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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Lunedì, 17 Ottobre 2022 14:01

40 esimo di matrimonio celebrato in Val Biandino

Sabato 15 ottobre, a 40 anni dal matrimonio celebrato a Cellole di San Gimignano, si è rinnovato in Biandino l'appuntamento annuale della famiglia Bergamini.
Una giornata fresca con velature a tratti ha accompagnato il tradizionale “Pinaldo”, anniversario di matrimonio dei coniugi Aldo e Pina Bergamini scomparsi in circostanze diverse rispettivamente 8 e 9 anni fa e che ha radunato, al Santuario della Madonna della Neve a Biandino, oltre ottanta partecipanti tra parenti e amici che si sono avventurati in valle.
La maggior parte del gruppo è salito a piedi con don Enrico Nespoli, ex parroco della chiesa di Santa Marcellina a Milano ora parroco a Turate, che ha celebrato la Santa Messa grazie alla presenza dei volontari e alla disponibilità del parroco don Marco.
Per l’occasione è stata stampata una maglietta che i partecipanti hanno indossato, opera di Sofia e Luca, i figli della coppia, con l'immagine ricordo dell'anno, il disegno della Pieve di Cellole nella quale si celebro' il matrimonio.
Dopo la celebrazione, i convenuti si sono ritrovati a pranzo prima di ridiscendere a valle.

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Lunedì, 17 Ottobre 2022 11:04

DUE INTERVENTI DEL SOCCORSO ALPINO

VALSASSINA (LC) - Sono due gli interventi che hanno impegnato  domenica 16 ottobre 2022, i tecnici della Stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana. Il primo alle ore 16:00, nel comune di Dervio, per soccorrere e recuperare un escursionista di 65 anni che aveva avuto un malore mentre si trovava lungo il sentiero, sopra la chiesa di San Quirico. Una volta raggiunto l’uomo, i soccorritori lo hanno messo in sicurezza e traportato con la barella portantina fino alla strada, dove c’era l’ambulanza del soccorso bellanese. Verso le ore 18:15, un’altra chiamata: i tecnici sono stati attivati per un uomo che si era sentito male in una baita sopra l’abitato di Taceno. Sul posto anche l’elisoccorso di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza di Como. I tecnici della Stazione hanno dato assistenza alla componente sanitaria e hanno trasportato l’uomo fino all’elicottero, che si trovava nella zona di Tartavalle di Taceno. L’intervento si è concluso alle ore 20:00.

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Lunedì, 17 Ottobre 2022 09:37

UN LECCO SPETTACOLARE BATTE IL NOVARA 2 A 1

in Sport

Novara - Calcio Lecco: 2 - 1
Novara (4-3-3) Pissardo; Ciancio, Benalouane, Carillo, Gonçalves (dal 35′ s.t. Urso); Masini, Calcagni (dal 1′ s.t. Ranieri), Rocca (dal 1′ s.t. Peli); Galuppini, Bortolussi (dal 24′ s.t. Buric), Gonzalez (dal 38′ s.t. Tavernelli) (Menegaldo, Desjardins, Bertoncini, Di Munno, Bonaccorsi, Marginean, Khailoti, Diop, Amoabeng). All. Roberto Cevoli.
Lecco (3-5-2) Melgrati; Celjak, Battistini, Enrici; Zambataro, Girelli (dal 22′ s.t. Longo), Galli (dal 16′ s.t. Ilari), Zuccon (dal 29′ s.t. Maldonado), Giudici; Pinzauti, Buso (dal 22′ s.t. Lakti) (Stucchi, Maffi, Maldini, Sangalli, Pecorini, Scapuzzi, Stanga. All. Luciano Foschi.
Marcatori: Buso (L) al 26′ p.t., Girelli (L) al 32′ p.t.; Gonzalez (N) al 14′ s.t.
Arbitro: Bordin di Bassano del Grappa
Note: Ammoniti Girelli, Galuppini, Rocca, Buso, Melgrati, Peli, Lakti, Buric. Angoli 6-4.

Il primo tempo del Lecco visto a Novara può ascriversi ad uno dei più belli, non solo di questa stagione, ma da molto tempo a questa parte. I Blucelesti di Mister Foschi hanno ingabbiato i piemontesi con un pressing a tutto campo e con due contro piedi perfetti hanno mandato letteralmente a stendere la difesa del Novara.
Nel secondo tempo, causa una dormita generale della difesa del Lecco il Novara ha accorciato le distanze, ma i Blucelesti non si sono scomposti e dopo qualche minuto di confusione in cui i padroni di casa sembrava potessero giungere al pareggio, hanno controllato la partita ed anzi nei minuti finali hanno sprecato due ottime occasioni per chiudere sul 3 a 1.
I primi 8’ minuti sono tutti di marca Lecco, con una squadra aggressiva su tutte le palle, mettendo in difficoltà il Novara che subisce la veemenza dei ragazzi di Mister Foschi. Al 6′ Giudici serve Buso che entra da sinistra e crossa per Pinzauti, che si fa ribattere la conclusione. Al 13′ risponde il Novara da angolo con Masini che conclude con la palla che rimbalza su Galuppini; sul rimpallo Carillo conclude a rete e Melgrati compie un mezzo miracolo in tuffo. Al 22′ punizione per i piemontesi, Carillo di testa la mette diversi metri a lato.

Al 26′ Battistini recupera palla davanti alla difesa e s’invola verso la metà campo avversaria, servendo poi Zambataro il quale senza pensarci serve splendidamente Buso con una palla che buca la difesa avversaria. L’attaccante lecchese entra in area, sposta la pala dal destro al sinistro e di interno trafigge Pissardo. Il Lecco è insiste mettendo alle corde il Novara. Zambataro, tra i migliori del Lecco, serve ancora in mezzo, la difesa del Novara libera, ma Zuccon arriva velocissimo calciando a rete, grande parata di Pissardo che anticipa Buso. Al 31′ punizione di Giudici che calcia sulla barriera, la palla arriva a Girelli che, dai 25 metri di destro, calcia un siluro a mezza altezza che batte inesorabilmente Pizzardo, è l’apoteosi per il Lecco. Il tempo si chiude con Zambataro che ci prova da destra, ma la palla è alta.
Ad inizio ripresa il Novara entra in campo più determinato ed al 5′ crea una grande occasione con palla per Gonzalez che entra in area, ma Melgrati e Celjak fanno muro e respingono il pericolo. Al 57′ è ancora Girelli a provare da fuori, ma questa volta il suo tiro viene deviato. Al 58′ il Novara accorcia led distanze. Galuppini serve Gonzalez che parte dalla trequarti, salta Girelli ed Enrici e brucia Melgrati in uscita. Il Lecco subisce il contraccolpo e per qualche minuto perde la trebisonda. Poco dopo cross per Bortolussi che taglia e colpisce di testa, Melgrati para. Poi su calcio d’angolo Benalouane manda alto di testa.

Il Lecco si riprende al al 72′ quando Zuccon in contropiede apre per Longo che, di sinistro, conclude quasi dal limite dell’area, fuori di poco. All’80’ Melgrati blocca un tiro fortissimo di Peli, compiendo un difficile intervento. Le squadre sono stanchissime dopo una partita giocata a 100 all’ora, con i cambi terminati per entrambe le formazioni. All’86’ un instancabile Zambataro ci prova dalla distanza, ma non riesce a tenere basso il pallone. Al 91′ il Lecco spreca con Longo che, servito centralmente, calcia subito e non inquadra la porta. L’ultimo sussulto è per il Novara al 96’ con Peli che entra in area e mette in mezzo per Buric che non arriva sulla palla e Zambataro spazza l’area.
Il Lecco, dopo la vittoria a Novara, vola in classifica con tre vittorie ed un pareggio nelle ultime quattro partite, posizionandosi al terzo posto con 14 punti a solo un punto dalla coppia di testa Renate e Sangiuliano. Prossimo incontro mercoledì 19 ottobre al Rigamonti Ceppi, alle ore 18,00, contro la Juve Next Gen.

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Domenica, 16 Ottobre 2022 16:44

UN GRANDE "RINGRAZIAMENTO" DOMENICA A INTROBIO

Un "Ringraziamento" spettacolare quello andato in scena oggi a Introbio: decine di cavalli, molti gruppi in costume, carri, tanti trattori messi in fila dal più vecchio al più moderno hanno sfilato per le vie del paese e si sono ricongiunti in una festa di popolo al Prà Baster, ancora una volta scenario ideale di eventi (ricordiamo che ieri sullo stesso terreno avevano giocato oltre trecento ragazzine e ragazzini con il C.S.I.).

Musica, colori, clacson, rombi di motori hanno riempito l'aria per un'ora circa transitando tra due ali di gente stupita dai vestiti, dagli allestimenti dei carri e da tutto un insieme creato con apparente semplicità che ha mescolato antico e moderno in modo del tutto naturale, senza bisogno di regie o sceneggiature.

Loro, gli attori, non hanno fatto fatica ad entrare nella parte perchè si sono trovati a recitare sè stessi ma anzichè nella solitudine di un grande prato, stavolta in mezzo agli applausi del pubblico.

Ma niente si potrebbe organizzare se non ci fossero tanti volontari che rendono l'idea un fatto concreto. Pensiamo alla cucina, ad esempio, che ha "sfamato" centinaia di persone; a chi si è occupato di recuperare carri, trattori e cavalli; a chi ha suonato e ballato; a chi, infine, ha contribuito acquistando il ben di Dio messo all'incanto, proprio come si faceva una volta.

Se poi pensiamo alla bella (e probabilmente inattesa) bellissima giornata di sole che ha fatto da cornice, si può senza dubbio affermare che il "Ringraziamento" è stato un successo sotto tutti i punti di vista.

"Ho visto tanti bambini partecipare oggi - ha detto il Sindaco Adriano Airoldi - e questo mi ha suscitato una grande emozione e fiducia, perchè crescendo terranno sempre nel cuore questi momenti e potranno garantire la continuità delle tradizioni".

Epilogo felice anche per via di un combattutissimo tiro alla fune tra bambini e per la sfilata dei cani, una novità introdotta lo scorso anno e che, evidentemente, sta raccogliendo consensi.

Più che le parole, però, sono le foto che possono descrivere il significato di questa Festa voluta fortemente dall'Amministrazione Comunale. Per cui ecco una galleria di immagini che saranno un ricordo per chi c'era ed un invito a partecipare all'edizione 2023 per chi non avesse potuto esserci.

 

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Domenica, 16 Ottobre 2022 07:33

IL PERICOLO DEL "DICIANNOVISMO"

E' ormai un luogo comune collegare il nuovo Governo di Destra che costituirà Giorgia Meloni al centesimo anniversario della Marcia su Roma e dell'inizio del Ventennio Fascista, nel 1922, di cui il nuovo Presidente del Senato Ignazio La Russa è a quanto sembra un appassionato collezionista di cimeli.

Personalmente non credo proprio che con Meloni inizierà un nuovo ventennio fascista, ma a mio parere è errato il riferimento cronologico.
La situazione dell'Italia attuale, e soprattutto le pessime previsioni dei prossimi mesi a venire, purtroppo, più che il 1922 mi fa venire in mente il 1919, di cui il Socialista Pietro Nenni scrisse ampie memorie in un libro intitolato "Il diciannovismo".
Cosa successe nel 1919 ? La situazione era abbastanza simile a quella di oggi.
"L'Italia era uscita vittoriosa dalla I Guerra Mondiale - ha scritto un grande storico come Renzo de Felice - ma nella psicologia collettiva si sentiva come se in realtà ne fosse uscita sconfitta".
C'entra in buona parte la retorica di Gabriele D'Annunzio sulla "Vittoria mutilata", delle promesse non mantenute dal Patto di Londra : La Dalmazia e altre province date alla nascente Yugoslavia, che poi farà una brutta fine.

Ma soprattutto la situazione sociale ed economica era caotica ed esplosiva. Lo hanno chiamato "il Biennio Rosso", ma in realtà furono tre-quattro anni incandescenti. La Lira ebbe una svalutazione di circa il 400% (dati Istat): ciò che costava 100 lire nel 1914 ne costava 400 o più nel 1919.
Gli stipendi degli operai però erano rimasti quasi invariati, circa 300 lire al mese: ancora negli anni '30 una famosa canzone diceva "se potessi avere 1000 lire al mese .." (che equivaleva allo stipendio di un alto funzionario o di un manager).

Di conseguenza scioperi, manifestazioni, proteste, per chiedere di adeguare gli scarsi salari al costo della vita: le fabbriche, dove finalmente erano tornati a lavorare gli ex soldati sopravvissuti alle trincee, erano chiuse un giorno si e uno no, a causa delle "serrate" organizzate dalla CGL (Confederazione Generale del Lavoro, senza la I). La tensione sociale era altissima: funzionava qualcosa ? No, non funzionava più nulla !

I tram non andavano, men che meno i treni (che non solo "non arrivavano in orario", proprio non arrivavano !) gli uffici pubblici erano praticamente chiusi (comprese le scuole) perchè non c'era nessuno al lavoro, i negozi vuoti poichè mancavano gli approvvigionamenti e l'inflazione era troppo alta. I risparmi di una vita, a volte messi in Banca o più spesso sotto il materasso (come purtroppo aveva fatto mio nonno) erano stati praticamente bruciati in poco tempo.

Insomma, un sistema al collasso: stranamente è poco noto, forse per vergogna se ne è parlato poco, ma esistono interessanti testimonianze e anche interviste filmate al proposito.

In più, altro elemento in comune con oggi, l'esplosione della cosiddetta "Influenza Spagnola", che in tutto il mondo causò 50 milioni di morti, molte migliaia in Italia, e contro cui non si sapeva come combattere, se non con mascherine di garza e distanziamento sociale, come noi oggi col Covid. All'epoca però non c'era il vaccino, scoperto diversi anni dopo !

Tutto questo caos naturalmente si riversava sul sistema politico, che era come oggi estremamente diviso e caotico .
Erano tre i grandi Partiti usciti dalla elezioni del 1919: il Partito Socialista, dove però aveva preso il potere l'ala massimalista e intransigente : Filippo Turati e i Riformisti più seri, come Giacomo Matteotti, vennero persino cacciati dal Partito che loro stessi avevano fondato.
I Cattolici con il Partito Popolare di Don Sturzo, e infine i Liberali di Giolitti, con cui però i Socialisti massimalisti non volevano avere più niente a che fare.
I Governi si formavano e cadevano in continuazione, dal 1919 al 1922, anche perchè i Socialisti, che avevano più di 200 deputati nel 1919 (un successo straordinario per l'epoca) non volevano mischiarsi ai Liberali e tantomeno ai Cattolici, neppure davanti alla nascente minaccia Fascista. Tre Governi caddero in pochi mesi perchè avevano scarse maggioranze. Si continuava ad andare a nuove inutili elezioni.

Mussolini seppe approfittarne: le sue "Squadre d'Azione" picchiavano, a volte fino alla morte, indistintamente Cattolici (Don Minzoni) Liberali (Giovanni Amendola) e naturalmente soprattutto Comunisti e Socialisti, con l'obiettivo di "riportare l'ordine in Italia" , cosa che gli portò il plauso di Churchill.
Si originò dunque in quegli anni una specie di "Guerra civile", favorita anche dal fatto che molte armi, fucili, bombe a mano, pistole,  non erano state restituite all'Esercito, e tanti soldati congedati se le erano portate a casa,  davanti a cui le forze dell'ordine generalmente si voltavano dall'altra parte, scontri che furono il prodromo di un'altra "guerra civile", quella tra il 1943 e il 1945.
Quanto queste due fasi della "guerra civile" siano collegate l'una all'altra, come se fosse stata una grande partita tra Fascisti e Antifascisti, con un ventennale intervallo, l'ho capito solo in questi ultimi tempi ( e c'entra anche la Valsassina, ma ne parleremo in un altro articolo).

L'attore Stefano Massini, come altri, l'altra sera si è chiesto a LA7 perchè il Re e altri dirigenti dello Stato non fecero quasi nulla per ostacolare l'affermazione del Fascismo nel 1922 e anche nel 1924. La risposta è perchè le classi dirigenti, anche Liberali (la Borghesia), spaventate pure dalle minacce di una possibile Rivoluzione Sovietica anche in Italia che i Massimalisti continuavano a paventare (ottimo il primo libro di Scurati su Mussolini a questo proposito) anche se era una ipotesi molto improbabile,  videro nel Fascismo l'unica soluzione possibile ai gravi problemi dell'epoca. Esse "scelsero" il Fascismo. Così aveva denunciato anche il 7* Congresso della III Internazionale Comunista, svoltosi a Mosca nel 1935, ed era un'analisi giusta.
"Riportare l'ordine" era la necessità primaria. Ma ci fu anche una grave disillusione rispetto alle qualità del sistema democratico e liberale, la stessa disillusione che oggi pubblicamente millantano gli autocrati come Putin, in Russia, e Jin Ping in Cina, secondo i quali i sistemi autoritari e non democratici, cioè i loro, sono più utili ed efficienti .

E' proprio questo che oggi noi siamo chiamati a ribadire, con qualsiasi Governo sia in carica, e cito ancora Churchill:" La democrazia è un sistema pieno di difetti" ma è ancora il sistema migliore rispetto agli altri.
La crisi, che speriamo l'anno prossimo non diventi come quella del 1919, porta spesso a soluzioni estreme, come anche dimostra l'esempio della Germania dopo il 1929.
Speriamo non riappaia ancora oggi la tentazione dell'"Uomo forte che risolve i problemi" : i problemi o si risolvono democraticamente tutti assieme, o saranno destinati solo ad aggravarsi, soprattutto nel lungo periodo !

 

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Domenica, 16 Ottobre 2022 07:26

UN SUCCESSO LA "SALITA IN LIBERTA' "AI RESINELLI

Come da programma si è svolta sabato mattina l'evento "Salita in libertà", con la strada per i Piani Resinelli chiusa al traffico tra le 9.30 e le 12.30 per dare la possibilità a tutti, a piedi, in bicicletta o in skiroll, di poter raggiungere la località turistica, che i promotori vogliono valorizzare non solo d'estate ma tutti i mesi dell'anno.

In centinaia hanno risposto all'appello, tutti sulle due ruote, molti anche in e-bike.

L'iniziativa è stata promossa nell'ambito di "Resinelli Outdoor Experience" e ha coinvolto i comuni di Lecco, Ballabio, Abbadia Lariana e Mandello (nella foto i Sindaci, foto gentilmente concesse da Giovanni Bruno Bussola) , oltre alla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, la Camera di Commercio di Como e Lecco e Regione Lombardia, con l’intento di valorizzare il territorio e di promuovere itinerari turistici verso i Piani Resinelli.

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Domenica, 16 Ottobre 2022 07:15

PREOCCUPAZIONE PER LA SVOLTA CONSERVATRICE IN PARLAMENTO

A seguito dei risultati delle elezioni politiche del 25 Settembre in Italia, con la vittoria della destra, ci si poteva auspicare un esito diverso dopo le elezione dei due presidenti del Senato, Ignazio Benito La Russa e della Camera, Lorenzo Fontana? Obbiettivamente no!
Tuttavia un commento rispetto al peso e significato della loro storia personale è necessario per comprendere anche le scelte future di chi comporrà l’esecutivo con a capo la Meloni, rappresentante della destra più radicale in Italia ed in Europa.
Il primo non ha mai celato il suo legame con il fascismo e le simpatie con Mussolini, sempre ha snobbato ogni testimonianza e ricorrenza antifascista come il 25 Aprile giornata nazionale dalla Liberazione dalla fine della guerra e dal fascismo. Il secondo, non ha mai perso un occasione per denigrare le persone che rivendicano diritti civili e riconoscimenti per la loro diversità sessuale e la costituzione di famiglie aperte, anteponendo una visione antica di cristianità integrale di stampo oscurantista.
Nella sostanza sono insieme due figure altamente divisive in una realtà sociale molto articolata e composita come il nostro Paese, tuttavia verificheremo insieme e presto, se il cambio di ruolo, suggerirà loro una capacità operativa istituzionale più inclusiva ed aderente allo spirito costituzionale dell’alto ruolo e compito che si delinea innanzi a loro.
Grave è la rottura di Berlusconi e del suo gruppo, che si è defilato dalla elezione del presidente del Senato, ma, oltre a questo fatto che rasenta il ridicolo, si è consumato un fatto assai più grave, ben 18 senatori dell’opposizione non hanno rispettato le indicazioni dei loro partiti votando il candidato della destra, svilendo ed aggravando la loro inconsistenza ed inaffidabilità, per una opposizione efficace, a favore di tutti noi cittadini italiani, gettando un inquieto sospetto sul futuro.

La realtà della profonda crisi economica che si va profilando a tutti noi, per fronte alle incombenze della vita normale, impoverirà sempre più famiglie ed imprese, per non pensare alla guerra che rischia di intensificarsi in Ucraina, le speculazioni sui prodotti energetici dei “poteri forti” che agiscono indisturbati, decidono per tutti e su tutti.
Evidenziano un fatto incontrovertibile: questa classe dirigente che va delineandosi in Italia, non sarà all’altezza delle sfide che la profonda e duratura crisi, invece richiederebbe.
La preoccupazione fondata non è rivolta soltanto a chi grazie al voto degli italiani è legittimato a governarci, ma anche alle minoranze che non hanno saputo/voluto unirsi per provare a vincere le elezioni, ed ora non sa ancora come fare l’opposizione rappresentando le aspettative di milioni di italiani.
Il momento è assai grave, insieme alla nuova politica, necessita il vigore e la spinta unitaria del mondo del lavoro e delle imprese, le loro Organizzazioni Sindacali, tutto il mondo del volontariato con le loro Associazioni e la società civile, gli studenti e la loro intelligenza innovativa, i pensionati e la loro saggezza e con tutti loro, la Storia, il dettame e la guida della nostra Costituzione democratica ed antifascista.

Sergio Fenaroli

 

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Domenica, 16 Ottobre 2022 07:08

"LE STELLE DI DORA", UN OMAGGIO AL GENERALE DALLA CHIESA

“LE STELLE DI DORA”, UNA GRAPHIC NOVEL PER RICORDARE IL GENERALE DI CORPO D’ARMATA CARLO ALBERTO DALLA CHIESA

Presso il Comando Provinciale di Lecco, il Ten. Col. Carmelo Albanese, comandante della locale Compagnia CC ha donato al dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecco, Dott. Marco Bruschi, una copia della graphic novel dal titolo “Le stelle di Dora“.
L’opera è stata promossa dallo Stato Maggiore della Difesa in collaborazione con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, in occasione del 40° anniversario dall’agguato in cui perse la vita il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (Palermo 3 settembre 1982), per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.
Le stelle di Dora è la graphic novel che ricorda la sua vita e le sue battaglie, contro i nazisti nelle Marche, contro la mafia in Sicilia, contro le Brigate Rosse, fino alla tragica fine a Palermo. Racconta anche la sua vita familiare, attraverso le lettere private che scrisse per tutta la vita alla prima moglie Dora, e lo fa attraverso una modalità narrativa e grafica che possa raggiungere nel modo più efficace il pubblico più giovane.
L’opera vuole essere uno strumento per divulgare la cultura della legalità e dell’impegno contro la criminalità, nonché la cultura militare e i suoi valori, sia tra il grande pubblico, sia presso le scolaresche.

Infatti, oltre che negli Istituti militari di formazione, sarà distribuita in oltre 11.000 scuole superiori di 2° grado del Paese, attraverso la capillare rete di Compagnie e Stazioni territoriali dell’Arma.
Gli autori, Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, nell’interpretare la vita del Generale, hanno inteso evidenziare, oltre alla sua storia professionale, il profilo umano e sentimentale del protagonista, riuscendo a cogliere quanto quest’ultimo aspetto abbia significativamente determinato tutti gli altri.
Nel corso dell’incontro è stato rinnovato l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nella Cultura della Legalità, programmando con il dirigente scolastico un calendario di incontri con i giovani frequentatori delle scuole superiori della provincia lecchese a partire dal mese di ottobre.

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