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Venerdì, 29 Ottobre 2021 12:16

APERTE LE PRENOTAZIONI PER IL VACCINO ANTINFLUENZALE

Da ieri, giovedì 28 ottobre, le persone che hanno più di 65 anni possono prenotare il vaccino antinfluenzale direttamente sul sito di Regione Lombardia appositamente dedicato.

Dal 4 novembre potranno prenotarsi anche i cittadini a rischio per patologia e le donne in gravidanza. Dal 9 novembre i bambini da 6 mesi a 6 anni ed infine dal 15 novembre le altre categorie previste dalla circolare ministeriale.

“Per la stagione antinfluenzale 2021/2022 abbiamo messo a disposizione dei cittadini quasi 2,8 milioni di dosi” dice la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti. “Abbiamo pensato infatti a un’offerta sul territorio che fosse la più capillare possibile”.

Antinfluenzale prenotazioni over 65: “Abbiamo coinvolto infatti – spiega l’assessore al Welfare – 6.200 studi di Medici di medicina generale, 76 centri vaccinali delle Asst/hub Covid e 57 altri spazi dedicati, individuati dalle Asst anche con la collaborazione dei Comuni”.

“L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Coronavirus – conclude Letizia Moratti – ha reso indispensabile rafforzare la capacità di reazione in tempi brevi del Sistema Sanitario. In questo contesto, la vaccinazione antinfluenzale è pertanto un alleato importante e risulta fondamentale per le persone ad alto rischio di complicanze”.

 

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Venerdì, 29 Ottobre 2021 09:21

LA MEMORIA DEL 4 NOVEMBRE

Si approssima la data del 4 Novembre, e giustamente i Sindaci e i Comuni di tutto il Lecchese si apprestano a ricordarla con cerimonie, corone in memoria dei soldati ecc. Giustissimo, visto che tra l`altro il 4 Novembre - se ci pensiamo l`unica guerra che l`Italia abbia mai vinto- e` stata tolta dal novero delle feste (spostata alla prima Domenica del mese) : e` purtroppo una delle cinque feste soppresse nel 1977.

Giusto quindi ricordare i caduti di quella che Papa Benedetto XV nell`Agosto del 1917 defini` una "inutile strage": e strage fu per davvero. Cannoni potentissimi, bombe, gas micidiali lanciati sulle trincee avversarie (Iprite, poi vietata dalla Convenzione di Ginevra, ma ancora usata dal Fascismo nella Guerra contro l`Etiopia), mitragliatrici, che sterminarono centinaia di migliaia di poveri soldati vanamente lanciati contro le trincee avversarie, come ad esempio a Verdun (700.000 morti) o a La Somme (circa 600.000), oltre che sulle Dolomiti italiane.

La potenza delle bombe fece presagire a Italo Svevo, come scrive nelle ultime righe della "Coscienza di Zeno" , un`arma terribile che avrebbe disintegrato il nostro pianeta riducendolo a pochi sassi vaganti nello spazio (un`anticipazione angosciante della bomba atomica).

Ma le conseguenze peggiori della I Guerra Mondiale si verificarono nell`immediato suo dopoguerra. "L`Italia aveva vinto la guerra - ha scritto qualche storico - ma la sensazione era quella di averla persa", complici anche le promesse tradite del "Patto di Londra", stipulato con gli Inglesi nell`Aprile 1915 , che promettevano anche Fiume e la Dalmazia, subito prima di entrare in Guerra dalla parte opposta all`Alleanza a cui l`Italia si era legata fin dal Maggio 1882, con l`Austria e la Germania (che con Bismark ci aveva aiutato a riconquistare il Veneto, nel 1867).

Scioperi, tumulti, caos generalizzato, complice un`inflazione che durante la guerra aveva ridotto di un terzo il valore della Lira e quindi anche quello dei salari dei lavoratori dipendenti.

In realta` nel primi anni del Novecento -  Governo Giolitti - si era avviato un processo di vere Riforme forse unico nella storia italiana: con la collaborazione di Socialisti Riformisti (il grande Filippo Turati, nato a Canzo) e Liberali, i lavoratori avevano migliorato le loro condizioni di vita e si era avviata una politica seria di riforme sociali (Maternita`, Scuola, tutela dell`Infanzia, e dei lavoratori in Malattia).

Tutto venne spazzato via da un clima cruento e violento che si creo` nel dopoguerra: da una parte l`ala massimalista del PSI, che voleva "fare come in Russia", cioe` la Rivoluzione Bolscevica (a parole, come Amadeo Bordiga, primo Segretario del PCd`I nel 1921) dall`altra le organizzazioni di ex militari (Arditi ecc.) tornati a casa in una situazione di caos e di scompiglio economico, che diedero origine al Movimento Fascista, in Piazza San Sepolcro a Milano.

Di questa situazione di caos generalizzato seppero approfittare sia prima D`Annunzio, il "Vate" che propugno` la "Presa di Fiume", sia Mussolini, che organizzo` con Farinacci le sue "squadracce" d`Azione per riportare all`ordine i manifestanti.

Insomma, le conseguenze della Guerra furono ancora peggiori della guerra stessa: senza dimenticare, e qui il pensiero torna all`attualita`, la terribile pandemia della "Influenza Spagnola", una malattia nata dalle terribili condizioni anti-igieniche dei soldati nelle trincee francesi al confine tedesco (in mezzo ai topi e agli insetti) e che nei due anni successivi alla fine della Guerra provoco` una cinquantina di milioni di morti in tutto il mondo.

Insomma, la I Guerra Mondiale e` giusto ricordarla: ma, come tutte le guerre, da archiviare come una cosa che non bisogna mai piu` ripetere !

 

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Venerdì, 29 Ottobre 2021 06:54

UNA NUOVA SEDE PER IL COMUNE DI LECCO ?

COMUNE DI LECCO: L`IDEA DI UN EVENTUALE  TRASFERIMENTO ALLA EX DEUTSCHE BANK PROVOCA POLEMICHE

Negli ultimi giorni è balzata agli onori della cronaca la possibile prossima destinazione della sede del Comune di Lecco.

E’ inconfutabile che l’attuale sede  di  Palazzo Bovara sia totalmente inadatta ad ospitare uffici e servizi del Comune. Un edificio che mostra a tutti gli effetti i suoi anni, con enormi dispersioni di calore, solette degli uffici sostenute da pali, poco adatto o per nulla all’accesso ai disabili, insomma è giunto il momento improcrastinabile di metterci mano.

Il progetto di rinnovo era già dell’ex giunta Brivio che acquistò l’ex sede del Politecnico, sito in via Marco d’Oggiono, nel 2018 per metterci la nuova sede del Comune di Lecco. Il costo dell’acquisizione fu di circa 5,7 milioni di euro, grazie anche al contributo di Regione Lombardia. Un’operazione definita in gergo tecnico "tra pubblico e pubblico", ovvero un passaggio di proprietà tra due Amministrazioni pubbliche, senza l’intervento di privati.

Il colpo di scena, però, è avvenuto lunedì 25 ottobre 2021, a Palazzo Bovara, dove si è svolta l'attesa Commissione consiliare nella quale la Giunta Gattinoni ha di fatto ufficializzato quelle che finora erano poco più che indiscrezioni, ovvero che la nuova sede per il Comune di Lecco dell’ex Politecnico non sarebbe più confacente alle esigenze e necessità dell’Ente.

I motivi, ha spiegato l’Assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli, sono che il fabbisogno è di 299 postazioni di lavoro, ma che quello simulato nella piantina dell`ex Universita` comprendendo gli arredi (scrivanie, armadi, etc.) è di soli 260, mentre gli attuali dipendenti solo oltre trecento e nel 2022, quando saranno completate le nuove assunzioni, saranno anche di più. E' emerso inoltre che la contemplata sistemazione di una settantina di posti lavoro nel seminterrato (dove dovrebbero andare i Vigili Urbani) cozza con l'insufficienza di finestre: il rapporto di aerazione minimo, stabilito dal regolamento edilizio, non sarebbe rispettato, per cui occorrerebbe realizzare un impianto di aerazione forzata.

L’Assessore ha altresì spiegato che nell'ex Politecnico non erano stati previsti gli spazi per la sala consigliare, Giunta, assessori, consiglieri. La capienza insufficiente implicherebbe di conseguenza il mantenimento di Palazzo Bovara, attuale sede del Municipio lecchese, ovvero la sua ristrutturazione con costi aggiuntivi non banali, ovvero altri 6/8 milioni di euro che si aggiungerebbero ai 19 milioni stimati per l'acquisto e la ristrutturazione complessiva di via Marco d'Oggiono.

Quindi la situazione si è ribaltata. Infatti dopo il Consiglio comunale del prossimo 2 novembre, che sancirà il cambio di rotta, si aprirà un’indagine di mercato volta a valutare se in città vi siano immobili con caratteristiche tecniche ed economiche congrue per la nuova sede comunale, ossia con tempi di riqualificazione sostenibili, che possano garantire spazi adeguati per accogliere in un unico stabile tutti gli uffici municipali sparsi oggi in diverse sedi e che possano ricevere dignitosamente i cittadini.

Il Sindaco Gattinoni ha spiegato che si pubblicherà un bando pubblico per le manifestazioni di interesse da parte di possibili venditori, che resterà aperto 30 giorni a partire dal Consiglio del prossimo 2 novembre, nel quale si porterà ai voti la preliminare e necessaria variazione di tre strumenti amministrativi: il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, il Piano triennale delle opere pubbliche, il Bilancio di previsione.

In pratica, in previsione si vende via Marco d'Oggiono per una cifra base di 6,2 milioni di euro (per l’acquisto si erano spesi 5,7 milioni di euro circa ndr); non si vende più Palazzo Sassi (per cui si contava di incamerare 3,5 milioni di euro); si compra "qualcos'altro" per 11 milioni di euro.

In dettaglio il budget è di 11 milioni di euro che l'Amministrazione comunale ha messo a disposizione per l'acquisto di una nuova sede per gli uffici comunali. La cifra è stata inserita nel Bilancio di previsione triennale. Per cominciare sarà finanziata con mezzi propri e mutui. Si intende rimpiazzare questi ultimi con altre fonti di finanziamento, vale a dire fondi Pnrr e fondi per la rigenerazione urbana appena la loro fruibilità sarà resa più chiara. Ma per contenere e ridurre l'indebitamento a metà dell'anno prossimo sarà disponibile anche un avanzo di amministrazione da reinvestire.

La motivazione di questo repentino “cambio di passo” - che non a caso è lo slogan utilizzato dal Sindaco Gattinoni nella campagna elettorale del settembre 2020 - sono i i bandi per la rigenerazione urbana che hanno reso interessante e appetibile, per i privati ma anche per le Pubbliche Amministrazioni soluzioni che prima avevano un costo elevato. Poi ci sono i fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che potranno coprire parti importanti delle voci a Bilancio, permettendo di variare con compensazioni e scorpori le risorse economiche già previste nel piano triennale delle opere pubbliche.

In tutto questo si inseriscono voci per cui l’Amministrazione Comunale avrebbe manifestato un particolare interesse per il palazzo di Piazza Garibaldi sede dell’ex Deutsche Bank e prima ancora Banca Popolare di Lecco. A queste voci il Sindaco Gattinoni ha risposto che l’ex Deutsche Bank di piazza Garibaldi è uno dei tanti spazi attualmente disponibili in città, non certo l’unico. Infatti ve ne sono altri quali il Centro Meridiana che per metà è vuoto, l’ex Inail o l’ex Inps che offrirebbero soluzioni ideali per collocare gli uffici operativi, mentre Palazzo Bovara resterebbe quale sede di rappresentanza. Quindi la riflessione è ancora in corso ed infatti Gattinoni ha evidenziato come in ogni caso le decisioni e il procedimento che scaturiranno saranno condivise nelle commissioni, in Consiglio comunale, attraverso le previste procedure.

Insomma quello che emerge da tutto questo è la totale sconfessione di quanto fatto dalla precedente Giunta Brivio, che aveva individuato nell’Ex Politecnico la sede ideale per il trasferimento del Comune di Lecco. La domanda allora sorge spontanea: ma chi aveva pensato ed approvato il precedente progetto aveva fatto i giusti calcoli, metrature sufficienti, numero uffici e postazioni adeguati ai dipendenti, parcheggi? Perché, stando alle dichiarazioni della nuova giunta, occorre sottolineare sempre di centro sinistra, via Marco d’Oggiono non è adeguata ? Da sottolineare, inoltre, che si sono buttati tre anni, ovvero il tempo trascorso dall’acquisizione dell’ Ex Politecnico, per ripartire da zero.

Il nuovo progetto di abbandonare l’ex Politecnico per una nuova sede da individuare potrebbe pregiudicare, per i suoi costi, lo sviluppo delle riqualificazioni del lungo lago, dell’area ex Piccola Velocità, il centro sportivo del Bione.

Qualora la scelta della nuova sede dovesse cadere su edificio in disuso di proprietà dell’Amministrazione Pubblica si tratterebbe, in fondo di un passaggio di denaro tra pubblico e pubblico, ma se questa dovesse cadere su un edificio di proprietà privata, queste somme pubbliche andrebbero a privati, cosa che con la scarsità di risorse dello Stato non sarebbe moralmente corretto.

Infine, una tale operazione che impegnerebbe il Comune di Lecco per anni, perché non è stata pubblicizzata nella campagna elettorale ? Insomma parliamo di poco meno di un anno fa e nei piani di sviluppo, crescita e rivisitazione della città di Lecco del programma “Gattinoni” non se ne era fatto cenno. Come è possibile che una tale rivoluzione faccia capolino dopo pochi mesi, perché questo “cambio di passo”, e visto che la Giunta precedente ha sbagliato i calcoli , cosa dice l’ex Sindaco Brivio al riguardo, dopo la sua sconfessione?

Per correttezza morale nei confronti dei lecchesi, questo nuovo progetto doveva essere dichiarato in campagna elettorale, perché si parla di svariati milioni di euro di impegno finanziario a cui i cittadini dovranno far fronte.

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Giovedì, 28 Ottobre 2021 16:33

DA DOMANI AL VIA I RISTORI ALLE IMPRESE TURISTICHE DELLA MONTAGNA

“Al via, dal 29 ottobre, le domande per i ristori alle imprese turistiche della montagna. In particolare, per quelle ubicate nei Comuni all’interno dei comprensori sciistici. Per loro, infatti, la mancata apertura al pubblico, degli impianti e delle piste nella stagione invernale 2020/2021, per l’emergenza sanitaria, ha causato rilevanti danni economici. Le risorse a disposizione sono pari a 34 milioni di euro”.

Così Massimo Sertori, assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni. La comunicazione in seguito della firma del decreto di attuazione dell’articolo 2 ‘Misure di sostegno ai Comuni ubicati all’interno di comprensori sciistici’.

Montagna, ristori per imprese turistiche

“Si tratta di una misura fondamentale – continua l’assessore Sertori – per dare un sostegno concreto agli operatori della montagna. In vista della nuova stagione invernale, potranno infatti guardare ad una ripartenza con maggiore fiducia e con più risorse a disposizione”.

“Un risultato importante – sottolinea – ottenuto attraverso il metodo dell’ascolto e del confronto attuato con i rappresentanti delle singole categorie”. “Promessa – conclude soddisfatto Massimo Sertori – mantenuta”.

Tempistiche

Le domande dovranno essere presentate dalle ore 10 del 29 ottobre alle ore 16 del 12 novembre 2021, esclusivamente online sulla piattaforma Bandi On Line. 

Tutte le domande ammissibili percepiranno il contributo, pertanto non occorre arrivare primi allo sportello. Prima di procedere con la presentazione è necessario svolgere le operazioni di ‘Registrazione preventiva a Bandi Online’.

L’accesso può avvenire con Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) e Cns con Pin dispositivo.

Ripartizione delle risorse

Sono previste due tipologie di contributi.

  1. Per le attività ricettive (alberghi, rifugi etc), agenzie viaggio e tour operator. È definito nella sua misura massima e aumentato fino al triplo in caso di più unità operative. In questo caso, l’importo definitivo sarà calcolato in relazione al numero delle domande ammesse per poterle soddisfare tutte.
  2.  Attività di ristorazione, pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina, nonché per le attività di noleggio di attrezzature sportive e ricreative. Il contributo è definito in misura fissa (forfettaria). Il ristoro in questo caso è riservato alle imprese aventi sede operativa entro i 500 metri in linea d’aria. La distanza è calcolata dalla partenza o direttrice dell’impianto di risalita o dalla partenza della pista da sci da fondo.

Ogni impresa richiedente può presentare una sola domanda e in nessun caso i due contributi possono essere cumulati.

Destinatari

Possono presentare domanda le micro, piccole e medie, grandi imprese. Devono essere in possesso di specifici requisiti di ammissibilità.

–  Risultare attive al momento della presentazione dell’istanza e avere sede operativa localizzata nei Comuni inseriti all’interno dei comprensori sciistici.

– Aver avuto un calo del fatturato pari almeno al 30% con riferimento al periodo compreso tra 1° novembre 2020 ed il 30 aprile 2021.  Il confronto è con il medesimo periodo della stagione sciistica 2018-2019.

– Per le imprese non attive nel 2018, essere iscritte nel registro delle imprese con stato attivo a partire dal 1° gennaio 2019.  Entro cioè la data di entrata in vigore del Decreto Legge n. 41/2021 (23 marzo 2021).

– Non essere in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente. L’impresa, inoltre, non deve essere in difficoltà.

– Il contributo è concesso nei limiti del massimale di 1,8 milioni di euro di cui alla comunicazione della Commissione europea sul cosiddetto Temporary Framework.

Montagna, sostegno concreto per imprese turismo

“Regione Lombardia dimostra con i fatti di essere al fianco della montagna. Le imprese turistiche dei comprensori sciistici potranno inviare le domande per ottenere i ristori legati alle mancate aperture al pubblico nella stagione sciistica invernale 2020/2021 degli impianti e delle piste. Il sostegno alle attività economiche che hanno particolarmente sofferto le limitazioni imposte dalla pandemia rappresenta un aiuto concreto. Migliaia di famiglie e professionisti con coraggio e passione hanno infatti resistito e ora vogliono investire nel futuro”. Lo ha detto l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni.

Il decreto individua tra l’altro i criteri e le modalità di assegnazione di 33,8 milioni di indennizzi statali a sostegno delle imprese turistiche danneggiate nella stagione invernale 2020/2021. Le motivazioni sono da ricercare, in particolare, nella mancata apertura degli impianti e delle piste in seguito all’emergenza sanitaria.

La montagna torna a vivere

“La montagna –  ha aggiunto Lara Magoni – torna a vivere. È infatti un comparto nevralgico per l’economia e l’occupazione dei territori. Sono infatti risorse fondamentali per ripartire con nuovo slancio e permettere ad operatori ed imprese turistiche di rilanciare le proprie attività. In vista dell’inizio della stagione invernale, si tratta quindi di un segnale importante di attenzione verso la montagna e chi ci lavora, spesso con grandi sacrifici”.

“Un mondo – ha concluso l’assessore Magoni – che vogliamo sostenere anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, delle quali la Lombardia sarà protagonista”.

Comuni coinvolti in Provincia di Lecco

Barzio
Casargo
Esino Lario
Margno
Moggio

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Giovedì, 28 Ottobre 2021 16:31

CON "ORIENTALAMENTE" IL MUSEO DELLA FORNACE FA IL PIENO

in Cultura

Soddisfazione al Museo “La Fornace” per la settimana appena trascorsa che ha ospitato due importanti e riusciti appuntamenti di alto interesse comunicativo.

Lo scorso 23 ottobre presso la sede della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera si è chiusa la rassegna Orientalamente – Istruzioni per orientarsi, organizzata dalla Provincia di Lecco in collaborazione con l’Agenzia provinciale per le attività formative, l’Istituto scolastico Lecco 1 “Falcone e Borsellino” e l’Ufficio scolastico territoriale di Lecco.

In occasione della rassegna, organizzata da sabato 16 a sabato 23 ottobre, il Museo “La Fornace” ha accolto 2.372 visitatori: studenti delle classi terze di 25 istituti scolastici di primo grado, rispettivi professori e genitori.

Il buon esito delle visite si deve, oltre che al lavoro svolto dalle nostre guide museali e dalle nostre guardie ecologiche volontarie, anche alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo Statale “San Giovanni Bosco” di Cremeno.

Alcuni studenti, sorteggiati delle classi seconde e terze della scuola secondaria di I grado di Cremeno - “S. G. Bosco” e della Scuola Secondaria di 1° grado di Introbio “N. Tommaseo” sono diventati, per un giorno, guide ufficiali del Museo.

Le giovani guide sono state formate con l’aiuto dei professori, con la consulenza e il supporto del personale del Museo che nelle settimane antecedenti la rassegna hanno lavorato affinché gli studenti acquisissero le nozioni fondamentali delle principali sezioni museali.

L’allestimento museale nasce espressamente con l’ambizione di raccontare e di far conoscere l’ambiente naturale, con le sue caratteristiche geologiche, le testimonianze fossili, gli endemismi botanici, le peculiarità faunistiche e l’ambiente umano, ricco di aziende agricole e di prodotti tipici.

Il museo, con l’antica fornace, di cui è stato recuperato l’originario nucleo centrale di cottura dei laterizi, può contare su una superficie espositiva di oltre 1000 metri quadrati.

Il percorso museale si snoda su due piani e attraversa quattro principali aree tematiche dedicate:

- alla storia del complesso industriale, nella zona antistante l’ingresso al pian terreno;

- all’ambiente naturale, nella zona soppalcata che circonda la ciminiera centrale al primo piano;

- ai prodotti tipici, all’arte casearia e alla zootecnia, nella campata di sinistra al pian terreno;

- alla storia mineraria della Valsassina, alla geologia ed alla paleontologia sempre nella campata di destra.

Di fatto, gli studenti hanno avuto l’occasione di illustrare il nostro Museo a un pubblico di adulti e/o di coetanei. Per i ragazzi è stata un’occasione di studio unica ed emozionante che li ha trasformati, così, in veri e propri protagonisti del loro territorio, collaborando alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.

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Giovedì, 28 Ottobre 2021 14:05

MORIRE PER IL DDL ZAN?

Dopo una settimana a festeggiare i risultati delle Amministrative, il Segretario PD Letta assapora oggi il sapore della sconfitta: il centrodestra, con il contributo decisivo di qualche franco tiratore, affossa definitivamente il Decreto  Zan (il quale ieri a mezzogiorno si era detto sicuro che sarebbe passato !). Prodromi di un` alleanza allargata del centrodestra con gli ex democratici di Renzi ? Sara` anche per questo che dal centrodestra lecchese si sussurra al PD il nome, come prossimo Presidente della Provincia, di un importante transfuga italovivo ? Non lo sappiamo. Mi si lasci dire pero`, come insegnante, che l`idea di andare a fare "educazione sessuale" ai bambini, spiegando loro che etero o bisex o omosex sono la stessa cosa, sinceramente non mi convinceva granche`.
I bambini sono piu` intelligenti dei grandi: loro rispettano, e giocano, con tutti: bianchi, neri, gialli, arancioni che siano.
C`e` bisogno di spiegargli che bisogna rispettare omo e trans sex ? "Sinceramente questo non credo" (come diceva l`impareggiabile Razzi, versione Crozza). Finche` nessuno danneggia gli altri, tutti vanno rispettati: poi che un uomo voglia andare con un altro uomo, una donna con una donna piuttosto che con Mazinga, saranno anche affari suoi !

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Giovedì, 28 Ottobre 2021 09:55

STRADA PER LA CULMINE: AFFIDATI I LAVORI PER LA SISTEMAZIONE

Con determinazione 861 del 13 ottobre 2021 è stato approvato l’affidamento dei servizi tecnici finalizzati alla progettazione a livello preliminare, definitivo ed esecutivo comprensivo degli adempimenti riguardo aspetti geologici, direzione lavori, contabilizzazione delle opere e coordinatore per la sicurezza  per la completa realizzazione delle opere titolate Sp 64 – riqualificazione del Passo Culmine di San Pietro.

La spesa complessiva è pari a 65.337,58 euro (oltre iva).

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Giovedì, 28 Ottobre 2021 09:44

SKIROLL: I VALSASSINESI CHIUDONO IN BELLEZZA LA COPPA ITALIA

in Sport

 Tappa in Val D’Aosta per le ultime due giornate di gare della Coppa Italia Cascina Bianca che ha visto nel corso della stagione ben 19 tappe con le migliori 15 ad essere sommate per la classifica finale. Sabato pomeriggio, organizzate dallo Sc Amis de Verrayes, le gare sprint su 150m e a tecnica libera, prima come consuetudine si disputano le qualifiche e successivamente i migliori avanzano nel tabellone fino alla finale a quattro.

 

Doppietta per il Nordik Ski nella Children femminile: Maria Invernizzi vince la finale su Maria Jasmin Gianola, con la compagna di club Aurora Invernizzi al 6° posto. Soddisfazione anche per l’altra società lecchese presente, lo Sc Primaluna, che riesce ad aggiudicarsi con Marco Combi la categoria Giovanissimi col fratello Mattia che conclude all’8°. Nella categoria maggiore che raggruppava gli atleti della Giovani/Seniores, sono 1300 i metri da percorrere, Paola Beri e Angelica Selva concludono rispettivamente al 9° e 10° posto, entrambe del Nordik Ski.

Domenica le gare si spostano a Verrayes, mass start e tecnica libera e distanze differenti in base alla categoria. Tra gli Under 10 maschili subito il primo podio lecchese, dopo 1km e 4’50”9 per lo Sc Primaluna, Mattia Combi sale sul secondo gradino del podio, ancora meglio col fratello Marco che nella categoria Cuccioli in gara su 2km, dopo 7’27” si prende la vittoria, imitato tra le Ragazze da Aurora Invernizzi che dopo 3km ferma il cronometro a 13’14”8. Si sale di categoria e i km aumentano, tra gli Allievi femminile sono due rappresentanti del Nordik ski e a vincere dopo 5km percorsi in 22’43” è Maria Inverinizzi, con Maria Jasmin Gianola che conclude al 4° posto in25’24”0.

La categoria Assoluta, vede l’ennesima bella vittoria di Paola Beri che dopo 5km ferma il cronometro a 20’33”1 con Angelica Selva che conclude al 4° posto (1^ Juniores) in 2145”7. La sorella Katia chiude 14^ in 28’13”3 e con mamma Carla Ticozzi 18^ ( 4° Master 3) in 32’12”4, tutte in gara per il Nordik Ski.

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