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Venerdì, 31 Marzo 2023 17:16

LA SANELLI LASCIA PREMANA DOVE RESTANO CUORE, RADICI E STORIA

La notizia, come spesso accade di questi tempi, arriva tramite social. Non è un lampo nel buio per chi ne conoscev a le dinamiche, ma quando vedi i camion fare trasloco la realtà prende il sopravvento e bisogna farci i conti.
 
Ma i traslochi possono essere di vario tipo, quello che sta interessando le Coltellerie Sanelli è legato ad un processo di sviluppo che evidentemente la sede premanese non poteva supportare, e così armi e bagagli una delle aziende più storiche del territorio scende a Valle come hanno fatto in tanti e va ad accasarsi laddove una volta si costruiva "una lunga storia di mobili" poi finita come tutti sappiamo.
 
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E di storia ne parlano proprio loro, i Sanelli, affermando che ne sta per essere scritto un altro pezzo definendo "molto importante" il passo fatto.
 
Crediamo che l'aggettivo giusto sia "epocale" visto che parliamo di un'azienda che dal 1864 ha vissuto e contribuito a costruirne un'altra di storia che travalica quella della singola impresa, e tutti avrete capito che stiamo parlando di Premana, paese che peraltro ha già vissuto in passato distacchi dolorosi come quello della Montana. 
 
Pagine che sono riassunte nel capitolo del loro sito che racconta il ritorno in paese di Ambrogio Sanelli che aveva imparato il mestiere "in un’officina di Venezia ed averlo esercitato su un barcone galleggiante a Verona. Ancora giovane ed intraprendente, recupera una vecchia conduttura sotto il paese, e rimette così in moto un’antica ruota ad acqua per azionare i magli nelle vecchie strutture di un forno fusorio.

Da qui nasce una vera e propria azienda, la prima del paese, da cui escono lame ed articoli da taglio, già allora commerciate in tutta Italia".

"Ad attestare la qualità dei prodotti - si legge - arriva, già nel 1881 un diploma con medaglia d’oro all’Esposizione Nazionale di Milano e tre anni più tardi un simile riconoscimento in quella di Torino.
È lui, Ambrogio, il capostipite della famiglia Sanelli. La professione viene proseguita dal figlio Silvio, nato il 10 Maggio 1892. Degli otto figli di Silvio, quattro hanno proseguito l’attività di fabbricazione di coltelli: Mario (1923-1977), Orlando (1926-2007), Sereno (1927-2012) e Danilo nato nel 1935.

Trasloco, quindi, ma, del resto, tra Taceno e Pasturo hanno trovato spazi adeguati diversi imprenditori della Valvarrone che non per questo hanno dimenticato dove hanno le radici e il cuore. 

E lo stesso, inevitabilmente. sarà anche per i Sanelli.

(In copertina: lo stand Sanelli alla Sagra delle Sagre)

 

 

 



 

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Venerdì, 31 Marzo 2023 14:02

"QUER PASTICCIACCIO BRUTTO" del PNRR

L'Italia rischia di perdere gran parte dei 210 miliardi del PNRR che l'Europa le aveva promesso ? Il Ministro Raffaele Fitto alza bandiera bianca perchè l'Italia non è stata capace di creare progetti credibili che le consentano di accedere ai finanziamenti promessi dall'Europa (100 miliardi, cioè la metà, ormai sono persi sicuramente) ? Da giorni giustamente si sta parlando di questo problema vero, che finalmente sostituirà le finte polemiche di cui sono state piene le cronache politiche dei giorni scorsi.

Ma che cosa è successo ? Perchè siamo arrivati a questo punto ? vorrei cercare di ricapitolare la situazione, almeno da come l'ho capita io, a partire proprio da quando , ormai tre anni fa, si è cominciato a parlare di questi "straordinari finnziamenti", "un'occasione unica per l'Italia". E ne vorrei parlare in termini molto semplici, come si può spiegare ai bambini (o ai miei giovani alunni).

Quindi, nell'estate del 2020, "Giuseppi" Conte, che era al suo secondo mandato come Presidente del Consiglio (Governo giallo-rosso, PD più 5 Stelle) e usciva (quasi) da una lotta alla pandemia che aveva visto l'Italia faticare non poco a cercare delle soluzioni, era andato a Bruxelles, dove era ormai accolto con una forte carica di simpatia e benevolenza dai vertici europei (Macron, Merkel, ecc.) a chiedere aiuti per una economia come la nostra fortemente provata dai lockdown e dalla recessione conseguente.

Il suo fare cordiale forse non aveva l'autorevolezza del suo futuro successore Mario Draghi, ma raccoglieva solidarietà e consensi nei vertici europei. Molto più di quanto si potesse immaginare e addirittura sperare: ben 210 miliardi di euro ("Next generation EU", per le generazioni future) messi a disposizione dall'Europa per il Governo italiano, purchè utilizzati in progetti riguardanti riforme strutturali, digitalizzazione e innovazione, riforme ambientali e di lungo periodo.

Benissimo, sorpreso lui stesso dal suo imprevedibile successo, Conte si era dato subito da fare per creare una organizzazione amministrativa parallela ai Ministeri ( i famosi "300 tecnici" specializzati, qualcuno se ne ricorda ?) per creare questi progetti in modo realistico e credibile, visto che l'Unione Europea li avrebbe giustamente valutati e controllati, prima di sborsare i finanziamenti promessi.

E qui si scatenò il finimondo, che lo avrebbe costretto alle dimissioni. Il Senatore Renzi e altri che purtroppo lo hanno seguito aprirono il fuoco a pallettoni incrociati: " Che bisogno c'è di nuovi tecnici che scavalchino i Ministeriali ?". "Ma Conte sarà in grado di gestire tutti questi soldi ? Non sarebbe meglio che li gestisse un altro Governo guidato da una personalità più esperta e introdotta in Europa ?".

Fu così che nel Febbraio 2021, dopo lo sgambetto del genio politico di Rignano, che tolse i suoi parlamentari, già scissionisti dal PD, dalla maggioranza che sorreggeva Conte, si affacciò sulla soglia di Palazzo Chigi, chiamato dal Presidente Mattarella, il "migliore dei migliori", cioè il pluricelebrato Mario Draghi, l'"uomo serio" che doveva finalmente garantire il buon uso di quei 210 miliardi , con dei progetti realmente credibili.

Il Governo di Draghi aveva per l'appunto questi due obiettivi, approvare una legge finanziaria salvifica, e organizzare per l'appunto questi famosi progetti. Per fare questo chiese "l'"unità nazionale", cioè la partecipazione di quasi tutti i Partiti, escluso quello di Giorgia Meloni (che così passò dal 4% al 30% dei voti) aderendo tutti al suo Governo, dalla Lega a Forza Italia, PD e 5 Stelle.

Purtroppo, come capita praticamente quasi sempre nei "Governi di unità nazionale", in cui bisogna tenere buoni tutti, sia chi la pensa in un modo sia chi la pensa in modo diametralmente opposto, il risultato fu un gigantesco "impasse".
Salvini, che ogni giorno si dimenava uscendo con sparate propagandistiche sui giornali, non ottenne la "flat tax", e il PD non ottenne lo "Jus soli" ( e nemmeno lo "Jus scholae" per gli extracomunitari).
I famosi progetti nel frattempo sarebbero stati elaborati finalmente nelle chiuse stanze ministeriali e nel più assoluto segreto ("ci sarà il Ponte sullo Stretto di Messina ? Forse, ma costa troppo) senza che nessuno ne sapesse più nulla.

Insomma, ora,a quasi due anni di distanza, viene fuori che anche qui c'è stato un grande "impasse", tra chi voleva micro progetti da distribuire negli enti locali (strade e "tangenzialine", padiglioni, persino feste e sagre) e chi voleva giustamente concentrare gli interventi in opere più sostanziose (nuovi Ospedali, Scuole e centri di servizio).

Risultato: anche qui un "impasse" di cui non si può onestamente dare tutta la colpa alla Meloni e al suo Governo per il resto già abbastanza ridicolo degli "ultimi della classe" (come ha detto Santoro). Di certo però i progetti non sono più andati avanti da mesi.

Perderemo quindi questa "occasione irripetibile" su cui già si era preventivamente contabilizzato un ipotetico aumento del PIL ? A questo punto sembra molto probabile, anche se per fortuna qualcosa è già arrivato, cioè circa una sessantina di miliardi, secondo il sito ufficiale del Governo "Italiadomani", che ha ridotto però il totale previsto a 191 miliardi.

Vedremo gli ulteriori sviluppi, ma come diceva un nostro antico conterraneo :" chi è causa del suo mal ...."

Enrico Baroncelli

 

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Venerdì, 31 Marzo 2023 11:58

DOMANI SERA CONCERTO A CASARGO DEL CORO GRIGNA E CONSEGNA DELLA BORSA DI STUDIO "CORRADO PEDRONI"

in Cultura

Il tradizionale Concerto di Pasqua del Coro Grigna e la consegna delle borse di studio alla memoria del tenente medico Corrado Pedroni da parte della Sezione di Lecco dell'ANA si terrà domani a Casargo nella chiesa di San Bernardo alle 20.30.

La borsa di studio è destinata a un ricercatore medico che si sia particolarmente distinto per la propria attività professionale a favore della collettività, secondo lo spirito di solidarietà alpina che è uno dei più sentiti valori propugnati dall’Ana.

La borsa di studio, per volere dei famigliari, intende infatti ricordare l’azione svolta da Corrado Pedroni nel corso della Seconda Guerra Mondiale: impegnato professionalmente al Fatebenefratelli di Milano, Pedroni viene chiamato al servizio militare come tenente medico e viene quindi inviato con il Corpo di spedizione italiano in Russia, dove stringe una grande amicizia con il futuro Beato don Carlo Gnocchi e partecipa alle drammatiche vicende della ritirata delle truppe alpine. Finita la guerra Corrado Pedroni torna a lavorare al Fatebenefratelli. Muore nel 1983, a 72 anni: per ricordarlo i famigliari istituiscono la borsa di studio alla sua memoria, che viene assegnata ogni anno dietro indicazione della Sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini. 

Durante la cerimonia in programma a Casargo la borsa sarà quest’anno consegnata al dottor Nicola Fazzini, classe 1994, di Premana: laureato in Medicina e chirurgia all’Università di Pavia con la votazione di 110 e lode, è attualmente iscritto alla Scuola di specializzazione in Chirurgia generale presso l’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia e ha già svolto la propria attività presso alcune Rsa del territorio lecchese. Fazzini è anche membro – in qualità di operatore tecnico sanitario – del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico / Stazione della Valsassina e Valvarrone. 

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Venerdì, 31 Marzo 2023 11:44

ITALIANI CSI DI CAMPESTRE: VALSASSINESI A CACCIA DI TITOLI, MA QUEST'ANNO SARA' DURA!

in Sport

Si disputerà nel fine settimana a Tezze sul Brenta (VI) la 24^ edizione dei Campionati Italiani di corsa campestre griffati CSI.

Annunciata la partecipazione di circa 2.000 atleti: nel 2022 furono "solo" 1.200.

In Veneto saranno presenti anche molti atleti della nostra Comunità Montana in rappresentanza di sei società: Bellano, Derviese, Pagnona, Pasturo, Premana e Cortenova.

Proprio il CSC Cortenova è detentore del titolo conquistato lo scorso anno a Fano dove Pasturo si è classificato in terza posizione.

Le tre "corazzate" valsassinesi (Cortenova, Pasturo e Premana) si presentano ai nastri di partenza con ovvie ambizioni ma quest'anno, visto anche l'altissimo numero di atleti in gara (un record) la concorrenza sarà fortissima.

In bocca al lupo a tutti i nostri atleti e che la bandiera della valle sventoli ben alta come è sempre successo in passato.

Intanto è motivo di soddisfazione anche la presenza sul manifesto ufficiale della manifestazione di un'alteta di casa nostra, giusto omaggio ai campioni uscenti del CSC Cortenova che porta in gara anche l'unica atleta della categoria Disabili Intellettivo-Relazionali giovani femminili, ovvero la bravissima Sara Buzzoni.

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Venerdì, 31 Marzo 2023 09:44

PREMANA: SOLO ONLINE LE RICHIESTE DI PERMESSI STAGIONALI PER LE AGRO-SILVO-PASTORALI

A partire dal 2023, le modalità di rilascio dei permessi stagionali per strade agro-silvo-pastorali, saranno da richiedere ESCLUSIVAMENTE ONLINE tramite il sito www.stradeasppremana.it.

Sono esclusi i permessi FULL – DISABILI – ASSEGNATARI DI LOTTI BOSCHIVI COMUNALI AD USO FOCATICO - PROVVISORI (per motivazioni straordinarie avvallate dal Sindaco), per i quali bisogna recarsi presso gli uffici comunali.

Qui sotto potete scaricare le istruzioni pubblicate dal Comune.

 

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Giovedì, 30 Marzo 2023 16:58

"LA SPESA CHE FA BENE": DA IPERAL AL SOCCORSO CENTRO VALSASSINA

Da oggi fino al 30 aprile per ogni 20€ di spesa fatta presso i punti vendita Iperal riceverete un punto sulla Carta Amica.
Potrete scegliere di donarli all’associazione che preferite.
In Valle partecipa alla raccolta fondi il Soccorso Centro Valsassina con il codice 346.
Il ricavato verrà utilizzato per le attività associative.
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