuate:
📞 Call center:
telefonando al numero verde 800894545
📧 Portalettere:
i postini rilasceranno la ricevuta necessaria all’utente per presentarsi al centro di erogazione dei vaccini
- 1.083 Postamat da fruire con la tessera sanitaria
Nel video trovate una guida.
Qui sotto il piano della Regione per arrivare a vaccinare l'intera popolazione.
 
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Giovedì, 01 Aprile 2021 14:09

WEEKEND DI PASQUA: LA PREFETTURA ANNUNCIA CONTROLLI INTENSIFICATI

Nell’attuale contesto caratterizzato ancora da valori significativi di contagi e di ricoveri ospedalieri, è indispensabile evitare qualsiasi forma di cedimento rispetto alle misure di distanziamento sociale ed alla limitazione della circolazione delle persone.
Per questa ragione, sulla base delle direttive impartite dal Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sono state intensificate, in vista del weekend di Pasqua, le misure straordinarie già, peraltro, in atto, in ambito provinciale.
Le finalità generali per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19 sono quelle di garantire ed intensificare:
- l’attività di presidio con particolare attenzione alle piazze, parchi, scali ferroviari, spiagge, alle vie ed alle zone maggiormente frequentate, dove potrebbero crearsi forme di aggregazione spontanea e/o assembramenti, in particolare con la finalità di garantire il rispetto del “divieto di spostamento” delle persone;
- gli interventi straordinari mirati in aree e zone sensibili, interessate da fenomeni di criminalità.
Massima attenzione sarà prestata anche alla verifica del rispetto delle disposizioni inerenti all'apertura degli esercizi commerciali e dei servizi di ristorazione.
Concorreranno nei controlli anche la Polizia Stradale e la Polizia Ferroviaria.
Nell’ultima settimana sono state controllate 3340 persone, 100 sanzionate; controllati 467 esercizi commerciali e 3 sanzionati.
“Dopo oltre un anno di restrizioni, stiamo tutti sperimentando una sensazione di sfinimento che rischia di renderci meno attenti al rispetto delle regole. È quella che l’OMS ha definito pandemic fatigue, una risposta prevedibile e naturale a uno stato di crisi prolungata della salute pubblica soprattutto perché la gravità e la dimensione dell’epidemia da Covid-19 hanno richiesto l’adozione di misure invasive con un impatto senza precedenti nel quotidiano di tutti, compreso di chi non è stato direttamente toccato dal virus.
Per questa ragione è fondamentale non arretrare di fronte al rispetto di regole e comportamenti che soli possono farci uscire da questa emergenza. Finora è stato riscontrato grande senso di responsabilità, continueremo nei controlli ma sempre con grande equilibrio”.
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