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Martedì, 19 Ottobre 2021 06:39

Cimitero di Laorca a Lecco e le sue pietose condizioni

Il Cimitero di Laorca, a Lecco, comprendente anche la Cappella di San Giovanni Battista, è un cimitero cattolico romano sito in una grotta sotto il Monte Carmelo. Per la sua rilevanza storico-paesaggistica, è considerato monumento nazionale, inserito nella Cemeteries Routes of Europe.

Per arrivarci occorre percorrere, per un centinaio di metri circa, un vialetto pieno di buche, con piccoli sassi caduti dal muro, asfalto divelto, per cui occorre prestare molta attenzione a non cadere. Ciò è aggravato dal fatto che questi luoghi sono sovente frequentati da persone anziane, per cui rendere agevole il suo accesso è un obbligo.

Inoltre un sito così importante sia dal punto di vista storico che paesaggistico versa in condizioni pessime. Chi ha modo di entrare, sia per far visita ai cari defunti o per ammirare tale bellezza si trova di fronte un sito mal curato, degradato, sottoposto all’incuria del tempo.

Al suo interno ci sono paratie che segnalano un muro pericolante, cavalletti abbandonati, alberi semi-cadenti, cancellate cadute.

Insomma chi di competenza dovrebbe intervenire quanto prima per dare un aspetto più decente ad un sito così importante.

Qui di seguito un piccolo cenno storico tratto da Wikipedia:
“l sito originariamente ospitava una serie di cappelle che ricostruiscono ancora oggi la Via Crucis, realizzate nel 1765, simili a quelle trovate presso i vari Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia. Già nel 1649 venne realizzato un ossario per ospitare i resti delle vittime della peste portata in Italia dai Lanzichenecchi; dopo la prima guerra mondiale, al sito vennero aggiunti un deposito ed un memoriale per i caduti nel conflitto.

Nel 1930, l'ingegner Giosuè Todeschini, realizzò un terrazzamento inferiore per ospitare otto cappelle private.

A partire dal 1933, durante gli anni del regime fascista, il cimitero venne dichiarato "Luogo che non dovrebbe esistere": difatti, con la costruzione del nuovo camposanto di Malgrate, ne fu disposta la chiusura e la traslazione delle salme sia a Malgrate che nel cimitero monumentale della città, comportando così la soppressione dei cimiteri locali. Tutta la popolazione locale insorse ed il cimitero di Laorca rimase immutato.

Il sito è stato ristrutturato nel corso dei secoli XIX e XX; al pittore Luigi Tagliaferri venne affidato il compito di restaurare la Via Crucis. Nel 1985-1989, il pittore Paolo Gerosa dipinse immagini moderne per la cappella ristrutturata in stile neoromanico, sulle precedenti fondamenta. La grotta ospita cappelle dedicate alla Madonna di Lourdes ed a San Giovanni Battista (chiamata anche Chiesa ai Morti); quest'ultima cappella ha una struttura risalente al 1289, eretta per venerare un eremita di nome Giovanni che abitava nella grotta nel medioevo.

L'interno della chiesa principale presenta affreschi del 1578 ed un arco in stucco nell'abside del 1648. Il cimitero ha monumenti in stile Liberty dedicati a Falck (1922), Redaelli (1903-1908) e Bolis (1914).”

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Martedì, 19 Ottobre 2021 06:37

AL LECCO SFUGGE LA VITTORIA, BEFFA ALL’84’

in Sport

 Mantova - Calcio Lecco 1912: 1 -1
Mantova (4-3-3): Tosi; Esposito (dal 39′ s.t. Panizzi), Checchi, Milillo, Darrel; Zilbert (dal 28′ s.t. Pinton), Messori, Gerbaudo; Guccione, Paudice (dal 16′ s.t. De Cenco), Bertini (dal 1′ s.t. Zappa) (Marone, Bianchi, Silvestro, Bucolo, Rihai, Pilati, Vaccaro, Piovanello). All. Maurizio Lauro.
Lecco (3-4-3): Pissardo; Merli Sala, Marzorati, Enrici; Celjak (dal 16′ s.t. Giudici), Masini, Kraja (dal 16′ s.t. Lora), Zambataro (dal 33′ s.t. Galli); Tordini (dal 33′ s.t. Ganz), Mastroianni (dal 33′ s.t. Morosini), Iocolano (Ndiaye, Lakti, Petrovic, Di Munno, Reda, Bia, Buso). All. Mauro Zironelli.

Marcatori: Ganz (L) al 32′ s.t.; Guccione (M) al 40′ s.t.
Arbitro: Francesco Luciani di Roma 1, ass. Alex Cavallina e Veronica Vettorel, IV uomo Andrea Bordini.
Note: spettatori 500 circa. Ammoniti Masini, Milillo, Gerbaudo, Esposito, Giudici. Angoli 4-8.
Ancora una volta il Lecco non riesce a gestire il finale di tempo e viene beffato dal Mantova che pareggia a pochi minuti dal termine, dopo una mischia sotto porta dalla quale il pallone finisce nella porta bluceleste, senza riuscire a capire se trattasi di autogol di Marzorati o rete di Guccione.
Al 4’ il Lecco va vicino alla marcatura con Kraja che prima calcia a rete, un difensore devia la palla sul palo, il centrocampista Bluceleste ci crede corre incontro alla sfera che era ritornata in campo, ma incredibilmente non riesce a colpire la palla. Minuto 11, cross sul secondo palo per Celjak che la mette dentro rasoterra, la palla danza sulla linea ma Mastroianni e Tordini non riescono a spingerla in rete, la difesa virgiliana allontana. Al 19′, da angolo, Mastroianni di testa non inquadra la porta.
A fare la partita è il Lecco, mentre il Mantova si fa vivo solo al 24’ quando Bertini dai quaranta metri cerca di sorprendere Pissardo fuori dalla porta, ma l’estremo difensore lecchese. Non ha problemi a parare. I padroni di casa giocano duro ed a farne le spese è il povero Tordini, tartassato dagli avversari fin dall’inizio, e l’attaccante Bluceleste è costretto ad uscire lasciando il posto a Ganz. Sul finale di tempo Mastroianni è lanciato a rete con un’azione fotocopia come per la rete contro il Padova, ma questa volta l’attaccante sbaglia il controllo e l’azione sfuma.

Ad inizio ripresa è il Mantova a cambiare indirizzo alla partita rendendosi più aggressivo con un pressing alto, ma il Lecco è bravo a far sfuriare i padroni di casa senza correre pericoli. Si arriva così al 52’ quando Iocolano con una stupenda punizione prende un altro palo.
Il Mantova ci riprova al 64′ con un’azione insistita con Gerbaudo, che prova da fuori, ma la difesa del Lecco devia in angolo. Sulla battuta Pissardo respinge di pugno con Messori che batte a rete per due volte, prima respinge Marzorati e poi Masini salva di testa sulla linea.
Al 74’ arriva la rete del Lecco, Mastroianni fa passare la palla tra i due centrali del Mantova per l’accorrente Ganz che di sinistro batte forte a rete ed è 1 a 0.
Ma, come dicevamo, all’84’, quando la vittoria sembrava ampiamente alla portata del Lecco, De Cenco dalla destra riesce a buttare la palla in mezzo all’area piccola, ne segue una gran mischia, con la palla che finisce in rete, senza che sia chiaro se trattasi di autorete di Marzorati o rete di Guccione.
Sfugge così una vittoria che sarebbe stata importantissima alla luce dei non certo brillanti risultati della altre squadre di alta classifica.

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Martedì, 19 Ottobre 2021 06:28

UN AGO DA MAGLIA PER IL BRODO

Un’infiorescenza rigonfia di piccoli petali fucsia simile a un pon pon da cipria. Lo stelo è cavo e verde. Ha il diametro di un grosso ago da maglia. Cresce bene anche nei nostri orti durante la tarda primavera. Forma piccoli cespugli alti non più di 40/50 centimetri i cui gambi, tagliuzzati in piccoli anelli, compaiono spesso sulle nostre tavole.

In particolare in Veneto e Alto Adige dove non manca mai nei brodi e nelle minestre. I botanici chiamano questa essenza vegetale Allium schoenoprasum ma noi la conosciamo col più prosaico ma simpatico appellativo di erba cipollina. Viene utilizzata per insaporire primi piatti e pietanze che, grazie al suo delicato aroma, acquistano un lieve sentore di cipolla. Ma non è soltanto gustosa. L’erba cipollina, infatti, contiene numerosi nutrienti che ne fanno una specie di toccasana grazie anche alla presenza di vitamina C, gruppo B, E, K, calcio, magnesio, potassio,fosforo, ferro, zinco e fibre. Ha proprietà ipotensive, cardiotoniche, antiossidanti e genericamente depurative.

Un tempo veniva usata come vermifugo. Va bene anche per il colesterolo dato che ne contiene una quantità pari a zero. I suoi oli essenziali vengono usati in erboristeria per liberare i bronchi dal catarro. Ma fate attenzione. Quest’erba stimola anche la produzione degli acidi gastrici. Quindi se soffrite di reflusso gastroesofageo, ulcera o gastrite statene alla larga.

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Domenica, 17 Ottobre 2021 21:26

L'AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO IN VISITA ALL'ORRIDO CHE INTANTO SUPERA I 122.000 VISITATORI IN UN ANNO

Antonio Rusconi, recentemente confermato alla carica di Sindaco di Bellano è raggiante.
Parlando dell'Orrido ha infatti scritto sul suo profilo facebook che "Oggi il nostro gioiello ha superato i 122.000 visitatori in un solo anno!"
Non solo.
"Tanto è stato fatto per arrivare a questi risultati… ma nn ci fermiamo e anche ieri, dopo il consiglio d’insediamento e dopo aver incontrato Filippo Magnini e Giorgia Palmas sul nostro lungolago…
…Abbiamo accolto all’Orrido una speciale e qualificata delegazione di professionisti dell’Enit, l’agenzia nazionale del turismo, che lavorano nelle sedi estere e che grazie ad una lungimirante azione della camera di commercio di como-lecco, erano in visita per un educational tour sul Lago di Como negli scorsi giorni.
Sono esperti di turismo e marketing che si occupano di promuovere l’Italia nel Mondo, lavorano a Los Angeles, New York, Parigi, Londra, Vienna, Monaco, Mosca, Stoccolma, Zurigo, Madrid…
Tutti i referenti conoscevano il Lago di Como come destinazione turistica, ma nessuno aveva mai sentito parlare dell’Orrido di Bellano…"
"Il risultato? - afferma Rusconi - Tutti vogliono materiale video, foto, info e proposte per inserire il nostro gioiello 💎 nelle loro strategie di comunicazione e promozione! L’Orrido ha fatto centro anche ai loro esperti occhi quale esperienza da proporre nelle newsletter, alle fiere, ai tour operator…
E conclude con un ringraziamento al presidente della camera di commercio Marco Galbiati e a Giuseppe Rasella per l’opportunità di promozione offerta.
 
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Domenica, 17 Ottobre 2021 18:04

INTROBIO: IL "RINGRAZIAMENTO" HA DATO SPETTACOLO

Il cuore agricolo della Valsassina ha pulsato oggi per le strade di Introbio.

La Festa del Ringraziamento organizzata dal Comune in collaborazione con numerose associazioni e grazie al lavoro straordinario di molti volontari, alla fine si è rivelata un successo andato "oltre le aspettative" come ha commentato il Sindaco Adriano Airoldi, visibilmente soddisfatto.

E in effetti non si poteva chiedere di più a questa splendida giornata valsassinese di metà autunno.

Sotto un cielo incredibilmente terso decine di trattori, molti attacchi, centocinquanta cavalli e relativi cavalieri hanno sfilato per le vie del paese accompagnati dalla banda di Cortabbio tra due ali di folla offrendo un grande spettacolo rurale e contadino che ha costituito una vera sorpresa per molti turisti.

Apprezzatissimi gli abbigliamenti dei vari gruppi che quest'anno hanno curato in modo particolare la loro presentazione, sfidandosi in una simpatica gara di estetica, eleganza e simpatia.

Il corteo è poi confluito al Prà Baster dove, dopo la benedizione impartita da Don Marco, si è passati alle premiazioni che hanno coinvolto in prima battuta giovani e giovanissimi alpeggiatori della Val Biandino e dei Piani di Bobbio.

E così il Sindaco ha consegnato una pergamena ricordo e un omaggio a Manuel Tognoni, Sofia Parolini, Giovanni Invernizzi, Simone Colombo, Mauro Brumana, Simone Plati, Elisa Bergamini e Riccardo Rupani.

Poi è stata la volta dei riconoscimenti ai gruppi presenti.

Quello de "La Pistolina" sè è aggiudicato il premio "eleganza"; quelli del Serafino la targa riservata al gruppo più numeroso; il Pina (dalla Brianza) si è imposto nell'attacco tradizionale con la giovanissima driver Chiara Usuelli; la piccola Sofia ha ricevuto il premio per l'attacco più simpatico. Nella categoria "trattori" un solo premio destinato al mezzo più "folk" e lo ha portato a casa il Natalino "Martinai".

Nel pomeriggio la festa si è conclusa con l'incanto di diversi prodotti, una bella e simpaticissima sfilata di cani e i balli country dei 700 metri Sopra il Cielo.

Soddisfattissimo, come già scritto, il Sindaco che da agricoltore (oltre che amministratore) si è speso moltissimo - assieme a tanti volontari - per l'organizzazione della manifestazione.

"Sono veramente felice - ha detto - perchè abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi nonostante la festa fosse stata rinviata lo scorso 26 settembre per il maltempo. La sfilata è stata magnifica e voglio ringraziare indistintamente tutti i partecipanti. Penso che il  momento più significativo, però, sia stata la consegna delle pergamene ai giovanissimi alpeggiatori, ragazze e ragazzi che hanno scelto liberamente di restarsene in Biandino e a Bobbio non per giocare ma per lavorare, con tutti i sacrifici che ciò ha comportato. Un bell'esempio per tanti loro coetanei che spesso trascorrono il tempo in modo certamente meno proficuo".

"Ringrazio di cuore chi ha pensato alla cucina e gestito le molte persone che hanno scelto di consumare il pranzo all'aperto al Prà Baster che, ancora una volta, si è rivelato essere un luogo fondamentale per poter proporre iniziative di un certo spessore" ha concluso Adriano Airoldi dando a tutti l'appuntamento per l'edizione del 2022.
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Domenica, 17 Ottobre 2021 09:13

ANDAMENTO VACCINAZIONI IN VALLE: IL 92,62% HA RICEVUTO LA PRIMA DOSE

Il green pass obbligatorio entrato in vigore venerdì scorso non ha influito sui dati delle vaccinazioni in Valle, visto che già le percentuali sono elevatissime. In settimana SKY ha dedicato un servizio a Premana per il suo 100% di prime dosi. Qualche settimana prima, come ricorderete, il traguardo lo avevano raggiunto, primi in Lombardia, a Parlasco. Per il resto segnaliamo che sotto il 90% rimangono solo Barzio e Pagnona. La provincia di Lecco con il 93,08% è sempre prima fra le provincie lombarde.

COMUNE N° prime dosi 1^ dose su popolazione target N° seconde dosi 2^ dose su popolazione target Popolazione target
PREMANA 1888 100,43% 1644 87,45% 1.880
PARLASCO 122 100,83% 103 85,12% 121
CORTENOVA 978 96,35% 859 84,63% 1.015
CRANDOLA 220 95,65% 194 84,35% 230
CASARGO 675 94,01% 594 82,73% 718
CASSINA 402 93,06% 350 81,02% 432
TACENO 423 92,97% 366 80,44% 455
PRIMALUNA 1732 90,63% 1530 80,06% 1.911
CREMENO 1256 90,04% 1114 79,86% 1.395
INTROBIO 1560 91,33% 1361 79,68% 1.708
MARGNO 295 92,77% 252 79,25% 318
MOGGIO 360 92,07% 309 79,03% 391
PASTURO 1492 90,70% 1288 78,30% 1.645
BARZIO 972 87,88% 855 77,31% 1.106
PAGNONA 257 81,85% 220 70,06% 314
TOTALI 12.632 92,62% 11.039 80,94% 13.639
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Domenica, 17 Ottobre 2021 08:21

SCIVOLATO UN RAGAZZO SUI SENTIERI DI INTROBIO

INTROBIO (LC) - Un ragazzo di circa 20 anni è precipitato Sabato pomeriggio in località Serra, nei pressi di Introbio. Era in montagna con il padre quando è scivolato dal sentiero per oltre un centinaio di metri, finendo in un punto molto stretto. La centrale ha mandato sul posto l’elisoccorso di Milano di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza e le squadre territoriali della Stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana; una decina i tecnici impegnati per le operazioni di recupero, effettuate mediante la tecnica del contrappeso. Il giovane, che nella caduta ha riportato diversi traumi, è stato portato in un punto più sicuro e poi il tecnico di elisoccorso del Cnsas, sempre a bordo del mezzo, lo ha recuperato con il verricello. L’intervento è finito intorno alle 19:30.

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Domenica, 17 Ottobre 2021 08:08

Como-Lecco, i giovani agricoltori resistono al Covid

E in Lombardia +2% imprese under 35 in 5 anni
COMO-LECCO - Nell’anno della pandemia i giovani agricoltori resistono alla crisi, con il numero delle aziende under 35 che in Lombardia non registra flessioni a livello tendenziale, ma anzi cresce del 2% negli ultimi cinque anni. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti regionale su dati registro imprese al secondo trimestre 2021 in occasione della consegna a Cremona degli Oscar Green, i premi all’innovazione per le imprese agricole che creano sviluppo e lavoro con l’impegno concreto dei giovani per combattere i cambiamenti climatici e salvaguardare l’ambiente.

Presente a Cremona anche una delegazione di Coldiretti Como Lecco guidata dalla Delegata di Coldiretti Giovani Impresa Chiara Canclini.

Con la crisi provocata dall’emergenza sanitaria – spiega la Coldiretti – il settore agricolo in Italia è diventato di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni, tanto che nell’ultimo anno a livello nazionale sono nate in media 17 nuove imprese giovani al giorno, secondo l’analisi Coldiretti-Divulga. Al lavoro nelle campagne italiane c’è un esercito di 55mila imprese giovani, di cui oltre tremila in Lombardia, che ha di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

Nel periodo della pandemia – precisa la Coldiretti – le aziende condotte da giovani nel Belpaese si sono dimostrate anche le più resilienti, con un aumento medio dei redditi del 5,9% nel 2020 rispetto all’anno precedente, mentre quelli delle aziende over 35 sono diminuiti dell’1,3%. “L’emergenza provocata dal Covid – commenta Canclini – ha fatto emergere la centralità del cibo e il ruolo fondamentale svolto dagli agricoltori. Occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale della nostra generazione che vuole investire nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso ci troviamo di fronte”.

Le nuove generazioni di agricoltori – conclude la Coldiretti – sono in prima fila anche nella rivoluzione digitale nelle campagne italiane con un’impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di uno su tre (37%) usa i social network, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

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Domenica, 17 Ottobre 2021 07:51

Anche il Sindaco di Primaluna per una lista di Centro alle Elezioni Provinciali

Consiglieri e assessori (compreso il neo-assessore di Morterone Claudio Baruffaldi) di tutti i Comuni della Provincia di Lecco andranno alle urne il prossimo 18 dicembre, per il rinnovo dell`ente di Villa Locatelli. Alcuni di questi, simpatizzanti o iscritti a Italia Viva, hanno inviato una lunga lettera ai giornali per promuovere la nascita di un polo di centro alle elezioni, invito prontamente raccolto da Appello per Lecco , dai calendiani di XAgire, e da altre Liste Civiche.

Un documento programmatico per annunciare che Mauro Artusi, sindaco di Primaluna, Giuseppe Conti, sindaco di Garlate, Giovanni Montanelli, sindaco di Galbiate, Stefano Motta, sindaco di Calco, e Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera, faranno squadra al prossimo rinnovo del Presidente e del Consiglio Provinciale di Lecco, anche se non hanno espresso per ora il nome dii un candidato unico alla successione di Claudio Usuelli.

Il documento comune “intende cercare di porre alcuni punti programmatici che riteniamo decisivi quali riferimento per il confronto che si è aperto in vista del rinnovo del Consiglio Provinciale del prossimo 18 dicembre. Non prefiguriamo liste o candidature, ma ci sembra importante come amministratori locali lecchesi richiamare alla necessità che il nuovo Consiglio Provinciale abbia chiara la necessità di porre quale obiettivo irrinunciabile il rafforzamento dell'identità del nostro territorio attraverso il perseguimento di punti programmatici concreti che possano essere gli assi portanti del suo futuro”.
Premessa

Siamo un gruppo di amministratori locali che si riconoscono in sensibilità/esperienze politiche e provenienze territoriali diverse, ma crediamo convintamente che le elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio Provinciale di Lecco che si terranno il prossimo 18 dicembre, dopo la recente tornata delle elezioni comunali di inizio ottobre, siano un’occasione preziosa da non perdere per rafforzare il nostro territorio nelle sfide che lo attendono, soprattutto in questa fase post-pandemica.

Francamente non ci appassionano analisi di “nuovi pesi” di questo e quest’altro schieramento dopo le elezioni, che hanno confermato spesso amalgama di provenienze diverse che però condividono un progetto territoriale specifico. Semmai deve interpellare tutti l’arretramento partecipativo dei cittadini e anche l’ente Provincia, al di là del venir meno dell’elezione diretta, è chiamata a rinnovare il suo ruolo. Veniamo da anni nei quali in nome di un efficientamento della spesa e dell’esasperazione di alleanze “a prescindere” sono state fatte aggregazioni forzate, a volte innaturali: la gestione dei trasporti pubblici con Varese e Como, la sanità con Monza (così come l’UTR l’ufficio territoriale di Regione), la gestione del patrimonio edilizio pubblico e le tematiche della casa con Bergamo e Sondrio, la Camera di commercio con Como. Non da meno associazioni sindacali ed imprenditoriali, in questa sorta di “liberi tutti”, hanno in parte seguito questa strada dando vita a vaste aggregazioni che hanno potenziato la loro capacità di lobby a livello regionale e nazionale, ma hanno oggettivamente indebolito la capacità del nostro territorio di fare squadra.

Oltre alla istituzione Provincia fanno eccezione a questa deriva di aggregazioni, almeno per ora, gli organismi territoriali dello Stato e dell’amministrazione della Giustizia, così come, per il decisivo impegno trasversale dei Comuni, le due società totalmente pubbliche SILEA e LRH che curano beni comuni essenziali quali la gestione del ciclo dei rifiuti e del servizio idrico. E altresì l’associazione UNIVERLECCO, che raduna enti pubblici e privati a sostegno della ricerca nel nostro territorio, mentre nel no profit si registra come fattore positivo e dinamico, tra le altre, l’attività della Fondazione Comunitaria, che ha da sempre affiancato azioni di coesione sociale ai progetti istituzionali della nuova Provincia ed ha negli ultimi anni ulteriormente rafforzato dialogo e progettualità condivise con i Comuni.
Il ruolo della Provincia

In questo scenario il rinnovo dei vertici provinciali è una importante occasione per ridare slancio ad un ente che, pur con elezioni di secondo livello, ha un rapporto diretto con le comunità territoriali: il fatto stesso che ogni consigliere comunale nel momento in cui vota porta in ”dote”, cioè rappresenta, una percentuale di cittadini del suo comune ( in relazione al numero di abitanti e dei voti presi alle elezioni comunali ha un “peso” ) dovrebbe stimolare la più ampia partecipazione al voto ed è questo un primo appello che vorremmo fare ai nostri colleghi: l’astensione significa anche privare i cittadini di rappresentatività, perché si è eletti in Comune anche per concorrere a governare la Provincia.

In secondo luogo, dopo la riforma incompiuta che ha tagliato fondi e confuso competenze, recentemente, oltre all’abbandono di progetti di aggregazione di Province, c’è stata una maggiore chiarezza di ruolo ed il ripristino parziale di finanziamenti. Occorre non sprecare allora questa opportunità di avere fondi specifici legati alla nuova programmazione 2021/2027 dell’UE, al Piano nazionale ripartenza e resilienza ,ai fondi nazionali e regionali post pandemia e legati alle Olimpiadi invernali 2026 e non ultimo valorizzare e mettere a sistema le risorse (economiche, progettuali, di capitale umano) generate nei nostri territori da istituzioni, imprenditori, mondi associativi, enti formativi e di ricerca ( basti pensare alle eccellenze, in questo ultimo campo, rappresentate da Politecnico e CNR di Lecco, IRCCS La nostra Famiglia di Bosisio Parini e Valduce di Costamasnaga, INRCA di Casatenovo e Osservatorio astronomico di Merate ).

Ma c’è una ulteriore condizione che secondo noi occorre garantire come contesto alle elezioni e cioè che le forze politiche(in particolare) e le liste comunali (in gran parte civiche) non vedano queste come occasione di potere ( agganciarsi a questo o a quest’altro filotto partitico per qualche ritorno…) o di “regolamento di conti “ tra di esse ma concorrano, nella ovvia competizione elettorale, a rafforzare competenze ed operatività dell’ente : da riconoscere, quest’ultimo, sempre più come “Casa dei Comuni” in una dimensione concreta, non come vuota retorica. Casa nella quale tutti si riconoscano, anche elaborando un’idea di sviluppo territoriale quanto mai urgente, per evitare di essere compressi tra il capoluogo metropolitano diffuso ed il rischio di autoreferenzialità della Valtellina.

Crediamo infatti ci sia ancora una sfida da vincere per la nostra come altre fasce pedemontane contigue della nostra Regione, che hanno grandi opportunità di sviluppo da conseguire con un nuovo e più deciso equilibrio ambientale non solo aggiornando la propria tradizione manifatturiera ma aprendosi agli spazi offerti da terziario, turismo, agricoltura, tutela e promozione fruibilità percorsi naturalistici.

La riaffermazione della necessità di autonomia e di identità specifica della provincia di Lecco è ancora più marcata al pari di quelle di altre Province giovani come la nostra, che hanno inopinatamente visto essere messo in discussione il proprio ruolo a pochi anni dall’istituzione.
Qualche punto programmatico

Non può esserci una rinnovata voglia di autonomia e di identità specifica della Provincia di Lecco senza individuare qualche profilo programmatico, per fare in modo che l’ente non sia percepito come “sopportato” se non “abusivo” ma un partner essenziale dei comuni e dei soggetti territoriali per obiettivi di larga scala. Cerchiamo qui di individuare alcuni dei nodi programmatici che vorremmo condividere e sui quali confrontarci nei mesi di avvicinamento alle elezioni.

Il completamento delle infrastrutture, sia di competenza diretta che di altri livelli istituzioni e operativi (ANAS e Gruppo Ferrovie in primis) resta una priorità ,a partire dalla Lecco-Bergamo ,dalla riqualificazione della SS36 e una rinnovata attenzione alle infrastrutture Ferroviarie .

Ma assieme alle "grandi" opere, legate ai finanziamenti e/o al traino degli eventi nazionali (Olimpiadi, opere iniziate) è necessario riprendere la manutenzione ordinaria programmate delle arterie di competenza e orientare il ruolo della Provincia anche a sostegno di quelle opere individuate dai Comuni, o che sono dentro il PTCP e che spesso possono fare la differenza. Ad esempio, il potenziamento del Ponte Manzoni tra Lecco e Pescate, le opere individuate dai Comuni quali miglioramento delle aste viabili più trafficate, la priorità del traffico ferroviario e della riqualificazione delle strutture di sostegno dello stesso in particolare delle stazioni (parcheggi, collegamenti via terra, interventi edilizi, investimenti decisi sulla tratta del Besanino quale dorsale briantea su ferro). Riprendere con forza il progetto di ciclabile da NORD a sud cd “Brezza”, con le connessioni con le diramazioni locali.

E’ essenziale ridare centralità alla manutenzione delle strade, anche tornando a ricostruire una organizzazione che veda il ritorno degli "operatori manutentivi " provinciali su base circondariale e rendendo definitivo il raccordo con Silea per gli interventi contro l'abbandono dei rifiuti e per un migliore decoro di quei "non luoghi" che sono le strade, sulle quali però trascorriamo un bel po' della nostra vita.

Occorre rilanciare il ruolo della Provincia quale Ente programmatore e regolatore: il PTCP, oltre che aggiornato alle nuove disposizioni normative e alle sensibilità orientate marcatamente alla sostenibilità va completato da piani di settore sulle questioni nodali e in particolare dal PTCP "verde" come componente essenziale e qualificante del territorio sulle tematiche delle infrastrutture verdi, della pedemontana ciclopedonale, dei "cammini" e del turismo lento legato alle bellezze ed ai luoghi da valorizzare e quindi da difendere come motori dell'economia "verde" individuando anche le necessarie connessioni ed infrastrutture che uniscano i cammini collinari e di montagna con quelli fluviali e lacustri. In questo senso uno degli obiettivi da perseguire è quella di un parco regionale "lecchese" che unisca Curone e Barro attraverso la dorsale di San Genesio e del Monte di Brianza che ora è in una fase confusa e dispersiva.

In questo senso si delinea per la Provincia un ruolo propulsore e coordinatore per l'economia legata all'ambiente e quindi al turismo di prossimità e sulla quale dovrebbero andare molti investimenti in futuro.

Ancora, sul tema dell’edilizia scolastica è fondamentale dare attuazione al piano straordinario di manutenzione e miglioramento qualitativo degli ambienti anche attingendo alle risorse straordinarie dei piani nazionali e regionali, a partire dal PNRR, con attenzione anche all’efficientamento energetico ed alla digitalizzazione degli edifici.

Sul tema offerta formativa occorre consolidare il rapporto con il nostro tessuto produttivo, e rilanciare la scuola di Casargo, attivando anche corsi di studio dell’obbligo e di qualifica per dotare il circondario della Valsassina di una opportunità di formazione qualificata.

Sarà poi da valutare inoltre l’attivazione in Brianza di un corso di studi specificatamente dedicato all’agricoltura (sia estensiva che di montagna), alle manutenzioni e promozione di piste ciclabili, sentieri di montagna e trekking, percorsi naturalistici, al turismo ambientale in particolare.

Vanno rafforzate infine le competenze ed i servizi a sostegno tecnico dei comuni, sia per appalti, assunzioni, servizio europeo per bandi e finanziamenti UE ecc.

I servizi all’impiego andranno ripensati, abbandonando se possibile il modello “navigator” a favore di quello Lecchese e Lombardo, fortemente ancorato ad un rapporto con le scuole ed i centri di formazione professionale e Universitaria.

Per lavorare in questa direzione la Provincia andrà "ristrutturata" perché ora ha sì una serie di uffici e competenze ma scoordinate tra loro, che invece andranno riaccorpate per progetti e obiettivi.
Conclusioni

Queste sono alcune nostre considerazioni che poniamo all’attenzione degli amministratori comunali e delle forze politiche del territorio. Sono gradite adesioni di coloro che si riconoscono in questo documento, così come saranno gradite anche osservazioni, proposte di integrazioni, critiche.

I sottoscrittori, quelli attuali e quelli che si vorranno aggiungere, decideranno insieme le azioni da programmare perché queste proposte possano venir attuate dal prossimo Consiglio Provinciale.

13 ottobre 2021

Mauro Artusi, sindaco di Primaluna
Giuseppe Conti, sindaco di Garlate
Giovanni Montanelli, sindaco di Galbiate
Stefano Motta, sindaco di Calco,
Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera

 

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